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Sversamento di idrocarburi in mare: simulazione di incidente al largo della Maddalena

Il 12 e il 13 settembre l’ISPRA, l’ARPA Sardegna e un “osservatore” di ARPA Toscana hanno partecipato, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a un’esercitazione che ha simulato la risposta alle conseguenze ambientali di un sinistro marittimo in prossimità dell’isola di Caprera, ipotizzando il versamento di circa 200 tonnellate di carburante e lo spiaggiamento di una parte dell’inquinante.

L'esercitazione è stata organizzata dalla Direzione Generale Difesa della Natura e del Mare del MATTM nell’ambito dell’Accordo internazionale “RAMOGE” ed è stata suddivisa in due fasi, realizzate il 12 settembre nella zona marittima della "Secca dei Monaci", presso l'Isola de La Maddalena e il 13 settembre presso la spiaggia di "Cala Portese", sulle coste di Caprera.

ISPRA-SNPA ha operato secondo quanto previsto dal progetto Task-force Emergenze Ambientali in Mare (T.E.A.M.), nell'ambito dalla Convenzione MATTM-ISPRA per “Supporto tecnico-scientifico in tema di prevenzione e lotta agli inquinamenti in mare da idrocarburi e altre sostanze nocive”, stipulata in data 27 dicembre 2017.

12 SETTEMBRE 2018 – SIMULAZIONE IN MARE

La simulazione in mare ha comportato, da parte dei tecnici del Centro nazionale per le crisi e le emergenze ambientali e il danno di ISPRA e dei Laboratori mobili della Guardia Costiera, il prelievo di campioni del prodotto sversato in mare. Presso la sala del Comune della Maddalena, è stata poi realizzata una dimostrazione di impiego della strumentazione utile a misurare, sul campo, i principali parametri chimico-fisici (soprattutto densità e viscosità) degli idrocarburi del petrolio sversati. Sulla base dei dati risultati dall'analisi, si può ipotizzare il destino ambientale del prodotto e quali possano essere le migliori strategie per minimizzare gli effetti dello sversamento.

13 SETTEMBRE 2018 – SIMULAZIONE SULLA TERRA FERMA

La fase sulla terra ferma ha riguardato la simulazione di Indagini sullo stato della costa (Shoreline Clean-up Assessment Technique – SCAT).Con gli enti locali coinvolti, è stato organizzato il sopralluogo di un tratto di costa prescelto per permettere di osservare le caratteristiche del litorale, la giacitura e le caratteristiche degli idrocarburi spiaggiati, l’accessibilità per i mezzi e il personale). Durante il sopralluogo, il personale ISPRA ha illustrato come utilizzare specifiche schede preparate sulla scorta di quanto previsto nella manualistica internazionale e che contemplano l’eventualità che la fauna selvatica, in particolare l’avifauna, sia stata colpita.

Dopo il sopralluogo, sono stati illustrati gli esiti del sopralluogo insieme alla descrizione delle tecniche di bonifica del litorale più adatte alle condizioni simulate.

 

Comunicato stampa

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