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MONITORAGGIO AMBIENTALE IN UN IMPIANTO DI PISCICOLTURA IN VASCHE A TERRA ALIMENTATO CON ACQUA MARINA O SALMASTRA

La caratterizzazione dei parametri di scarico tipici di un’acquacoltura, permettendo di uscire dalla soggettività della valutazione, è comunque indispensabile per un adeguato piano di monitoraggio. Questo dovrà inoltre tenere conto della sensibilità dell’ambiente ricevente, a seconda si tratti effettivamente di un tratto aperto della costa ovvero di un’area chiusa od ancora di un ambiente di transizione.
In assoluto quindi, i parametri ragionevolmente eleggibili come obiettivo di un monitoraggio sono:

  • cataboliti, residui fecali e di mangime, in forma di solidi in sospensione (SS) o disciolti, sostanza organica ossidabile (COD o BOD quando le interferenze lo permettono), fosfati (Ptot), azoto ammoniacale (N-NH4+, nitroso (N-NO2-), nitrico (N-NO3-) ed eventualmente totale (Ntot), eventualmente le clorofille, CO2 totale e libera;

  • residui di additivi, o contaminanti dei mangimi (solo se c’è ragione di sospettarne la presenza e se le sostanze sono già state riscontrate nei campioni di mangime utilizzato o nel pesce);

  • altri parametri di qualità delle acque: ossigeno disciolto (DO) e pH;

  • parametri occasionali o relativi a casi particolari, quali residui di disinfettanti e di antibiotici, residui di prodotti antifouling, carico batterico, uova e stadi adulti di parassiti, residui della pulizia delle vasche, canali, reti;

  • parametri caratteristici delle acque prelevate, quali salinità, solfuri (se acque geotermiche), temperatura, pH, sostanze silicee od argillose, ecc., trasferiti attraverso l’impianto ma non introdotti dall’azienda, a seconda della natura delle acque di ingresso (la loro presenza o variabilità non potrà essere imputata all’azienda).

Nei protocolli di monitoraggio delle acque marine o salmastre devono comunque essere sempre compresi i parametri di base quali temperatura, salinità, pH, alcalinità, assieme a dati metereologici generali, indispensabili per una interpretazione dei dati.

Per una interpretazione e per un giudizio finale comunque, si dovrà tenere conto del sito di rilascio delle acque restituite, della possibile diffusione dei parametri impattanti, delle tabelle contenute nelle leggi dello Stato e nei regolamenti locali, degli obiettivi di qualità previsti dal D.L.vo 152/99 e successive modifiche.