Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Aggiornamento tecnico sulla situazione siccità

L’ISPRA è da sempre coinvolta nel monitoraggio quali-quantitativo della risorsa idrica e del ciclo idrologico, nonché nella valutazione degli impatti ambientali sul territorio nazionale degli eventi idro-meteorologici estremi.

È pertanto monitorata anche l’attuale situazione di preoccupazione segnalata dagli organi di stampa in merito ai possibili impatti socio-economici e ambientali che sull’Italia settentrionale e soprattutto sul bacino del Fiume Po potrebbero essere causati dalla siccità. Come è noto, la siccità è una condizione meteorologica naturale e temporanea caratterizzata primariamente da una riduzione delle precipitazioni rispetto alla climatologia del territorio interessato dall’evento e si distingue dalla scarsità idrica, condizione in cui la domanda idrica eccede la naturale disponibilità di risorse idriche rinnovabili.

L’attività di ISPRA, relativamente alla valutazione a scala nazionale dei livelli di severità di eventi di siccità, è svolta anche e soprattutto all’interno degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici, che sono l’organo di confronto ufficiale a livello di distretto idrografico tra istituzioni locali/regionali e nazionali per la gestione della risorsa idrica, specialmente durante eventi di siccità e scarsità idrica.

La discussione sulla situazione in atto e sulle eventuali misure da intraprendere è stata pertanto oggetto delle due riunioni degli Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici dei distretti idrografici Alpi Orientali e Fiume Po tenutesi rispettivamente il 10 e il 15 febbraio scorsi. Sulla base dell’analisi dei dati e degli indicatori, entrambi gli Osservatori hanno evidenziato, durante questo periodo tipico di magra invernale, una generale situazione di severità idrica bassa, sebbene siano state evidenziate anche alcune situazioni localizzate di siccità moderata e localmente severa sul Piemonte e sulla pianura veneta. Ciò è d’altra parte in linea sia con i bollettini regionali basati su dati delle stazioni di misura, sia con quelli nazionali ed europei basati su dati di rianalisi.

In particolare, il Bollettino dell’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici del Fiume Po ha evidenziato come il primo trimestre dell'anno idrologico (ossia il periodo ottobre-dicembre 2021) sia stato caratterizzato da precipitazioni in linea o di poco al di sotto dei valori di riferimento, con i valori dei deflussi che hanno registrato tre incrementi significativi nel mese di ottobre e novembre 2021, mentre il mese di gennaio 2022 è stato caratterizzato da accumuli precipitativi inferiori a quelli tipici del periodo, soprattutto per la parte più occidentale del distretto, e da temperature superiori a quelle di riferimento.

A seguito dell’unico evento precipitativo osservato a inizio del mese di gennaio, che ha consentito una temporanea ripresa dei deflussi, le portate sono risultate in costante esaurimento verso valori di magra ordinaria.

Sulla base della situazione meteorologica in corso è atteso un incremento dei valori delle portate alle principali sezioni idrometriche del Fiume Po, che sarà probabilmente seguito da un naturale esaurimento dei deflussi.

I partecipanti all’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici del Fiume Po hanno pertanto individuato per la tendenza di scenario una severità idrica bassa per tutto il distretto, ad eccezione dell'intero territorio piemontese e del bacino dell'Oglio per i quali si segnalano condizioni idrometeorologiche di criticità media in assenza di precipitazione.

Rimane attivo il monitoraggio dell’evoluzione idrometeorologica da parte di tutti gli Enti partecipanti all’Osservatorio permanente del Fiume Po, che si riunirà il prossimo giovedì 3 marzo per fare valutare lo stato idrico del territorio distrettuale.