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Indicazioni per il rilevamento del Quaternario continentale

 

Rilevamento Quaternario continentale

 

Uno dei punti qualificanti ed innovativi del progetto di cartografia geologica alla scala 1:50.000 (Progetto CARG) è la giusta rilevanza che assumono i depositi continentali plio-quaternari (di seguito si farà riferimento solo al Quaternario) nel rilevamento e nella loro rappresentazione cartografica. L’attuale progetto riserva ai depositi quaternari, considerati nella tradizione geologica come coperture che impedivano l’osservazione delle rocce sottostanti, la stessa "dignità" del substrato. Tale concetto è già evidente nella "Guida al rilevamento della Carta geologica d’Italia 1:50.000" – Quaderno, serie III, n. 1, dove al rilevamento delle successioni continentali quaternarie è dedicato un apposito capitolo.
D’altra parte, il rilevamento del Quaternario incontra, nel Progetto CARG, le difficoltà insite proprio nella mancanza, in molti casi, di una cultura geologica adeguata e di una scarsa sperimentazione cartografica, almeno a livello nazionale.
Tutto questo si riflette, da un lato, nella carenza qualitativa di alcuni prodotti cartografici ad oggi pervenuti, e dall’altro nella confusione a livello normativo e nella mancanza di indicazioni precise che indirizzino in modo univoco gli operatori. Basti pensare che alcune legende di fogli sono state impostate secondo il criterio litostratigrafico, altre secondo la terminologia allostratigrafica e altre ancora utilizzando le "Unconformity-bounded stratigraphic units" (UBSU). In alcuni casi, criteri stratigrafici diversi sono stati utilizzati anche in fogli limitrofi, a testimonianza di una totale mancanza di coordinamento.
Scopo di questo documento è proprio quello di fare il punto della situazione dopo circa dieci anni di studi e produzione cartografica. A tale proposito, si è svolto un incontro con alcuni esperti di geologia del Quaternario e di stratigrafia e alcuni membri del Comitato geologico, per discutere le diverse problematiche connesse al rilevamento dei depositi quaternari e ricercare le possibili soluzioni. A seguito dell’incontro, sono state predisposte alcune direttive con lo scopo, per quanto possibile, di affrontare le problematiche relative al Quaternario in modo chiaro ed omogeneo a livello nazionale.
Tali direttive sono da considerarsi vincolanti per tutti quei fogli il cui stato di avanzamento permette un adeguamento in corso d’opera. Per i soli fogli ormai avviati alla conclusione, si saneranno scostamenti dalle direttive, valutando caso per caso la reale impossibilità di adeguamento. Si richiede comunque la massima collaborazione degli operatori, al fine di garantire al Progetto CARG l’indispensabile omogeneità a livello nazionale. Ciò richiede una maggiore opera di coordinamento tra fogli limitrofi e di conseguenza un forte impegno da parte dei Comitati d’area.
Tutte le indicazioni riportate nelle linee guida finora pubblicate e nelle integrazioni successive, che non vengono modificate da questo documento, mantengono la loro validità.