Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

Cerca

Nuova riforma dell'APAT

Con la Finanziaria cambia volto l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente

Un consiglio di amministrazione composto da quattro membri di cui due nominati con Decreto del Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e due proposti dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Un Presidente con funzioni di rappresentanza, nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Ambiente ed un Direttore generale, scelto dal Consiglio di Amministrazione, a cui spetterà il compito di dirigere la struttura dell’Agenzia per cinque anni.
Queste le novità del decreto legge, inserito nel collegato alla finanziaria, con il quale si dà il via alla trasformazione dell’APAT che si configura come persona giuridica di diritto pubblico con ordinamento autonomo e rafforza l’ indipendenza dal punto di vista tecnico-scientifico, regolamentare, organizzativo, gestionale, patrimoniale, finanziario ed economico.
“ La qualità ambientale è la sfida della modernità, elemento indispensabile per lo sviluppo economico ” ha dichiarato Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, intervenuto all’incontro dedicato alla riforma dell’APAT. “ Per raggiungere l’obiettivo è necessario agire con autorevolezza ed indipendenza. Per questo motivo abbiamo rivisto il Sistema APAT cercando di fornire all’Italia un’Agenzia di controllo indipendente e qualificata, sul modello dell’EPA americana (prima delle influenze politiche), che sia in grado di corrispondere pienamente alle esigenze del Paese.”
Per quanto riguarda gli aspetti relativi al funzionamento amministrativo dell’Agenzia, il Direttore generale dell’APAT, Giancarlo Viglione, ha sottolineato come “ allo stato attuale il vertice dell’Agenzia sia dotato di forti poteri. Grazie alle modifiche, tali poteri saranno invece divisi tra il Consiglio di Amministrazione ed il Presidente da un lato, a cui spettano funzioni di indirizzo, e il Direttore generale dall’altro, che avrà il compito di darne attuazione, in analogia con la separazione dei poteri prevista dalle leggi vigenti sull’ordinamento dello Stato.”
Entro novanta giorni dall’entrata in vigore della Legge sarà emanato anche il nuovo Statuto dell’Agenzia sulla base delle modifiche organizzative.