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Siti di interesse nazionale (SIN)

I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. comunemente indicato come Testo Unico Ambientale TUA).

I siti d’interesse nazionale sono stati individuati con norme di varia natura e di regola sono stati perimetrati mediante decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), d’intesa con le regioni interessate.

La procedura di bonifica dei SIN è attribuita alla competenza del MASE che si avvale per l’istruttoria tecnica del Sistema nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e dell'Istituto Superiore di Sanità nonché di altri soggetti qualificati pubblici o privati.

Avanzamento identificazione SIN 2023.jpgL’art. 36-bis della Legge 07 agosto 2012 n. 134 ha apportato delle modiche ai criteri di  individuazione dei SIN (art. 252 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.). Sulla base di tali criteri è stata effettuata una ricognizione degli allora 57 siti classificati di interesse nazionale e, con il D.M. 11 gennaio 2013, il numero dei SIN è stato ridotto a 39.
La competenza amministrativa sui siti che non soddisfano i nuovi criteri è passata alle rispettive Regioni.
La sentenza del TAR Lazio n. 7586/2014 del 17.07.2014 ha determinato il reinserimento dell’area del territorio del Bacino del Fiume Sacco tra i Siti di Interesse Nazionale, pertanto la titolarità dei relativi procedimenti di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica è stata nuovamente attribuita al MASE. A fine 2016 le procedure di consultazione sono terminate ed è stata pubblicata la perimetrazione del SIN.
La legge n. 205 del 27.12.2017 ha individuato il SIN Officina Grande Riparazione ETR di Bologna.
La legge n. 120 del 11.09.2020 ha individuato il SIN Area vasta di Giugliano.

Ad oggi il numero complessivo dei SIN è di 42.

Localizzazione e superficie SIN_rev dicembre2023.jpgPer alcuni SIN la perimetrazione interessa sia aree a terra che aree marine.
La perimetrazione dei SIN può variare nel tempo con incrementi o riduzioni delle superfici coinvolte sulla base di nuove informazioni sulla contaminazione potenziale e/o accertata di nuove aree o sulla base di una più accurata definizione delle zone interessate dalle potenziali sorgenti di contaminazione.La superficie complessiva a terra dei SIN è poco meno di 150.000 ettari e rappresenta lo 0,49% della superficie del territorio italiano. L’estensione complessiva delle aree a mare ricomprese nei SIN è poco più di 77.000 ettari.

In accordo a quanto previsto dall’articolo 17-bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, sono in corso le attività di ricognizione finalizzate alla riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale ai fini della bonifica, escludendo le aree e i territori che non soddisfano più i requisiti di cui all'articolo 252, comma 2, del TUA. 

Il comma 9-quater dell’art. 252 del TUA prevede l’adozione da parte del MASE di modelli delle istanze per l’avvio dei procedimenti in ambito SIN e la definizione dei contenuti minimi della documentazione tecnica da allegare.  ISPRA, in quanto organo di supporto tecnico al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ha contribuito alla redazione della modulistica per le istanze dei proponenti disponibile sul portale bonifiche del MASE nonché provveduto alla redazione di un documento tecnico sui contenuti minimi da fornire in occasione della presentazione degli esiti del monitoraggio delle acque sotterranee.

 

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Aggiornamento: gennaio 2024