Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

Cerca

Avvenuta con successo l'operazione di rilascio di 5 capovaccai

Il 20 agosto 2021 cinque giovani capovaccai erano stati liberati nel Parco Regionale della Murgia Materana nell'ambito del progetto LIFE Egyptian vulture per sostenere l’esigua popolazione italiana di questo piccolo avvoltoio migratore, giunta sull’orlo dell’estinzione.
I cinque giovani si sono perfettamente ambientati alla vita selvatica ma, purtroppo, due di essi hanno trovato la morte per causa dell'uomo.

Dopo un breve periodo di ambientamento durante il quale gli animali sono rimasti nei pressi del luogo del rilascio, i cinque capovaccai hanno iniziato a compiere i primi ampi spostamenti, dando prova di avere un’ottima padronanza del volo.

Juanita, la prima ad allontanarsi dalla murgia materana una settimana dopo la liberazione, ha avuto sfortuna. Al termine di un lungo percorso che l’ha condotta sino alle porte di Bari, il 27 agosto si è fermata nei pressi di Gioia del Colle per trascorrere la notte. Qui si è posata sul sostegno di una linea elettrica a media tensione ed è rimasta folgorata.

Pablo, Lucas e Gabriel hanno raggiunto la Sicilia e tra il 7 e il 14 settembre hanno attraversato il Mediterraneo, arrivando in Africa; ora tutti e tre si trovano nel sud dell’Algeria.

Isabel ha lasciato per ultima l’area di rilascio; è partita da Matera il 6 settembre e dopo aver attraversato la Calabria e la Sicilia è arrivata a Malta il 14 settembre. Gli ultimi segnali del suo GPS e le informazioni ricevute dai volontari sul posto lasciano pochi dubbi sul fatto che sia stata vittima di un atto di bracconaggio; si conoscono l'ora e la zona nella quale è probabilmente avvenuta l'uccisione ma il suo corpo non è stato mai ritrovato.

“La liberazione di quest’anno - ha commentato Alessandro Andreotti, responsabile delle attività svolte da ISPRA nell’ambito del LIFE - ha confermato l’ottima forma fisica dei giovani capovaccai allevati presso il CERM Centro Rapaci Minacciati di Rocchette di Fazio (Grosseto). Purtroppo, però, ha messo in risalto anche il forte impatto che l’uomo esercita sul capovaccaio e su numerose altre specie di uccelli selvatici”.

Proprio per contrastare alcune di queste minacce, nell’ambito del LIFE sono state previste numerose azioni, tra le quali anche il contrasto al bracconaggio e la messa in sicurezza delle linee elettriche grazie, rispettivamente, all’azione dei Carabinieri Forestali e di E-distribuzione.

“Ora dovremo attendere alcuni anni prima che i tre giovani che sono in viaggio per le aree di svernamento dell'Africa sub-sahariana tornino in Italia”, ha sottolineato Guido Ceccolini, direttore del CERM e project manager del progetto LIFE. “Di norma i capovaccai fanno ritorno in Europa non prima dei tre anni di età e per riprodursi devono aver raggiunto almeno i sei-sette anni di età.” Un periodo molto lungo durante il quale gli animali devono essere in grado di superare tante difficoltà e di evitare tante minacce.

Galleria fotografica