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Ferita gravemente da un urto contro la linea elettrica una delle aquile di Bonelli recentemente reintrodotte in Sardegna

L’incidente è avvenuto nella zona di Arborea due settimane fa e ha causato un trauma molto serio all’ala sinistra di Muscatoglio - così si chiamava l’esemplare maschio - compromettendo irrimediabilmente la sua possibilità di tornare a volare in libertà. Il ritrovamento dell’aquila ferita è avvenuto grazie al trasmettitore GPS-GSM di cui era provvista l’aquila e che ha consentito ai ricercatori di seguirne ogni spostamento. Dopo aver osservato un tracciato anomalo nel volo, che indicava come l'esemplare fosse fermo da diverse ore, i tecnici hanno allertato la sede operativa di Cagliari del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale della Regione Sardegna. Grazie alla professionalità del personale della stazione di Marrubiu, in provincia di Oristano, Muscatoglio è stato trovato ancora in vita in un campo a nord-ovest di Arborea e portato presso il centro di recupero di Monastir.

L’esemplare era stato liberato in Sardegna nel giugno dello scorso anno, arrivato in Italia dalla Spagna. Prima dell’incidente aveva percorso ben 9494 chilometri, esplorando buona parte dell’isola e mostrando, come gli altri individui rilasciati, un’ottima capacità di adattamento alle condizioni ecologiche dei siti visitati. La sua reintroduzione è avvenuta grazie al Progetto europeo Aquila a-LIFE, che negli ultimi due anni ha liberato 14 esemplari provenienti da Spagna, Francia e Sicilia.

L’incidente avvenuto all’aquila riporta l’attenzione sul problema dell’elettrocuzione, una delle principali cause di morte accidentale per l’Aquila di Bonelli in tutto il suo areale. Nel caso della Sardegna, Enel ha realizzato importanti interventi di messa in sicurezza delle linee elettriche vicine ai siti di rilascio. Le ampie trasvolate delle aquile dal nord al sud dell’isola hanno inizialmente reso difficile circoscrivere il rischio di elettrocuzione a zone ben definite. Nel corso dei mesi i ricercatori hanno però osservato come le aquile indirizzino i loro spostamenti in zone particolari, nelle quali si sta concentrando l’analisi del rischio di elettrocuzione, per pianificare interventi di messa in sicurezza delle linee. Questo lavoro sarà utile non solo per l’incolumità delle aquile di Bonelli, ma anche per i tanti uccelli acquatici e rapaci che frequentano le stesse aree.

Il progetto Aquila a-LIFE sta realizzando la reintroduzione della splendida specie estinta in Sardegna per cause umane. Coordinato dall’associazione spagnola Grefa, il progetto è realizzato grazie alla collaborazione tra ISPRA, Agenzia Forestas e Regione Sardegna e proseguirà fino al 2022. Il lavoro per la reintroduzione prosegue a pieno ritmo e si è in fase di avanzata pianificazione delle liberazioni per l’anno in corso.