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CAMPANIA

Elenco delle principali disposizioni normative regionali (aggiornamento: aprile 2008)

Semplificazioni normative

Delib. Giunta Reg. n. 4459 del 30/9/2002 - B.U.R. numero speciale del 24/12/2002

Linee-guida per la Pianificazione territoriale regionale (P.T.R.) - Approvazione.


E. Attività produttive per lo sviluppo economico regionale

e.1 Attività Industriali e artigianali.

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Coerenza con politiche comunitarie e nazionali

Per l'industria, il commercio, i servizi e l'artigianato l'U.E. suggerisce di:

- Favorire lo sviluppo, l'aumento di competitività - anche non di prezzo - e di produttività, di iniziative imprenditoriali nei settori già presenti e sulle attività produttive connesse con l'uso di risorse naturali e culturali locali, favorendo la promozione delle migliori tecnologie disponibili dal punto di vista ambientale, degli schemi EMAS e Ecolabel, di innovazioni di processo/prodotto, prevenendo la formazione, riducendo le quantità e la pericolosità dei rifiuti generati dal ciclo produttivo nonché la possibilità di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei prodotti.

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Delib. Giunta Reg. >n. 4818 del 25/10/2002 -B.U. R.n. 58 del 25/11/2002

Approvazione delle linee-guida in materia di politica regionale e di sviluppo sostenibile nel settore energetico - Formulazione dell'intesa di cui al comma 2 dell'art. 1 della legge 9 aprile 2002, n. 55.


Art. 3 Linee di indirizzo della politica energetica regionale.

Gli obiettivi di cui all'art. 2 saranno perseguiti nell'ambito delle linee di indirizzo di seguito delineate.

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g.10) livello di soddisfacimento degli standard di qualità ambientale, qualità e continuità dell'Energia Elettrica trasportata, sicurezza e salute pubbliche previste dalle norme nazionali e locali, con particolare riferimento al contenimento delle emissioni di gas serra e delle altre emissioni nocive in aria, acqua e suolo, valutabili, anche attraverso l'adesione al sistema di certificazione EMAS, mediante indici di emissione per unità di energia elettrica erogata (kg di CO2, CO, NOx, SOx, particolato, ecc., per kWh elettrico);

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Delib. Giunta Reg. n. 286 del 25/02/2005 -B.U. R.numero speciale del 13/05/2005

Linee-guida per la Pianificazione Territoriale Regionale - Legge regionale 18 ottobre 2002, n. 26 - Delib.G.R. 30 settembre 2002, n. 4459. Integrazioni.


2.2. La rete del rischio ambientale e gli indirizzi strategici per la sua mitigazione

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2.2.2. Sorgenti antropiche di rischio ambientale

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Tanto premesso, si elencano di seguito alcuni indirizzi strategici di controllo.

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Certificazione di qualità ambientale (secondo le norme EMAS o altri standard, quali l'UNI EN ISO 14001) per impianti di trattamento rifiuti e per le discariche autorizzate. Si propone che ciascuno degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti non si limiti a rispettare le norme dell'ambiente (emissioni in atmosfera, scarichi idrici, ecc.) ma sviluppi un sistema di gestione ambientale che persegua l'obiettivo del miglioramento continuo, secondo dettami standard della certificazione di qualità ambientale. Un tale orientamento (tra l'altro fortemente suggerito nelle ultime direttive comunitarie in materia e contenuto anche nel recente D.Lgs. n. 36/2003 sulle discariche) porterà necessariamente all'ottimizzazione dei criteri di gestione degli impianti, concentrando tutte le scelte gestionali ed impiantistiche sull'obiettivo principale della minimizzazione degli impatti ambientali. Il risultato forse più importante sarà l'acquisizione della fiducia dei cittadini, la cui diffidenza riguardo alla propagandata efficienza dei nuovi impianti di trattamento è comprensibilmente originata da decenni di cattive gestioni. In particolare, per le discariche di rifiuti pericolosi si propone che sia resa obbligatoria la realizzazione di un'Analisi dei Rischi, secondo gli stessi dettami imposti alle industrie a rischio di incidente rilevante dal D.Lgs. n. 334/1999. Ciò garantirebbe ulteriormente le popolazioni interessate sulla minimizzazione, sul monitoraggio attento e sul controllo continuo dei potenziali rischi ambientali.

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Delib. Giunta Reg. n. 167 del 14/02/2006 -B.U. R.numero speciale del 27/10/2006

Decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351. Provvedimenti per la Gestione della qualità dell'aria ambiente.


5. Effetti sulla qualità dell'aria del quadro normativo di base

Nel corso del capitolo sono richiamati i provvedimenti legislativi e gli atti contenenti indicazioni per la pianificazione che possono avere incidenza sull'evoluzione delle emissioni di inquinanti dell'aria. Il quadro fornito integra e completa quanto già introdotto al paragrafo 1.7.2.

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5.4 Gli accordi internazionali

Nell'ambito del quadro normativo sono di interesse quei protocolli o accordi internazionali che hanno come obiettivo un miglioramento del quadro emissivo. Tra questi una grande rilevanza riveste il protocollo di Kyoto.

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5.4.1.4 Altre convenzioni e regolamenti

Tra le altre iniziative sono rilevanti in particolare:

  • il regolamento EMAS 1863/93, emanato dall'Unione Europea per una adesione volontaria delle imprese del settore industriale ad un sistema comunitario di eco - gestione ed eco - audit, anche per promuovere l'attuazione di un Registro europeo di aziende rispondenti a precisi requisiti ambientali;
  • il pacchetto ISO 14000, teso a creare un sistema di gestione ambientale, di cui sia possibile attestare la rispondenza alle norme attraverso una certificazione ambientale.

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Delib. Giunta Reg. n. 1042 del 1/08/2006 -B.U. R.numero speciale del 30/01/2007

Adozione del Documento Strategico Regionale per la politica di coesione 2007/2013.


Razionalizzare e sviluppare il sistema infrastrutturale e logistico per le localizzazioni produttive di eccellenza


La priorità infrastrutturale a servizio del sistema produttivo è presente trasversalmente a tutte le azioni infrastrutturali, per la mobilità e la logistica, per la riqualificazione urbana e territoriale.

La realizzazione di poli localizzativi integrati (insediamenti produttivi, aree di servizio alle imprese, aree logistiche e di ricerca, residenze e spazi per il tempo libero e i servizi alla persone (città della produzione) per la localizzazione di eccellenza per le imprese operanti nei settori ad elevata specializzazione, di un polo agro-alimentare a servizio del sistema agro-industriale regionale, di un polo fieristico e della logistica per il sistema della distribuzione, costituiscono gli obbiettivi prioritari specifici della politica di infrastrutturazione a servizio delle imprese.

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Inoltre, per garantire la sostenibilità della strategia regionale, appare necessario incrementare il ricorso a criteri di selezione degli aiuti alle imprese atti ad incentivare l'adesione ai sistemi di gestione ambientale (SGA) normati - EMAS, ISO14001, la riduzione dei consumi idrici ed energetici, la produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché il recupero e riciclaggio dei rifiuti, anche attraverso l'impiego di innovazioni tecnologiche e il ricorso alle Best Available Technologies (BAT).

In parallelo, la strategia dovrà definire e promuovere azioni di sistema dirette a migliorare la sostenibilità della gestione delle aree industriali e a potenziare la dotazione di infrastrutture di carattere ambientale delle aree di insediamento produttivo. La caratterizzazione degli insediamenti produttivi di eccellenza come «aree produttive ecologicamente attrezzate» , in base a quanto previsto dal D.Lgs. n. 112/1998, e per la diffusione di buone prassi in finalizzate a promuovere la progressiva adozione del Regolamento EMAS negli ambiti produttivi omogenei.

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Delib. Giunta Reg. n. 1955 del 30/11/2006 -B.U. R.n. 60 del 27/12/2006

D.Lgs. n. 387/2003 - comma 3, art. 12: Linee-guida per lo svolgimento del procedimento unico relativo alla installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Approvazione.


4. Criteri di inserimento e prescrizioni tecniche

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2. Costituisce, inoltre, un positivo elemento di valutazione ai fini della procedura di autorizzazione:

a) una buona progettazione degli impianti che viene comprovata con l'adesione del proponente ai sistemi di gestione della qualità (ISO 9000) e ai sistemi di gestione ambientale (ISO 14000 e/o EMAS) e con il rispetto delle norme CEI relative ai "Sistemi di generazione";

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L. R. n. 4 del 28/3/2007 -B.U. R.n. 19 del 3/4/2007

Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati.


Art. 3 Finalità.

1. La presente legge persegue le seguenti finalità:

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f) promuovere l'utilizzo di strumenti economici, bilanci-ambientali, strumenti di certificazione ambientale - norme ISO ed EMAS - nonché dei sistemi di qualità quali lo sviluppo del marchio di qualità ecologica - ECOLABEL - volti a promuovere prodotti con un minore impatto sull'ambiente contribuendo a un uso efficiente delle risorse e a un elevato livello di protezione dell'ambiente;

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Delib. Giunta Reg. n. 1455 del 3/8/2007 -B.U. R.n. 51 del 24/09/2007

Promozione del Green Public Procurement.


per le considerazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente ripetute e trascritte:

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- di verificare, di volta in volta, la possibilità di inserire, all'interno del bando di gara, le certificazioni ambientali UNI EN ISO 14001/EMAS II (Regolamento CE n. 761/2001) come mezzo di prova per valutare la capacità di un'impresa di rispondere ai requisiti ambientali;

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Agevolazioni fiscali-finanziarie


Delib. Giunta Reg. n. 614 del 02/02/2001 -B.U. R.n. 12 del 26/02/2001

Approvazione linee di indirizzo per la disciplina e l'accesso ed assegnazione di risorse finanziarie a sostegno di iniziative che concorrono al processo di formazione di una corretta consapevolezza ambientale attraverso attività volte a divulgare, informare, sensibilizzare ed educare i cittadini - Revoca Delib.G.R. 18 novembre 1999, n. 7905, con allegato.


Art. 1

La Regione Campania, in attuazione degli obiettivi statutari e dei principi della politica ambientale comunitaria, nel rispetto delle leggi nazionali e regionali vigenti, riconosce l'importanza della partecipazione diretta degli Enti territoriali singoli o associati, Istituzioni pubbliche, Associazioni ambientaliste e protezioniste ufficialmente riconosciute ai sensi dell'art. 18 della L. n. 349/1986, al processo di formazione di una corretta consapevolezza ambientale e promuovere le attività volte a divulgare, informare, sensibilizzare ed educare i cittadini.


Art. 2

1. Per il conseguimento delle finalità di cui alla presente disciplina, la Regione Campania interviene in favore dei soggetti di cui all'art. 1 a sostegno di iniziative relative alle attività di seguito riportate per ambiti d'interesse, mediante la concessione di un contributo non superiore al 75% delle spese preventive ammissibili che, in ogni caso, non può eccedere la somma di £. 200.000.000.

In ogni caso i soggetti richiedenti, per ciascun esercizio finanziario potranno presentare una sola istanza. Ai fini dell'erogazione, il contributo concesso è rapportato alle spese ammissibili effettivamente sostenute, documentate ed esclusivamente riferite all'attività oggetto del contributo.

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2. Aree Urbane e Rurali

2.1 attività di educazione ambientale, divulgazione delle problematiche ambientali di rilevante interesse quali ad esempio la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, l'utilizzo di risorse eco-compatibili, EMAS, Ecoaudit;

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D.P.G.R. n. 2378 del 30/10/2001 -B.U. R.n. 62 del 26/11/2001

Regolamento per la valutazione delle domande di accesso dei contratti di programma del Settore Turismo.


Art. 10 Compatibilità ambientale.

1. Le iniziative saranno valutate in relazione all'impatto sull'ambiente, alla presenza di azioni di riduzione del degrado e/o di riqualificazione dell'ambiente naturale e antropizzato, alla coerenza con le linee guida del Piano paesistico regionale.

2. In coerenza con quanto indicato dalla citata Direttiva del Ministro del Tesoro, sarà valutato inoltre l'impatto delle iniziative sul sistema infrastrutturale e ambientale in termini soprattutto di decongestionamento.

3. Infine, in linea con quanto indicato al punto 6.6 della citata circolare del Ministero dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato n. 900516 del 13 dicembre 2000, la compatibilità ambientale dell'investimento sarà verificata dall'adozione da parte delle imprese proponenti di uno dei sistemi internazionali riconosciuti di certificazione ambientale ISO 14001 o EMAS.

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Delib. Giunta Reg. n. 4462 del 8/10/2002 -B.U. R.n. 50 del 21/10/2002

Regime di aiuto alle Piccole e medie imprese (P.M.I.) - Criteri e modalità di applicazione.


Art. 3 Iniziative e spese ammissibili.

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2 Le spese ammissibili, per le suddette iniziative, sono quelle sostenute per l'acquisizione di:

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e1) servizi finalizzati all'adesione di un sistema di gestione ambientale normato (EMAS, ISO 14001), all'acquisizione del marchio di qualità ecologica del prodotto (ECOLABEL, MARCHIO NAZIONALE);

...

In ogni caso l'agevolazione corrispondente a tali investimenti, non può superare i seguenti massimali:

- 103.290, 00 Euro per la registrazione EMAS, per il marchio ecologico sui prodotti e per il marchio nazionale sui prodotti;

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Delib. Giunta Reg. n. 3096 del 31/10/2003 -B.U. R.n. 52 del 10/11/2003

Nuovo regime di agevolazione Regione Campania per PMI piccole e medie imprese - II Bando - Criteri e modalità d'applicazione.


Art. 3 Iniziative e spese ammissibili.

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3. Le spese ammissibili, per le suddette iniziative, sono quelle sostenute per l'acquisizione di:

...

e1) servizi finalizzati all'adesione di un sistema di gestione ambientale normato (EMAS, ISO 14001), all'acquisizione del marchio di qualità ecologica del prodotto (ECOLABEL, MARCHIO NAZIONALE);

...

In ogni caso l'agevolazione corrispondente a tali investimenti, non può superare i seguenti massimali:

- 103.290,00 Euro per la registrazione EMAS, per il marchio ecologico sui prodotti e per il marchio nazionale sui prodotti;

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Delib. Giunta Reg. n. 417 del 7/3/2008 B.U. R.n. 14 del 7/4/2008

Approvazione dei disciplinari per l'attivazione degli strumenti agevolativi: Contratto di Programma Regionale, Incentivi per l'Innovazione e lo sviluppo, Incentivi per il consolidamento delle passività a breve.


Art. 7 Tipologia investimenti e spese ammissibili.

3 Innovazione organizzativa

3.1 Le spese di consulenza previste si riferiscono a consulenze prestate da soggetti terzi a titolo non continuativo, o periodico, non connesse alle normali spese di funzionamento dell'impresa. Queste spese riguardano:

c) spese per interventi finalizzati alla gestione di sistemi di qualità del prodotto e del processo, ambientali e sociali per la realizzazione di:

- consulenze per l'adeguamento alla normativa comunitaria e il miglioramento delle prestazioni ambientali dell'impresa e in particolare per l'adesione ai regolamenti comunitari EMAS e per la certificazione ISO 14000 e sociale SA 8000, e successive modifiche, integrazioni ed aggiornamenti;

- consulenze per l'adeguamento alle normative in materia di qualità di prodotto e di processo ISO 9000, la certificazione comunitaria di prodotto eco-label, la certificazione CE su macchinari, componentistica ed attrezzature ad alta tecnologia e/o elevata qualità, e successive modifiche, integrazioni ed aggiornamenti

- consulenze per l'adozione del sistema di certificazione del sistema di sicurezza, dell'applicazione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2000, sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, a norma dell'art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300.


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Bandi


Delib. Giunta Reg. n. 4023 del 7/9/2001 -B.U. R.n. 57 del 29/10/2001

Approvazione documento relativo al bando, procedure di valutazione, modulistica e relative istruzioni del programma regionale concernente la concessione di contributi alle imprese del Commercio e del Turismo ai sensi della Deliberazione C.I.P.E. dell'8 agosto 1996 di attuazione dell'art. 2, comma 42 della legge 28 dicembre 1995, n. 549 - Aiuto di Stato n. 541/1999.


Investimenti ammissibili e tempi di attuazione

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2. Rientrano tra le spese ammissibili, come beni immateriali:

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b) l'acquisizione di consulenza professionale utile alla realizzazione del progetto (afferenti cioè le azioni di realizzazione del sistema di qualità aziendale ISO 9000 - VISION 2000; del sistema di qualità ambientale ISO 14001 - regolamento EMAS; azioni di commercio elettronico) nel limite massimo di L. 1.200.000 giorni/uomo e nel limite del 10% delle spesa complessivamente ammessa;

...

I progetti devono avere un importo minimo di investimento di L1 MLD ed un contributo concedibile massimo di L2 MLD.

Contributi

1. Ai progetti che verranno riconosciuti maggiormente meritevoli, secondo quanto in seguito precisato, verrà concesso un contributo in c/capitale con un massimo di L2 MLD:

a) nella misura del 40% delle spese ammissibili, sostenute per l'acquisto di beni immateriali;

b) nella misura dal 55% al 60% in relazione alla richiesta di contributo formulata, delle spese ammissibili sostenute per l'acquisto di beni materiali.

Presentazione istanza di finanziamento e documentazione richiesta per accedere al contributo:

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7. A pena di inammissibilità, le proposte progettuali presentate devono essere corredate dalla seguente documentazione:

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f) Dichiarazione di sostitutiva di atto di notorietà nella quale il soggetto delegato assume obbligazioni in conto proprio e per conto degli altri consorziati relative a:

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  • L'impegno a realizzare entro il periodo di 24 mesi dal provvedimento di concessione del contributo la certificazione ambientale ai sensi del sistema ISO 14001 o Regolamento EMAS, (se previsto dal programma);

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Procedure di finanziamento e di attuazione

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5. La documentazione finale di spesa è costituita da:

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h) documentazione attestante l'ottenimento delle certificazioni ISO 14001 o regolamento EMAS (se prevista);

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PROCEDURE DI VALUTAZIONE BANDO LEGGE n. 549/1995

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Al fine di consentire la valutazione il soggetto delegato alla presentazione della proposta dovrà fornire nel business-plan, sotto propria responsabilità ed a pena di esclusione, tutte le informazioni per la redazione degli indicatori, incluse quelle riguardanti gli altri partecipanti al consorzio o alla società consortile.

A parità di punteggio si privilegerà la richiesta di contributo maggiore.

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i6) Impatto ambientale (min. P = 0, max P = 10)

L'indicatore tende a misurare la capacità del progetto di rendere migliore l'impatto con l'ambiente esterno, sia all'interno delle attività svolte dalla struttura associativa o consortile, sia all'interno delle attività prodotte dai singoli soggetti appartenenti alla struttura consortile, comunque beneficiari indiretti degli effetti indotti dall'esecuzione del progetto.

La riduzione dell'impatto ambientale può essere facilmente misurata attraverso l'adesione al sistema di certificazione ambientale ISO 14001 o regolamento EMAS, sia della struttura consortile che di ciascuna dei soggetti aderenti a tale struttura. Si tratta, pertanto, di un indicatore di filiera.

5 punti verranno assegnati a ciascuno dei soggetti partecipanti al consorzio o alla società consortile nel caso in cui il consorzio o la società consortile si impegni a realizzare il sistema di gestione certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001 o regolamento EMAS.

5 punti verranno assegnati a ciascuno dei soggetti appartenenti alla struttura consortile che si saranno impegnati singolarmente per l'ottenimento della certificazione UNI EN ISO 14001 o regolamento EMAS all'interno delle singole attività da questi normalmente svolte.

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Delib. Giunta Reg. n. 6126 del 15/11/2001 -B.U. R.n. 1 del 7/1/2002

Regolamento per la concessione di contributi alle imprese per il conseguimento delle certificazioni di qualità con priorità per quelle ambientali e relativo bando


Premessa

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Rilevato che è opportuno attivare contestualmente l'azione attraverso l'approvazione del relativo bando, specificando che la stessa, in questa fase, può:

a) essere finalizzata a favorire le PMI nel sostenere i costi per l'ottenimento dell'attestazione di qualificazione o della dichiarazione della presenza di elementi, significativi e corredati del sistema di qualità, necessari per la dimostrazione dell'esistenza dei requisiti di capacità tecnica e finanziaria prevista dal D.P.R. n. 34/2000, necessari, ai fini dell'affidamento dei lavori pubblici ovvero del conseguimento della certificazione del sistema di qualità aziendale conforme alle norme europee serie UNI EN ISO 9000, ovvero del conseguimento e/o del mantenimento della certificazione del sistema di qualità aziendale conforme alle norme europee serie UNI EN ISO 14000 ed EMAS;

...

d) il contributo possa essere rapportato al 45% della spesa ritenuta ammissibile, elevabile al 60% per i sistemi di qualità della serie ISO 14000 ed EMAS e per le attestazioni SOA ai sensi del comma 3, dell'art. 8 della legge n. 109/1994 e che il contributo stesso non possa, in ogni caso, superare la soglia di 30.000,00 - Euro (lire 58.088.100);

...

Per le considerazioni espresse in premessa e che qui integralmente si richiamano:

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2. di attivare, sulla base delle condizioni tutte di cui all'allegato bando con schema di istanza e scheda tecnica, la procedura a sportello della Misura 4.2 - Azione d) per l'annualità 2001 finalizzata a favorire le PMI nel sostenere i costi necessari all'ottenimento delle attestazione di cui al D.P.R. n. 34/2000 ovvero al conseguimento della certificazione del sistema di qualità aziendale conforme alle norme europee serie UNI EN ISO 9000, ISO 14000 ed EMAS;

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Delib. Giunta Reg. n. 3709 del 19/12/2003 -B.U. R.n. 3 del 19/1/2004

Linee-guida per l'attuazione del nuovo regime di aiuti a favore dell'Artigianato (con allegati).

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3. Iniziative e spese ammissibili

Le iniziative ammissibili sono quelle relative alla creazione di un nuovo impianto, all'ampliamento, all'ammodernamento, alla ristrutturazione, ed alla delocalizzazione della unità produttiva.

Le spese ammissibili, per le suddette iniziative, sono quelle aventi le seguenti destinazioni:

...

i) servizi finalizzati all'adesione di un sistema di gestione ambientale normato (EMAS, ISO 14001), all'acquisizione del marchio di qualità ecologica del prodotto (ECOLABEL, MARCHIO NAZIONALE) o all'acquisizione del sistema di qualificazione del processo produttivo dell'impresa, secondo le normative UNI EN ISO 9001, VISION 2000. Per il riconoscimento di tali prestazioni è necessario che esse vengano effettuate sulla base di dettagliati contratti dai quali deve risultare la natura delle prestazioni e la loro relazione con le iniziative di miglioramento ambientale e di prodotto e di processo messe in atto dall'impresa beneficiaria.

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Delib. Giunta Reg. n. 786 del 10/6/2004 -B.U. R.n. 33 del 12/7/2004

Linee-guida per l'attuazione del nuovo regime di aiuti a favore dell'artigianato. Modifiche.

Linee-guida

Introduzione

Le presenti linee-guida disciplinano le modalità attuative del Nuovo regime di Aiuto a favore dell'artigianato campano attraverso due distinti regimi di aiuto, ambedue attuati ai sensi del Reg. CE 70/2001.

Tali regimi di aiuto sono divisi in due Titoli, con i quali vengono rispettivamente disciplinate le modalità per la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese artigiane e le modalità per la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti per il sostegno delle imprese artigiane.

Il Titolo I verrà reso operativo attraverso specifici bandi attuativi con cadenza periodica nei quali saranno indicati i termini di apertura e chiusura; il Titolo II prevedrà un funzionamento a sportello, la cui apertura coinciderà con l'attuazione del I Bando relativo al Titolo I e che sarà aperto fino all'esaurimento dei fondi resi disponibili dalla Giunta regionale.


TITOLO I

...

3. Iniziative e spese ammissibili

Le iniziative ammissibili sono quelle relative alla creazione di un nuovo impianto, all'ampliamento, all'ammodernamento, alla ristrutturazione, ed alla delocalizzazione della unità produttiva.

Le spese ammissibili, per le suddette iniziative, sono quelle aventi le seguenti destinazioni:

...

i) servizi finalizzati all'adesione di un sistema di gestione ambientale normato (EMAS, ISO 14001), all'acquisizione del marchio di qualità ecologica del prodotto (ECOLABEL, MARCHIO NAZIONALE) o all'acquisizione del sistema di qualificazione del processo produttivo dell'impresa, secondo le normative UNI EN ISO 9001, VISION 2000. Per il riconoscimento di tali prestazioni è necessario che esse vengano effettuate sulla base di dettagliati contratti dai quali deve risultare la natura delle prestazioni e la loro relazione con le iniziative di miglioramento ambientale e di prodotto e di processo messe in atto dall'impresa beneficiaria.

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Delib. Giunta Reg. n. 1501 del 29/7/2004 -B.U. R.n. 44 del 13/9/2004

POR Campania 2000-2006 - Misura 5.2 "Sostegno alla riqualificazione del tessuto imprenditoriale nell'ambito dei programmi di recupero e sviluppo urbano" azione a) aiuti alle Piccole Imprese nei Progetti Integrati Città capoluogo. Linee-guida per i Beneficiari Finali sulla emanazione dei bandi per la selezione dei destinatari.


Allegato 2

Esplicitazione dei criteri di valutazione

(in riferimento alla sezione "valutazione di merito" del paragrafo 3.8.3 delle presenti linee-guida)

...

Rif. 5 Alle imprese che siano in possesso o dichiarino nel Formulario di progetto di avere intenzione di dotarsi di un sistema di certificazione ambientale ISO 14001 ovvero, in alternativa, di un sistema comunitario di ecogestione e audit EMAS, dovrà essere attribuito il punteggio massimo. Punteggi minori, comunque sommabili, dovranno essere attribuiti alle imprese che, in mancanza delle citate certificazioni, abbiano avviato o dichiarino l'intenzione di avviare un percorso volto alla riduzione dell'impatto ambientale, attraverso la elaborazione di un documento di analisi e/o la realizzazione di un adeguato corso di formazione e sensibilizzazione per i propri dipendenti in merito ai rischi ambientali che derivano dalla attività espletata. Le certificazioni ovvero la documentazione che dimostri l'avvio del percorso di riduzione dell'impatto ambientale dovranno essere prodotte dalle imprese beneficiarie entro l'anno a regime in copia autentica.

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Delib. Giunta Reg. n. 2377 del 22/12/2004 -B.U. R.n. 7 del 31/1/2005

POR Campania 2000-2006 - Riprogrammazione di metà periodo - Attualizzazione del documento "Strategia regionale per lo Sviluppo dell'Innovazione".


5. Allegati

5.1 Allegato 1- I settori strategici

5.1.1 Analisi e monitoraggio del rischio ambientale

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La domanda di ricerca nel settore Analisi e monitoraggio del rischio ambientale

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Quindi, è da attendersi una crescita significativa nella consapevolezza ambientale delle imprese e una maggiore domanda di innovazione ambientale, in particolare:

...

  • servizi per la certificazione ambientale (per esempio, servizi di consulenza per la certificazione ambientale secondo lo standard 14001 o per la registrazione EMAS).

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Delib. Giunta Reg. n. 178 del 15/2/2005 -B.U. R.n. 21 del 18/4/2005

Delib.G.R. 22 ottobre 2004, n. 1903 e approvazione criteri ed indirizzi per la predisposizione dei Bandi della Misura 1.10 per le Aree Protette non Parco, compresi i SIC e le ZPS.


3 Valutazione delle domande di agevolazione

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3.3 Valutazione di merito

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Caratteristiche del progetto

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Ai fini dell'applicazione dei criteri di valutazione sopra elencati, si precisa quanto segue:

...

Rif. 7 Alle imprese che siano in possesso o dichiarino nel Formulario di progetto di avere intenzione di dotarsi, in alternativa, di un sistema comunitario di ecogestione e audit EMAS II ovvero di un sistema di certificazione ambientale ISO 14001, sarà attribuito il punteggio massimo. Copia autentica delle certificazioni del sistema di gestione ambientale dovrà essere prodotta dalle imprese beneficiarie entro l'anno a regime.

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Delib. Giunta Reg. n. 180 del 15/2/2005 -B.U. R.n. 21 del 18/4/2005

Approvazione criteri ed indirizzi per la predisposizione dei Bandi della Misura 1.10 per i Protetti Integrati dei Parchi Regionali.


3 Valutazione delle domande di agevolazione

...

3.3 Valutazione di merito

...

Caratteristiche del progetto

...

Ai fini dell'applicazione dei criteri di valutazione sopra elencati, si precisa quanto segue:

...

Rif. 7 Alle imprese che siano in possesso o dichiarino nel Formulario di progetto di avere intenzione di dotarsi, in alternativa, di un sistema comunitario di ecogestione e audit EMAS II ovvero di un sistema di certificazione ambientale ISO 14001, sarà attribuito il punteggio massimo. Copia autentica delle certificazioni del sistema di gestione ambientale dovrà essere prodotta dalle imprese beneficiarie entro l'anno a regime.

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