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The city of Napoli and its active volcanoes

IAVCEI Meeting - Naples, 2018

Il Somma-Vesuvio e i Campi Flegrei sono tra i più famosi vulcani attivi nel mondo e fanno parte del paesaggio napoletano. L'attività dei vulcani ha scandito la storia dell'uomo dall'età del bronzo, come testimoniano i reperti archeologici riconosciuti nella pianura e nei rilievi che circondano l'area vulcanica. La famosa eruzione del 79 d.C. consegnò il Somma-Vesuvio alla storia, a causa del seppellimento di alcune importanti città romane come Pompei ed Ercolano. L'escursione sul campo dedicata al Somma-Vesuvio illustra la vulcanologia delle principali eruzioni storiche, con particolare attenzione all'attività degli ultimi 4000 anni. La visita al cono sommitale offre una vista panoramica della parete interna della caldera. Depositi delle eruzioni pliniane e subpliniane possono essere osservati in vecchie cave intorno al vulcano. I giacimenti del 79 d.C. sono esposti sia in cave che in scavi archeologici come Ercolano e Oplontis, in cui l'interazione dei giacimenti piroclastici con un'area abitata sarà argomento di discussione sull'attuale pericolo e rischio vulcanico nell'area napoletana. Una visita al sito storico dell'Osservatorio Vesuviano e sarà occasione per comprendere la nascita e la storia della sorveglianza vulcanica. L'itinerario nella caldera dei Campi Flegrei fornisce una visione d'insieme i) dei depositi dell'Ignimbrite Campana e del tufo giallo napoletano, ii) delle correnti piroclastiche e dei depositi di ricaduta del vulcanismo post-caldera, iii) dei diversi edifici vulcanici conservati e delle loro strutture tettoniche insieme al campo idrotermale con fumarole attive. E' prevista una visita ai resti del mercato romano di Serapeum e al porto di Pozzuoli che sono i migliori esempi per illustrare gli eventi della caldera dei Campi Flegrei. Le diverse stazioni di monitoraggio del sito di Solfatara e la visita all'Osservatorio Vesuviano offrono l'opportunità di illustrare la rete di sorveglianza dell'INGV-OV per i vulcani napoletani e per discutere sul futuro scenario eruttivo con il relativo rischio.

DOI: 10.3301/GFT.2019.02

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ISPRA
Periodici tecnici
(Periodici Tecnici) Geological Field Trips and Maps
11 (1.2)/2019
2038-4947