Istituto Superiore per la Protezione
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Sostenibilità ambientale dell'uso dei pesticidi. Il bacino del fiume Po

Il rapporto studia la contaminazione da pesticidi del bacino del Po, il più importante d’Italia per dimensione e per concentrazione delle attività umane.

Un monitoraggio esteso dell’area (sviluppato nell’ambito del monitoraggio nazionale coordinato da ISPRA che coinvolge le Regioni e le ARPA/APPA) ha consentito di studiare l’evoluzione della contaminazione a partire dal 2003. E’ stata analizzata la presenza nel fiume e nelle acque sotterranee dell’intero bacino di alcuni erbicidi non più usati da anni (atrazina, simazina, alaclor). Questo ha permesso di approfondire aspetti relativi alla sostenibilità dell’inquinamento chimico e in particolare alla capacità del bacino di rispondere a fattori di stress antropico, confrontando i dati di contaminazione con i limiti di legge previsti in fase di autorizzazione.

Il rapporto inoltre affronta il problema della valutazione di pericolo per alcune sostanze “estremamente preoccupanti” quali le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, gli interferenti endocrini. Non essendoci una soglia di pericolo per queste tipologie di sostanze, non è possibile stabilire un livello di sicurezza e quindi risultano rilevanti anche le basse concentrazioni a cui sono esposti gli organismi viventi.

Viene infine affrontato il tema delle miscele di sostanze rilevate nei siti di monitoraggio del bacino, e le problematiche dovute alle lacune conoscitive degli effetti cumulativi.

Disponibile solo in formato elettronico

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ISPRA
Rapporti
256/2017
978-88-448-0808-2