Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Aggiornamenti del 31 marzo ore 16.30

L’Agenzia Spaziale Italiana ha allertato il Dipartimento della Protezione Civile circa il rientro incontrollato della stazione spaziale cinese “Tiangong 1” che stimato per domani 1 aprile intorno alle ore 21:00 (ora italiana), con una finestra di incertezza di circa 11 ore. Attualmente Tiangong 1 viaggia a circa 180 km di distanza dalla terra ed è in progressiva discesa. Le Regioni del centro-sud Italia sono tra le aree potenzialmente interessate per un possibile impatto (Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna).

La Protezione Civile ha diramato informazioni circa i dettagli dell’operazione di rientro, le caratteristiche tecniche della stazione e alcune norme di autoprotezione.

Il Centro Nazionale per le Crisi, le emergenze ambientali e il danno dell’ISPRA rappresenta il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) al Tavolo tecnico attivato dal Dipartimento della Protezione Civile al fine di condividere ogni informazione tecnico/scientifica disponibile e seguirne l’evoluzione.

Nell’ultimo incontro, svoltosi questa mattina alle 11.00 non è stata esclusa la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul territorio italiano. Pertanto, è stato chiesto alla Rete referenti emergenze ambientali del SNPA di fornire informazioni e competenze volte a contribuire alla formulare ipotesi e scenari di una possibile impatto, valutando le informazioni in possesso a livello nazionale e locale circa punti sensibili all’impatto.

Nelle prossime ore il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in base agli aggiornamenti forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana al Tavolo tecnico, valuterà la convocazione del Comitato Operativo Nazionale, per definire le strategie di intervento e coordinare in un quadro unitario gli interventi di tutte le amministrazioni ed enti interessati al soccorso nella gestione delle emergenze nazionali.