Istituto Superiore per la Protezione
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Bollettino trimestrale sui finanziamenti alla ricerca nel settore della tutela delle acque

Il Parlamento europeo ha approvato il 17 aprile scorso una proposta di direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo che dovrebbe aiutare gli Stati membri a sviluppare piani intesi a favorire un migliore coordinamento delle diverse attività che si svolgono in mare e a garantirne quanto più possibile l'efficacia e la sostenibilità. Numerose attività competono per lo stesso spazio e le stesse risorse nelle zone costiere e marittime: si pensi alle operazioni di pesca, agli impianti di acquacoltura e alle zone marine protette, ma anche a infrastrutture marittime quali cavi, condutture, rotte di navigazione, impianti per l'estrazione di petrolio e gas naturale e impianti eolici. La nuova direttiva contribuirà a evitare potenziali conflitti tra i vari usi del mare e a creare un contesto stabile e attraente per gli investitori, favorendo in tal modo una crescita sostenibile.
La crescita vertiginosa della domanda di spazio marittimo per nuove attività, dall'energia rinnovabile agli impianti di acquacoltura, rende più che mai necessaria una pianificazione più coerente e razionale delle attività marittime. La direttiva stabilisce una serie di requisiti minimi per l’elaborazione di piani nazionali di gestione dello spazio marittimo, nei quali saranno individuate tutte le attività umane esistenti, tenendo conto delle interazioni terra-mare, nonché le modalità più efficaci per la loro gestione. Poiché molte di queste attività attraversano le frontiere nazionali, la direttiva aiuterà gli Stati membri a cooperare in modo più efficace.

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Periodici tecnici
(Periodici tecnici) PRUE
2/2014
2037-4070