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ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL RECUPERO DEL PESCE IN CASO DI FUGA
La fuoriuscita di materiale genetico dall’impianto di specie
alloctone o ibride, pesci adulti, uova o larve, può essere causa di inquinamento genetico tra le popolazioni selvatiche. Pertanto la fuoriuscita di pesce dall’impianto, a qualsiasi stadio del ciclo biologico, deve essere prevenuta con ogni mezzo tecnico
disponibile, già in fase di progettazione dell’impianto, quindi durante l’esercizio mediante manutenzione preventiva delle strutture effettuata con adeguata frequenza (si suggerisce giornaliera).
Qualora malgrado l’adozione di tutti gli accorgimenti disponibili, si verificasse fuga di pesce adulto o giovanile
di specie alloctone o ibride dall’impianto, l’allevatore deve avere pronto un protocollo di ricattura della maggior parte
degli individui possibili. La ricattura potrà avvenire mediante richiamo del pesce fuoriuscito con
lo stesso mangime utilizzato nell’impianto e cattura del pesce fuoriuscito mediante strutture adeguate (reti speciali, trappole, nasse, ecc.). In ogni caso l’entità della fuga dovrà essere stimata e registrata, collezionata nel libro dei dati anagrafici aziendali che l’allevatore dovrà mantenere aggiornato. L’entità del rischio di inquinamento
genetico ed eventuali prescrizioni, saranno parte integrante di un protocollo di intesa stilato con le Autorità competenti. Resta ovvio che la valutazione del rischio sarà diversa a seconda dei siti e delle specie interessate. Allo scopo di ridurre comunque il rischio di impatto genetico, l’allevatore cercherà di approvvigionare novellame presso le
avannotterie che garantiscono di possedere riproduttori di ceppo geneticamente autoctoni.
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