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Il debito anticipato del carbonio della bioenergia

The upfront carbon debt of bioenergy

Nel quadro della politica del cambiamento climatico in corso, l'utilizzo della biomassa per l'energia è considerato una fonte di carbonio neutro in quanto le emissioni di gas serra prodotte dalla combustione di biomassa vegetale si presume possano essere recuperate istantaneamente da nuove piante in crescita.

Questa ipotesi è accettabile quando la stessa quantità di biomassa che è stata bruciata ricresce in un tempo molto breve, come  nel caso di colture annuali. Quando però la materia prima è il legno, il tempo necessario a riassorbire la CO2 emessa in atmosfera può essere lungo, di un tempo variabile a seconda della natura del legno e determinare quindi  un  “upfront "debito di carbonio.

Questo lavoro affronta la questione della presunta neutralità dell’uso bioenergia rispetto all’accumulo di carbonio in atmosfera.  Il rapporto è un significativo approfondimento, dal momento che l'UE ha adottato obiettivi ambiziosi per l'uso di fonti energetiche rinnovabili e la bioenergia—concettualmente ‘zero emission’, ha un ruolo centrale nel loro raggiungimento.

Questo lavoro, realizzato dall’istituto di ricerca austriaco Joanneum Research, identifica un grave limite nel modo in cui i bilanci di carbonio della bioenergia di provenienza forestale sono stimati nella normativa europea e all’interno del reporting previsto dall’UNFCCC e dal Protocollo di Kyoto.

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