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TOSCANA


Elenco delle principali disposizioni normative Regionali (aggiornamento aprile 2008)


Semplificazioni normative


D.P.G.R. n. 28/R del 23/5/2003 - B.U. R. n. 23 del 28/5/2003

Regolamento di attuazione L.R. 21 dicembre 2001, n. 64 (Norme sullo scarico di acque reflue e ulteriori modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 88).


Capo III - Rinnovo delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue


Art. 12 Rinnovo di autorizzazione allo scarico di acque reflue.

...

4. Gli enti competenti al rilascio delle autorizzazioni possono definire, fermo restando quanto disposto dal comma 1, procedure semplificate di rinnovo delle autorizzazioni per gli scarichi di cui sia documentata, da parte del richiedente:

...

c) il possesso, per lo stabilimento da cui si origina lo scarico, della certificazione ISO 14001 o della registrazione EMAS di cui ai regolamenti CE 1836/93 e/o CE 761/2001 e successive modificazioni.

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Delib. C. R. n. 167 del 21/12/2004 - B.U. R. n. 2 del 12/1/2005

Piano regionale per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.


Capitolo 2 - Strategie

2.1 Prevenzione: riferimenti normativi

Con le direttive europee sui rifiuti e sui rifiuti di imballaggi prima, e il loro recepimento con il D.Lgs. n. 22/1997, sono stati indicati gli strumenti principali che devono animare la gestione ecologica dell'imballaggio.

Gli strumenti sono:

- la dematerializzazione dell'imballaggio e la sostituzione dei materiali;

- il recupero e il riutilizzo dell'imballaggio, in modo da ottimizzare l'uso di risorse anche energetiche;

- la riduzione dei costi economici ed ambientali dello smaltimento producendo imballaggi facilmente smaltibili.

...

2.5.3 Gli strumenti volontari

Si tratta di strumenti nuovi e complementari a quelli di tipo normativo ed economico che in molti casi consentono di integrare la tutela dell'ambiente nelle strategie e nei sistemi di gestione delle imprese (es.: EMAS, etichettature ecologiche, permessi di inquinamento negoziabili, ecc.).

Tra questi particolare rilievo ed interesse per il settore imballaggi e dei rifiuti da imballaggio è riconosciuto dal decreto.

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Dec. Giunta Reg. n. 10 del 27/12/2005 - B.U. R. n. 4 del 25/1/2006

Approvazione del Documento di valutazione e monitoraggio del PRAA 2004-2006.


Capitolo II - Le strategie del PRAA e lo stato di realizzazione dei macrobiettivi e degli interventi nelle zone di criticità ambientale.


2.1 Le strategie del PRAA relative alle aree di integrazione

2.1.4 Ambiente e Industria

...

Richiamandosi in parte al PRSE, le linee di intervento previste dal PRAA per garantire il cambiamento del sistema produttivo in direzione di un maggior rispetto dell'ambiente ed una maggiore ecoefficienza puntano su quattro tipologie di strumenti. In primo luogo, gli strumenti di mercato, attraverso la diffusione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto (EMAS, ISO 14001, etichetta ecologica ECOLABEL), facilitandone l'accesso per le PMI e per le imprese del settore turistico-alberghiero, e sperimentando i SGA a livello di distretto industriale. Altri strumenti volontari che il PRAA ha inteso promuovere sono rappresentati dagli accordi volontari e i protocolli d'intesa (tra cui l'accordo PRO.DI.G.A. per la Promozione e Diffusione della Gestione Ambientale nell'industria toscana), le politiche integrate di prodotto, la spesa verde - utile nel promuovere un mercato di prodotti e servizi ecocompatibili.

...

Successivamente all'approvazione del PRAA, con Delib.C.R. 22 giugno 2004, n. 64 è stato approvato l'aggiornamento per il biennio 2004-2005 del Piano Regionale per lo Sviluppo economico 2001-2005, reso necessario dopo l'approvazione del nuovo PRS 2003-2005. Il nuovo PRSE si caratterizza come Programma integrato, assumendo il concetto di integrazione alla base dell'intera impostazione del Piano, e riaffermando i principi di sostenibilità, sussidiarietà e concertazione, su cui poggia lo stesso Piano regionale di Azione Ambientale. Il nuovo PRSE definisce un sistema di interventi per far fronte alle debolezze strutturali del modello di impresa toscano, rafforzando le singole imprese e i sistemi produttivi territoriali.

...

Lo sforzo di riconciliare attività produttive e qualità ambientale si ritrova in varie misure del nuovo PRSE: la Misura A prevede un sostegno agli investimenti a carattere ambientale (per la riduzione, la prevenzione ed il controllo dell'inquinamento) sostenuti dalle PMI produttive, commerciali e turistiche e agli interventi di promozione dei processi di certificazione ambientale delle imprese turistiche (l'Azione A3 - "Aiuti per la qualificazione e innovazione dei servizi" prevede un sostegno all'acquisto di servizi di consulenza in materia di miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese, in particolare attraverso l'adesione a EMAS, ECOLABEL, ISO 14001).

La Misura B - "Infrastrutture per i settori produttivi" tiene conto delle esigenze di tutela ambientale incentivando un uso attento e razionale della risorsa suolo, promuovendo lo sviluppo di aree ecologicamente attrezzate che possano facilitare la registrazione EMAS sia dell'intera area che della singola impresa, dando priorità agli interventi che presentano un sistema coordinato di collegamenti a reti ed infrastrutture volte alla prevenzione integrata dell'inquinamento, alla riduzione delle pressioni ambientali, ad un uso sostenibile e efficiente delle risorse.

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Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) 2007-2010: prevede tra l’altro la promozione dell’adesione ad EMAS delle imprese e degli APO e la semplificazione amministrativa per le aziende certificate.

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Agevolazioni fiscali-finanziarie


Delib. Giunta Reg. n. 963 del 27/9/2004 - B.U. R. n. 42 del 20/10/2004

Requisiti di accesso e criteri prioritari di valutazione per il finanziamento di progetti innovativi di certificazione ambientale.


Allegato 1

Requisiti di accesso e criteri prioritari di valutazione

Premessa

La Regione Toscana, nell'ambito degli impegni assunti con l'adesione all'Accordo volontario per la Promozione e Diffusione della Gestione Ambientale nell'industria toscana (PRO.DI.G.A.) e coerentemente con gli obiettivi di politica ambientale contenuti nel Piano Regionale di Azione Ambientale 2004-2006, intende co-finanziare progetti innovativi nel campo delle certificazioni ambientali contribuendo all'acquisizione di servizi esterni e di consulenze. L'obiettivo è quello di caratterizzare in modo ecoefficiente il sistema industriale e agroalimentare toscano favorendo l'accesso a questi strumenti delle PMI e puntando su iniziative in cui sia prevalente l'elemento dell'integrazione, sia territoriale (superamento della dimensione aziendale) sia gestionale (p. es. superamento della distinzione gestione di processo/prodotto). Per questo, pur riconoscendo la validità dei sistemi di gestione ambientale qualunque sia il riferimento normativo adottato (ISO 14001 o EMAS), l'iniziativa è finalizzata a valorizzare gli aspetti innovativi apportati al sistema comunitario di ecogestione ed audit dal Reg. CE 761/2001.

Il bando ammette due tipologie di progetti di certificazione ambientale: la registrazione EMAS di singola organizzazione caratterizzata preferibilmente da contenuti innovativi, la certificazione ambientale di filiera (intesa come la registrazione EMAS di più imprese che operano in una logica inter-organizzativa lungo la catena del valore di uno stesso prodotto). Per ciascuna di queste tipologie sarà sviluppata una specifica misura di finanziamento.

Le risorse destinate a finanziare il bando (750.000 euro) saranno ripartite con le seguenti modalità:

  • 500.000 euro a favore della Misura 1 Registrazione EMAS di singola organizzazione
  • 250.000 euro a favore della Misura 2 Certificazione ambientale di filiera.

Qualora le risorse attribuite ad una misura eccedano le richieste ammissibili di contributo la differenza verrà impiegata per finanziare i progetti utilmente collocati nelle graduatorie dell'altra misura e non finanziati per carenza di risorse.

Nel caso in cui i progetti ammessi a cofinanziamento non dovessero esaurire l'intero importo disponibile in bilancio per l'attuazione del bando in oggetto la Regione Toscana si riserva la facoltà di riaprire i termini con apposito provvedimento.

La sovvenzione è commisurata al 70% della spesa globale prevista e dichiarata ammissibile.

L'entità del contributo non potrà superare i 25.000 euro per la misura 1 e i 100.000 euro per la misura 2.

Requisiti di accesso e criteri di valutazione

1. Possono accedere alle agevolazioni previste dal bando, purchè l'intervento per cui si richiede il finanziamento sia localizzato in Toscana, i seguenti soggetti distinti per tipologia di progetto:

Misura 1 "EMAS di singola organizzazione": piccole e medie imprese come definite dalla raccomandazione della Commissione Europea del 03/04/96 (96/280/CE). In deroga a questo principio generale sono ammesse ai benefici del bando anche le grandi imprese a condizione che i siti oggetto dell'intervento siano localizzati nei comuni appartenenti alle aree critiche ambientali caratterizzate dall'impatto di particolari processi produttivi di cui al PRAA 2004-2006 e che rientrino nell'ambito di applicazione del D.Lgs. 17 agosto 1999, n. 334"Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose" o in quello del D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 372 "Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento".

Misura 2 "Certificazione ambientale di filiera (EMAS di un gruppo di imprese)": impresa, anche sotto forma cooperativa, proponente un progetto di certificazione ambientale di un'aggregazione di imprese costituita per il 75% da PMI;

2. La valutazione dei progetti sarà effettuata sulla base dei criteri individuati dalle tabelle A e B per ognuna delle citate misure;

3. Gli aspetti da considerare per attribuire il criterio dell'innovatività nei progetti presentati da singole organizzazioni sono riportati nella tabella C;

4. Saranno richieste informazioni sulle performance ambientali che si prevede di raggiungere con la realizzazione del progetto di investimento secondo la scheda riportata nella tabella D;

5. I miglioramenti conseguenti la realizzazione del progetto e riguardanti le priorità ambientali locali o gli aspetti di criticità delle aree evidenziate dal PRAA 2004-2006 dovranno essere dimostrati da apposita relazione tecnica. Le priorità ambientali sono state individuate per le aree di operatività dell'OB 2 e Phasing Out dal Documento di Valutazione ex ante ambientale del DOCUP OB. 2 anni 2000/2006 approvato dalla Commissione Europea e per le restanti aree della Toscana da un'elaborazione realizzata dal Settore Programmazione dello Sviluppo Sostenibile.

Il PRAA 2004-2006 ha evidenziato alcuni ambiti di intervento privilegiato rilevandone i relativi aspetti di criticità ambientale.

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L. R. n. 71 del 20/12/2004 - B.U. R. n. 52 del 29/12/2004

Legge finanziaria per l'anno 2005.


Art. 1 Agevolazione IRAP per le imprese registrate EMAS o certificate ISO 14001. Modifiche all'articolo 1 della L.R. n. 58/2003.

1. Per i periodi d'imposta 2005, 2006 e 2007 l'aliquota dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) è determinata nella misura del 3,50 per cento per i soggetti di cui all'articolo 3, comma 1, lettere a) e b) del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (Istituzione dell'imposta regionale sulle attività produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell'Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali) e successive modifiche, che, entro il periodo tributario precedente, abbiano ottenuto la registrazione della propria organizzazione secondo il regolamento CE 19 marzo 2001, n. 761 (Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit "EMAS").

2. Per i periodi d'imposta 2005, 2006 e 2007 l'aliquota dell'IRAP è determinata nella misura del 3,85 per cento per i soggetti di cui all'articolo 3, comma 1, lettere a) e b) del D.Lgs. n. 446/1997, che abbiano ottenuto la certificazione del sistema di gestione ambientale della propria organizzazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 entro il periodo tributario precedente; l'aliquota ridotta non si applica se il valore della produzione netta è superiore a euro 20.000.000,00.

3. Qualora l'attività sia esercitata in più stabilimenti, cantieri, uffici o basi fisse e solo uno o alcuni di essi abbiano ottenuto la registrazione EMAS o la certificazione ISO 14001, l'aliquota ridotta è applicabile al valore della produzione netta prodotta nello stabilimento, cantiere, ufficio o base fissa registrato EMAS o certificato ISO 14001; si considera prodotto nel cantiere, ufficio o base fissa registrato EMAS o certificato ISO 14001 il valore della produzione netta proporzionalmente corrispondente all'ammontare delle retribuzioni spettanti al personale a qualunque titolo utilizzato e addetto con continuità, per un periodo di tempo non inferiore a tre mesi, nello stabilimento, cantiere, ufficio o base fissa registrato EMAS o certificato ISO 14001; sono compresi i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, i compensi ai collaboratori coordinati e continuativi e gli utili agli associati in partecipazione.

4. L'aliquota ridotta prevista dai commi 1 e 2 non si applica:

a) ai soggetti che operano nel settore agricolo ed alle cooperative della piccola pesca e loro consorzi, di cui all'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601 (Disciplina delle agevolazioni tributarie) e successive modifiche, sino a quando essa è superiore a quella agevolata prevista dall'articolo 45, comma 1, del D.Lgs. n. 446/1997;

b) ai soggetti di cui agli articoli 6 e 7 del D.Lgs. n. 446/1997.

4-bis. Le agevolazioni previste dai commi 1 e 2 si applicano alle condizioni e nei limiti consentiti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti de minimis.

5. Per i soggetti che hanno un periodo d'imposta non coincidente con l'anno solare le aliquote ridotte previste dai commi 1 e 2 sono applicabili a decorrere dall'esercizio successivo a quello in corso alla data del 1 gennaio 2005 e per i successivi due esercizi.

6. Al comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 19 dicembre 2003, n. 58 (Legge finanziaria per l'anno 2004) le parole: "Per gli anni d'imposta 2004, 2005, e 2006" sono sostituite dalle parole: "Per l'anno d'imposta 2004".

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Delib. Giunta Reg. n. 554 del 31/7/2006 - B.U. R. n. 34 del 23/8/2006

Delib.C.R. 21 dicembre 2005, n. 137. "Aiuti allo sviluppo precompetitivo" e "Sostegno ai programmi di investimento" delle pmi industriali. Indirizzi ex Reg. (CE) n. 70/2001 e successive modifiche ed integrazioni e approvazione criteri di valutazione.


Indicatori di valutazione dei programmi di investimento

I programmi di investimento sono valutati sulla base dei seguenti indicatori:

Indicatori di valutazione

Punteggio

...

...

...

6.

Programma di investimento che preveda la certificazione EMAS, la certificazione ISO 14000, la certificazione sociale SA 8000 o equivalenti, la certificazione comunitaria di prodotto eco-label o proposto da imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano già aderito a sistemi di certificazione di cui sopra.

Due

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Delib. Giunta Reg. n. 108 del 18/2/2008 - B.U. R. n. 9 del 27/2/2008

Reg. CE n. 1689/05 - PSR 2007/2013 della Regione Toscana. Integrazione del documento attuativo regionale approvato con Delib.G.R. n. 915/2007.


3 Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari (escluso Asse 4)


3.1.2 Criteri di selezione delle operazioni finanziate


Misura 1.2.1 - Ammodernamento delle aziende agricole


II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) impresa in possesso di, o che intende acquisire mediante gli investimenti previsti in domanda, certificazione ISO 14000 o Ecolabel o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n. 761/2001: punti 1

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto.


b) percentuale dell'investimento ammissibile per investimenti di miglioramento ambientale:

- dal 30% al 50%: punti 2

- oltre il 50%: punti 3

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto e confermato nella domanda di pagamento e verificato in fase di accertamento finale.


c) investimenti in zone soggette a vincoli ambientali

Il punteggio è attribuito alle:

  • aziende con UTE ricadente prevalentemente (> del 50%) in zone SIC e ZPS: punti 0,5
  • aziende con UTE ricadente prevalentemente (> del 50%) in ZVN: punti 1
  • aziende di cui al punto precedente che realizzano investimenti per una percentuale superiore al 50% delle spese ammissibili per adeguamento agli obblighi derivanti dall'inserimento dell'UTE nelle ZVN, e per i quali obblighi non sono ancora scaduti i termini di adeguamento: punti 3

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto e confermato nella domanda di pagamento e verificato in fase di accertamento finale.


d) percentuale superiore al 30% dell'investimento ammissibile per investimenti finalizzati al miglioramento della risorsa idrica, da realizzarsi in zone vulnerabili a nitrati e/o con SAAS (stato ambientale acque sotterranee) scadente: punti 3

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto, confermato nella domanda di pagamento e verificato in fase di accertamento finale.


I punteggi di cui alle lett. II.a, II.b, II.c e II.d sono cumulabili con un massimo di 6 punti.

...

Misura 1.2.2 - Migliore valorizzazione economica delle foreste (sostegno a privati)


II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) richiedente in possesso di certificazione ISO 14001 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto.


b) investimenti eseguiti su terreni forestali certificati ai sensi del protocollo PEFC o FSC: punti 2

Almeno il 70% del terreno oggetto dell'intervento deve essere oggetto di certificazione. Nel caso di interventi non riferibili a una specifica superficie (punti 4.b e 4.c della scheda di Misura del PSR) almeno il 70% del terreno forestale in possesso del richiedente in ambito regionale deve essere certificato.

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto, confermato nella domanda di pagamento e verificato in fase di accertamento finale.


c) investimenti eseguiti su terreni forestali o su infrastrutture che ricadono per almeno il 70% in zone ricomprese in Natura 2000 o in zone individuate ai sensi della Dir. CE 2000/60/CE o in Aree Protette come classificate dalla vigente normativa. punti 1

Nel caso di interventi non riferibili a una specifica superficie (punti 4.b e 4.c della scheda di Misura del PSR) almeno il 70% del terreno forestale in possesso del richiedente in ambito regionale deve essere ricadere nelle zone indicate.

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto, confermato nella domanda di pagamento e verificato in fase di accertamento finale.


d) investimenti eseguiti su terreni forestali o infrastrutture che ricadono totalmente o in parte (almeno il 70%) nel territorio di comuni con indice di boscosità superiore al 47%. punti 1

Nel caso di interventi non riferibili a una specifica superficie (punti 4.b e 4.c della scheda di Misura del PSR) almeno il 70% del terreno forestale in possesso del richiedente in ambito regionale deve essere ricadere nel territorio di Comuni con indice di boscosità superiore al 47%.

Il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto, confermato nella domanda di pagamento e verificato in fase di accertamento finale.


I punteggi di cui alle lett. II.a, II.b, II.c e II.d sono cumulabili.

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Bandi


Delib. Giunta Reg. n. 124 del 11/2/2002 - B.U. R. n. 10 del 6/3/2002

DOCUP Regione Toscana 2000-2006. Misure 1.4 - Settore turismo. Criteri e parametri di priorità per la selezione dei progetti.


Allegato A

Doc.U.P. 2000/2006

Aree Obiettivo 2 e Aree Phasing out

Misura 1.4. Aiuti agli investimenti immateriali

SETTORE TURISMO

Criteri e parametri di priorità per la valutazione dei progetti

...

5. Miglioramento delle performance ambientali

a) Impresa certificata o in corso di certificazione rispetto a qualità ambientale (EMAS o ISO 14001) e/o responsabilità sociale (S.A. 8000).

b) Il progetto prevede la realizzazione di specifici interventi nel contesto di procedure, parametri e disposizioni previste dai processi di certificazione di carattere ambientale (EMAS o ISO 14001) e/o riferiti a responsabilità sociale (S.A. 8000).

c) Il progetto prevede la realizzazione di specifici interventi nel contesto di procedure, parametri e disposizioni previste dai processi di certificazione di carattere ambientale (EMAS o ISO 14001) e/o riferiti a responsabilità sociale (S.A. 8000) connessi a interventi promossi o che coinvolgano gli Enti Locali e/o le A.P.T. (Agenzie per il Turismo) delle aree di riferimento del consorzio N.B. In tal caso non si applica la priorità di cui al precedente punto b);

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Dec. Dirig. n. 2480 del 30/4/2003 - B.U. R. n. 21 del 21/5/2003

Reg. (CE) n. 1260/99 - DOC.U.P. Ob. 2 Toscana anni 2000/2006. Progetti integrati di sviluppo locale (P.I.S.L.): approvazione bando per la selezione e ammissione al finanziamento.


Art. 8 Criteri di valutazione.

...

2.3. Livello di integrazione e coerenze con le strategie trasversali del DOC.U.P.: ambiente e P.O. Valutazione dell'integrazione ambientale e delle Pari Opportunità (sino a 20 punti)

a) coerenza con le strategie trasversali del DOC.U.P.;

b) pari opportunità: con riferimento ad operazioni che hanno come effetto l'eliminazione delle ineguaglianze, la promozione della parità tra uomini e donne, la creazione di occupazione femminile;

c) ambiente: con riferimento particolare alle operazioni che "aggrediscono" positivamente le priorità ambientali locali, cioè che realizzano l'azione di miglioramento ambientale nei confronti dei fattori di pressione o delle componenti ambientali che sono considerati in una determinata area del territorio toscano (secondo la suddivisione in SEL), come criticità massima ed emergenza ambientale prioritaria;

d) performance ambientali e capacità di perseguire risultati di miglioramento ambientale: valutazione degli effetti sinergici ambientali delle operazioni inserite nel P.I.S.L.;

e) certificazione ambientale, con riferimento particolare a operazioni che aderiscono a schemi di SGA, EMAS e SA 8000;

...

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Dec. Dirig. n. 2641 del 7/5/2003 - B.U. R. n. 24 del 11/6/2003

Reg. (CE) n. 1260/99 - DOCUP Ob. 2 Toscana anni 2000-2006. Progetti Integrati di Sviluppo Locale (P.I.S.L.): approvazione "Linee-Guida per la progettazione dei P.I.S.L.".


Capitolo 1

Linee-guida per la compilazione della scheda A

...

· SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

...

39. Indicare se il P.I.S.L. prevede azioni specificatamente finalizzate al miglioramento ambientale, con particolare riferimento ad azioni ad alto valore aggiunto ambientale (es. adesione al regolamento EMAS, adesione alle normative UNI ESO ISO 14001, minore consumo delle risorse naturali, minore produzione di rifiuti pericolosi, etc.)

...

Capitolo 2

Linee-guida per la predisposizione della relazione tecnica ambientale

...

6) ELEMENTI DI SUPPORTO ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE

Si tratta di evidenziare e ricondurre a sintesi unitaria quanto espresso ai punti precedenti al fine di evidenziare quegli elementi da ritenersi maggiormente significativi ai fini della valutazione e quindi si richiede:

...

- Specificare se all'interno del P.I.S.L. si prevede l'adesione a sistemi di certificazione ambientale (ISO 14000/EMAS II) e/o di certificazione ambientale di prodotto (Ecolabel) e/o certificazione sociale (SA 8000), entro il periodo di effettuazione dell'investimento, e descriverne le eventuali modalità.

- Specificare se il P.I.S.L. si realizza nell'ambito di un Piano di azione di Agenda 21 Locale e/o nell'ambito di una certificazione ambientale di livello territoriale o comunque realizza le previsioni di cui all'art. 11 Reg.to (CE) n. 761/2001 ("Promuovere la partecipazione delle PMI ad EMAS comprese quelle concentrate in aree geograficamente ben definite.."), e descriverne le eventuali modalità.

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Delib. Giunta Reg. n. 419 del 3/5/2004 - B.U. R. n. 21 del 26/5/2004

DOCUP Ob. 2 e S.T. 2000/2006 Regione Toscana - approvazione dei criteri e parametri per la predisposizione del Bando della Misura 1.4.2.A. "Aiuti per la qualificazione dei servizi turistici - acquisizione di servizi qualificati".


Allegato A

1. CONDIZIONI SOGGETTIVE DI PRIORITÀ

In sede di valutazione della domanda, la sussistenza di uno o più dei seguenti requisiti determina un punteggio aggiuntivo:

a) l'impresa ha la sede oggetto dell'intervento localizzata in un comune montano o zona svantaggiata ai sensi della direttiva n. 75/268/CE;

b) l'impresa ha la sede oggetto dell'intervento localizzata all'interno del sistema delle aree protette e dei parchi nazionali e regionali ai sensi della L.R. n. 49/1995, come risulta dall'elenco ufficiale di cui alla Delib.G.R. 23 dicembre 2002, n. 1447 e successivi aggiornamenti;

c) l'impresa ha la sede oggetto dell'intervento localizzata in un comune termale individuato ai sensi della L. n. 323/2000;

d) l'impresa ha aderito al protocollo "Benvenuti in Toscana". Se l'impresa non ha già aderito al sopracitato protocollo, potrà farlo al momento della presentazione della domanda.

2. SOVVENZIONI

2.1. La sovvenzione è commisurata al 50% dell'investimento globale previsto e dichiarato ammissibile.

L'investimento ammissibile non può essere superiore ad un importo massimo così definito in base all'oggetto dell'intervento:

- certificazione ISO 14001 euro 20.000

- registrazione EMAS euro 20.000

- certificazione SA 8000 euro 10.000

- marchio Ecolabel 15.000

nel caso si realizzi un intervento che comprenda più attività, l'importo massimo ammissibile sarà determinato dalla somma dell'investimento massimo previsto per ciascuna attività, ridotto di un 10% per ciascuna attività successiva alla prima.

In ogni caso, sempre nel rispetto del limite massimo di spesa sopra definito, si terrà conto del fatturato e del numero di dipendenti dell'impresa per valutare la congruità e coerenza dell'investimento proposto.

Le sovvenzioni previste dalla presente Azione non sono cumulabili, per la stessa tipologia di attività, ad altri benefici, comunque disposti, relativi a normative regionali, nazionali e comunitarie.

2.2 Le attività progettuali per le quali è richiesto il contributo devono essere avviate dopo la presentazione della domanda, nel rispetto dell'art. 7 "Necessità dell'aiuto" del Reg. 70/2001 e sono quindi ammissibili le spese sostenute dopo tale data. Il rispetto di questa condizione richiede che le fatture, i pagamenti, e ogni altro documento dal quale si deduca comunque l'avvio delle attività progettuali abbiano data successiva alla presentazione della domanda.

I progetti devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di ammissione a contributo (data del Decreto del Direttore Generale di ARPAT che approva la graduatoria) e si intendono realizzati quando le spese sono state interamente pagate e la certificazione, la registrazione o il marchio sono stati ottenuti.

...

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Delib. C. R. n. 64 del 22/6/2004 - B.U. R. n. 25 del 16/7/2004

Aggiornamento 2004-2005 del Piano regionale dello sviluppo economico (L.R. n. 35/2000).


8. Misure e azioni

MISURA A. AIUTI AGLI INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI

...

AZIONE A. 3 Aiuti per la qualificazione e innovazione dei servizi

Sostegno all'acquisto di servizi di consulenza in materia di:

a) responsabilità sociale e certificazione SA 8000

b) miglioramento delle prestazioni ambientali dell'impresa e in particolare per l'adesione ai regolamenti comunitari EMAS, ECOLABEL e per la certificazione ISO 14001 e SA 8000

...

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Delib. Giunta Reg. n. 149 del 3/3/2008 B.U. R.n. 29 del 12/3/2008

Delib.G.R. n. 108/2008 - Reg. CE 1698/05 - Programma di sviluppo rurale - approvazione documento attuativo regionale del PSR 2007/2013 - Nuova approvazione per mero errore materiale.


3.1.2 Criteri di selezione delle operazioni finanziate

Le priorità relative a requisiti del progetto sono verificate anche in sede di accertamento finale; qualora le condizioni dichiarate per l'ammissione a finanziamento non corrispondano a quanto accertato e tale difformità comporti il declassamento della domanda in graduatoria al di fuori delle domande ammesse a finanziamento, la domanda viene dichiarata decaduta e non fruisce della possibilità di recupero prevista al precedente punto 3, 'Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari'.

……

MISURA 121 - Ammodernamento delle aziende agricole

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) impresa in possesso di, o che intende acquisire mediante gli investimenti previsti in domanda, certificazione ISO 14000 o Ecolabel o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

……

MISURA 122 - Migliore valorizzazione economica delle foreste (sostegno a privati)

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) richiedente in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

……

MISURA 122 - Migliore valorizzazione economica delle foreste (sostegno a Enti pubblici)

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) richiedente in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 3

……

MISURA 123 sottomisura a) - Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli

……

III. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) impresa in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

……

MISURA 123 sottomisura b) Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali

……

III. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) impresa in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

……

MISURA 132 - Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nel seguente caso:

Impresa in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

……

MISURA 226 - Ricostituzione del potenziale forestale ed interventi preventivi (sostegno a Privati)

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) Richiedente in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 2

……

MISURA 226 - Ricostituzione del potenziale forestale ed interventi preventivi (Sostegno a Enti pubblici)

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) richiedente in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 3

……

MISURA 311 - Diversificazione verso attività non agricole

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) impresa in possesso di certificazione ISO 14000, Ecolabel o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

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Dec. Dirig. n. 1101 del 17/3/2008 B.U. R.n. 13 del 26/3/2008

Reg. Ce n. 1698/05 - PSR 2007/2013 Misura 311 - Diversificazione in attività non agricole - Approvazione del bando contenente le disposizioni tecniche e procedurali per l’attuazione della misura.


6.Tipologia di investimento previsto

Nell’ambito della medesima domanda di aiuto possono essere previste più tipologie di investimento. Possono essere oggetto della domanda di aiuto gli investimenti elencati nelle seguenti azioni.

……

- Tipologia interventi b.1

b.1) interventi di qualificazione dell’offerta agrituristica e interventi per la preparazione e somministrazione dei prodotti aziendali agli ospiti delle aziende che svolgono attività agrituristica.

Nel dettaglio gli interventi ammissibili nell’ambito della tipologia b.1 sono:

……

Le spese ammissibili nell’ambito degli interventi b.1 sono:

……

- adesione al regolamento comunitario vigente EMAS (Environmental Management Auditing Scheme) per il miglioramento delle prestazioni ambientali dell’impresa;

……

11. Priorità e graduatoria

Le domande di aiuto sono inserite nella graduatoria in base al totale del punteggio ottenuto dalla somma dei valori attribuiti alle singole priorità.

II Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi: a) impresa in possesso di certificazione ISO 14000, Ecolabel o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 1

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Dec. Dirig. n. 1085 del 17/3/2008 B.U. R.n. 13 del 26/3/2008

Reg. CE 1698/05 - P.S.R. Toscana 2007/2013. Bando contenente le disposizioni tecniche e procedurali relative all’attuazione della Misura 226 «Ricostituzione del potenziale produttivo forestale e interventi preventivi».


13. Priorità

I parametri sotto riportati - utili ai fini della produzione delle graduatorie dei soggetti ammissibili ed ammessi per ente - vengono valutati con riferimento al momento della ricezione della domanda di aiuto o al momento/periodo espressamente riportato per ogni parametro.

I controlli amministrativi ed in loco sul possesso di questi requisiti si effettuano solo in relazione al periodo di riferimento così identificato, anche se effettuati in momenti successivi. Nel caso in cui, a seguito dei suddetti controlli, risulti una situazione diversa da quella dichiarata in fase di presentazione della domanda di aiuto, si procede al ricalcolo del punteggio della domanda con riferimento alla graduatoria dell’anno in cui la domanda è stata ammessa a pagamento. Qualora le condizioni dichiarate per l’ammissione a finanziamento non corrispondano a quanto accertato e tale difformità comporti il declassamento della domanda in graduatoria al di fuori delle domande ammesse a finanziamento, la domanda viene dichiarata decaduta e non fruisce della possibilità di recupero prevista al punto 3, “Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari” dell’Allegato A) alla Delib.G.R. n. 149/2008 e s.m.i.

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) Richiedente in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 2

……

II. Ambiente

Il punteggio è attribuito nei seguenti casi:

a) richiedente in possesso di certificazione ISO 14000 o EMAS ai sensi del Reg. (CE) n.761/2001: punti 3

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Accordi


Delib. Giunta Reg. n. 558 del 3/6/2002 - B.U. R. n. 26 del 26/6/2002

Approvazione di un accordo volontario e di un protocollo di intesa a sostegno delle certificazioni ambientali.


Art. 2 Obiettivi dell'accordo.

Il presente accordo si pone l'obiettivo di diffondere la conoscenza dei SGA certificati tra le organizzazioni e di incrementare il numero delle stesse che implementano un SGA fino a conseguirne la certificazione da un Ente terzo accreditato.

A tal fine l'accordo promuove azioni a carattere dimostrativo e sperimentale anche per rendere meno oneroso l'approccio ad EMAS delle PMI e verificare le nuove opportunità offerte dal Regolamento CE 761/2001.

Gli indicatori sulla base dei quali valutare il raggiungimento degli obiettivi verranno individuati dal Comitato di cui al successivo art. 4.

...

Art. 3 Impegni delle Parti.

REGIONE TOSCANA si impegna a:

1. rendere disponibili risorse per finanziare progetti di certificazione ambientale che siano caratterizzati, preferibilmente, da un alto tasso di innovatività. Potranno, ad esempio, essere presi in considerazione progetti a carattere interaziendale che assumono una logica di filiera o di integrazione nel senso dei Sistemi di Gestione Ambientale Orientati al Prodotto, certificazioni ambientali di area industriale nonché azioni a livello di distretto che si propongano come modelli per ottenere una certificazione ambientale del territorio. Tuttavia potranno essere presentate da parte delle aziende anche singole iniziative di certificazione ambientale pur sempre orientate a sperimentare le nuove opportunità del regolamento 761/2001. I requisiti per l'accesso ai finanziamenti ed i criteri di selezione verranno definiti da Regione Toscana previa consultazione tra le parti nelle riunioni del Comitato di cui all'art. 4 del presente Accordo;

2. adeguare la propria legislazione ed i propri regolamenti al fine di privilegiare le imprese che abbiano ottenuto la certificazione ISO 14001, o la registrazione EMAS, ovvero l'ECOLABEL europeo (Regolamento CE 1980/2000), in particolare in materia di appalti pubblici di forniture e servizi;

3. prevedere semplificazioni delle procedure autorizzative in materia ambientale, secondo le indicazioni provenienti dal gruppo di lavoro costituito presso il Comitato di cui all'art. 4, per le imprese che abbiano certificato il proprio SGA;

4. farsi promotrice verso il sistema delle autonomie e verso il Consiglio Regionale dei Consumatori ed Utenti di una campagna informativa che evidenzi i vantaggi connessi alla diffusione degli strumenti volontari;

5. condurre un programma di interventi formativi, per una durata cumulativa di almeno 3 giornate frazionabili, rivolto ai responsabili regionali della definizione ed attuazione delle politiche di settore più rilevanti ai fini della sostenibilità dello sviluppo regionale, a partire da quelle ambientali;

6. partecipare al gruppo di lavoro costituito presso il Comitato di cui all'art. 4 del presente Accordo per verificare la fattibilità di un sistema di autorizzazioni e controlli ambientali che consenta di valorizzare l'adesione agli schemi di certificazione ISO 14001 ed EMAS;

7. realizzare in collaborazione con CONFINDUSTRIA, A.P.I., C.N.A., CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI, CONFCOOPERATIVE, LEGA DELLE COOPERATIVE e ARPAT un'indagine che analizzi i reali vantaggi economici ed ambientali associati tanto all'implementazione di un SGA certificato che all'acquisizione del marchio di qualità ambientale Ecolabel. Le modalità di svolgimento dell'indagine e di divulgazione dei risultati verranno stabiliti dal Comitato di cui all'art. 4 del presente Accordo;

A.R.P.A.T. si impegna a:

1. collaborare con le rappresentanze imprenditoriali firmatarie attivando la rete EMAS/SGA e coordinando le varie iniziative di informazione e sensibilizzazione volte a diffondere i contenuti ed il programma del presente Accordo;

2. realizzare, in collaborazione con le parti, un opuscolo informativo rivolto in primo luogo alle PMI ed alle imprese artigiane recante indicazioni sintetiche riguardanti i requisiti degli schemi ISO 14001 ed EMAS, i soggetti istituzionali e categoriali coinvolti e a cui rivolgersi, le procedure necessarie per la presentazione della domanda di certificazione/registrazione e, infine, il ruolo possibile per i diversi attori coinvolti (inclusi i cittadini e consumatori), da diffondere attraverso la struttura delle associazioni imprenditoriali e da rendere disponibile presso i punti della Rete EMAS/SGA Toscana;

>3.sviluppare il portale della rete EMAS/SGA attraverso il quale fornire un orientamento alle organizzazioni in materia di certificazione ambientale e nel contempo veicolare le informazioni riguardanti l'attuazione del presente accordo;

4. facilitare la realizzazione dei progetti finanziati dal bando fornendo i dati e le informazioni disponibili alle organizzazioni coinvolte, soprattutto con riferimento ai progetti che si riferiscono ad applicazioni sperimentali relative ad aree territoriali e a distretti industriali;

5. realizzare iniziative formative, per una durata cumulativa di almeno 3 giornate frazionabili, rivolte ai dirigenti e responsabili territoriali, nonché ai funzionari e ai tecnici incaricati di effettuare le ispezioni di controllo presso le aziende;

6. partecipare al gruppo di lavoro costituito presso il Comitato di cui all'art. 4 del presente Accordo per verificare la fattibilità di un sistema di autorizzazioni e controlli ambientali che consenta di valorizzare l'adesione agli schemi di certificazione ISO 14001 ed EMAS;

7. partecipare all'indagine sulle organizzazioni toscane certificate;

U.R.P.T. si impegna a:

1. partecipare al gruppo di lavoro costituito presso il Comitato di cui all'art. 4 del presente Accordo per verificare la fattibilità di un sistema di autorizzazioni e controlli ambientali che consenta di valorizzare l'adesione agli schemi di certificazione ISO 14001 ed EMAS;

2. sperimentare in almeno due province i risultati che emergeranno dal gruppo di lavoro di cui all'art. 4 nell'ambito di iniziative pilota relative alle procedure amministrative, alla programmazione dei controlli e ad altre attività potenzialmente interessate;

3. stimolare le Amministrazioni provinciali associate affinché le politiche generali ed ambientali di competenza incentivino, attraverso misure concrete, l'adozione dei SGA;

4. realizzare un programma di iniziative formative, per una durata cumulativa di almeno 3 giornate frazionabili, rivolte ai responsabili provinciali delle attività che presentano interconnessioni con le tematiche ambientali (sviluppo economico, urbanistica, ...) nonché a funzionari e tecnici del settore ambientale incaricati della tutela e della prevenzione (qualità dell'aria, gestione dei rifiuti, risorse idriche, ...);

5. promuovere la partecipazione delle amministrazioni provinciali toscane ad EMAS valutandone le implicazioni in termini di rapporto con gli altri strumenti di politica ambientale ed in particolare con il processo di Agenda 21Locale;

CONFINDUSTRIA TOSCANA, A.P.I. TOSCANA, C.N.A. TOSCANA, CONFARTIGIANATO TOSCANA, C.ASARTIGIANI, CONFCOOPERATIVE REGIONALE e LEGA DELLE COOPERATIVE REGIONALE si impegnano a:

1. avviare una campagna di sensibilizzazione e informazione verso le imprese associate volta a diffondere i contenuti ed il programma del presente Accordo.

La campagna informativa dovrà svolgersi in due tempi:

- un primo ciclo finalizzato alla divulgazione dell'iniziativa da tenersi entro un mese dall'avvio delle procedure per l'assegnazione del contributo di cui all'impegno n. 1 della Regione Toscana;

- un secondo ciclo da svolgere entro quattro mesi dalla data di completamento dei progetti finanziati dalla Regione Toscana per divulgare i risultati ottenuti e per presentare le indicazioni maturate nell'ambito del gruppo di lavoro per la semplificazione amministrativa e la razionalizzazione dei controlli costituito tra le parti pubbliche di cui al successivo art. 4;

2. collaborare tra loro e con le altre parti per completare la campagna informativa rivolta a tutte le imprese del sistema produttivo toscano mediante l'attivazione dei punti della Rete EMAS/SGA e, ove non disponibili, avvalendosi del supporto delle associazioni imprenditoriali non rappresentate nella rete. L'attività di informazione verrà realizzata in due cicli e con un'articolazione che consenta almeno un seminario per provincia. Le modalità di esecuzione di questa campagna informativa saranno decise dal Comitato di cui al successivo art. 4;

3. partecipare alla realizzazione dell'opuscolo informativo descritto nell'impegno n. 2 di ARPAT;

4. prevedere iniziative formative o seminariali interne, per una durata cumulativa di almeno 3 giornate frazionabili, rivolte al proprio personale che ricopre ruoli o funzioni direttamente interessate alla valorizzazione e promozione della certificazione ambientale;

5. collaborare alla raccolta di dati e informazioni necessari all'indagine di cui all'impegno n. 7 di Regione Toscana;

Le associazioni imprenditoriali suddette, qualora non aderiscano alla Rete EMAS/SGA, si impegnano altresì a:

1. gestire, in collaborazione con le parti, attraverso le proprie strutture territoriali i seminari della campagna informativa sopra descritta che si rendessero necessari qualora la Rete per la diffusione di EMAS/SGA non copra tutta la regione.

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Progetti


Delib. Giunta Reg. n. 322 del 28/2/2005 - B.U. R. n. 13 del 30/3/2005

Approvazione delle istruzioni tecniche denominate "Linee-guida per la valutazione della qualità energetica ed ambientale degli edifici in Toscana" ai sensi dell'art. 37, comma 3, della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 ed in attuazione dell'azione B.13 del P.R.A.A. 2004-2006.


Cap. 4 Il benessere psicofisico

...

Materiali bio-compatibili ed eco-sostenibili certificati

...

L'importanza di una trasformazione ecologica della produzione edilizia è stata presa in considerazione da tempo anche dall'Unione Europea, prima con la direttiva 89/106 sulla qualità dei materiali da costruzione e poi con l'emissione del regolamento 880/92 ora sostituito dal Regolamento del Parlamento e del Consiglio (CE) n. 1980/2000 e dal Regolamento (CEE) n. 1836/93 del Consiglio per l'ecogestione e l'audit (EMAS), ora sostituito dal Regolamento EMAS n. 761/2001 che rappresenta una evoluzione della precedente versione.

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Delib. Giunta Reg. n. 1261 del 27/12/2005 - B.U. R. n. 4 del 25/1/2006

Adozione del documento "EMAS per i distretti industriali: il modello toscano e le linee-guida operative" in vista della revisione del regolamento EMAS.


EMAS per i distretti industriali: il modello toscano e le linee-guida applicative

1. Introduzione

Questo lavoro nasce da un'esigenza e da un'opportunità.

L'esigenza è determinata dalla diffusione ancora limitata di uno degli strumenti di politica ambientale più innovativi e potenzialmente efficaci nell'incentivare il miglioramento ambientale del sistema economico e produttivo, e dalla convinzione (da parte dei diversi autori del presente lavoro) che per imprimere una spinta decisiva al suo ulteriore sviluppo occorra renderlo più allettante e facilmente applicabile per le imprese dei distretti industriali, che costituiscono l'ossatura del sistema produttivo del nostro Paese e per le quali ancora oggi l'adesione all'EMAS può rappresentare un impegno proibitivo.

L'opportunità è offerta dal crescente interesse intorno alle ipotesi più innovative sull'evoluzione del Regolamento EMAS, che si richiamano al possibile legame di questo strumento volontario, pensato per le singole organizzazioni, con la dimensione dello sviluppo locale e, in particolare, con le dinamiche socio-territoriali degli ambiti produttivi omogenei e dei distretti industriali. Questa opportunità è rafforzata, da un lato, dalla presenza di alcune tracce della chiave di lettura "distrettuale" nell'attuale versione del Regolamento e, dall'altro, dall'avvio dei lavori per la nuova revisione dell'EMAS, prevista per il 2007.

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Progetto Cordata”: prevede la diffusione dell’EMAS nel territorio del Circondario Empolese Valdelsa

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Progetto "Innova": Emas territoriale realizzato dalla Provincia di Firenze con il cofinanziamento della Regione Toscana

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ECOSIND: Operazione Quadro Regionale promossa da ARPAT, in partenariato con la Regione Catalogna, la Regione Abruzzo e la Regione Peloponneso per la promozione e l’incremento delle registrazioni EMAS.

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