Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Attività e Progetti

Tra gli interventi e i casi seguiti sul campo che hanno visto il personale afferente all’Area mobilitato da istituzioni italiane, comunitarie e internazionali, si possono menzionare l’affondamento della nave cisterna “Agia Zoni II” nel Golfo Saronico (10 settembre 2017), lo Spiaggiamento di materiale schiumoso sul litorale di Ostia (dicembre 2017), lo Sversamento di materiale paraffinico nel Tirreno settentrionale (giugno 2017) e l’Inquinamento da idrocarburi del petrolio presso la foce del torrente Polcevera (Genova Cornigliano, giugno 2016).

Inoltre il personale afferente all’area è intervento nell’Emergenza Nazionale Ecoballe, per assicurare la rimozione delle balle di combustibile solido secondario disperse nel Golfo di Follonica in conseguenza dell’incidente della Motonave “IVY” (luglio-dicembre 2020)  e nel caso dell’incendio del traghetto Euroferry Olympia, febbraio 2022, per fornire supporto tecnico-scientifico al Ministero dell’Ambiente.

L’Area ha realizzato corsi di divulgazione ambientale a favore delle Agenzie della rete SNPA costiere sul tema: “La valutazione dell’entità e delle conseguenze di inquinamenti accidentali sulla costa: metodi e strumenti” (Roma 27-28-29 novembre 2018) e personale afferente all’Area ha partecipato all’evento MEDEXPOL 2018, Regional Workshop on Response to Spill Incidents Involving Hazardous And Noxious Substances (HNS) (La Valletta, Malta, 20-21 giugno 2018) e alle esercitzioni antinquinamneto internazionali in ambito RAMOGE: esercitazione antinquinamento internazionale “RAMOGEPOL 2018” (Isola della Maddalena, SS, 12-13-14 settembre 2018) e esercitazione antinquinamento RAMOGEPOL – “U portu 2022” (Imperia 4-6 ottobre 2022).

Nel 2021 e 2022, grazie ad un accordo di collaborazione tecnico-scientifica fra ISPRA e undici Aree Marine Protette (AMP) per la “realizzazione di attività volte alla prevenzione e al contrasto di eventi accidentali di inquinamento da idrocarburi belle Aree Marine Protette”, denominato Progetto CIMA (Contrasto agli Inquinamenti Marini Accidentali da idrocarburi), il personale dell’Area ha realizzato un corso di formazione, in aula e sul campo, su “Strategie di primo intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi”, svolto uno studio per l’individuazione degli ambiti di miglioramento delle capacità di supporto delle AMP alle autorità competenti nel sistema di risposta nazionale agli inquinamenti accidentali, progettato supporti per la comunicazione e sensibilizzazione in caso di inquinamenti accidentali da idrocarburi. L’esito di tale attività è stato poi presentato durante l’evento conclusivo.

ISPRA ha partecipato al progetto, finanziato dalla Protezione Civile europea (DG-ECHO), condotto in partnership con le principali istituzioni internazionali europee deputate, volto a sviluppare manualistica e metodi di valutazione inerenti agli inquinamenti accidentali e alle capacità di contrasto ad essi dispiegabili dai Paesi mediterranei (Progetto “Western Mediterranean Region Marine Oil and HNS Pollution Cooperation” – WEST-MoPoCo).

E attualmente partecipa, sempre nell’ambito delle attività promosse dalla DG-ECHO, come partner al Progetto IRA-MAR “Improving the Integrated Response to pollution Accident at sea and chemical risk in port”, della durata di 24 mesi, che ha lo scopo di migliorare la preparazione e la risposta all’inquinamento marittimo attraverso un approccio integrato (interfaccia terra-mare) e al rischio chimico nei porti per i paesi partecipanti: Spagna, Francia, Italia, Malta, Marocco, Portogallo e Tunisia.

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