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Lo stato di severità idrica a scala nazionale

Ultimo aggiornamento: 25/03/2024

Lo stato di severità idricà a scala nazionale qui riportato è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Gli Osservatori si configurano, pertanto, come strumento a supporto del governo integrato dell’acqua e forniscono gli indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica.

A seguito dell'emanazione del c.d. decreto siccità D.L. 39/2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023) e della sua successiva conversione in legge, con la legge 13 giugno 2023, n. 68 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023), l'Osservatorio diviene organo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (c.d. T.U. Ambientale), e opera sulla base degli indirizzi adottati ai sensi dell'art. 63, commi 2 e 5 dello stesso decreto legislativo.

Le attività degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici fanno riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:

  • situazione normale ossia scenario non critico, in cui i valori degli indicatori di crisi idrica (portate/livelli/volumi/accumuli) sono tali da prevedere la capacità di soddisfare le esigenze idriche del sistema naturale e antropico, nei periodi di tempo e nelle aree considerate;
  • scenario di severità idrica bassa: in cui la domanda idrica è ancora soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trend peggiorativo, le previsioni climatiche mostrano ulteriore assenza di precipitazione e/o temperature eccedenti i valori ordinari per il periodo successivo;
  • scenario di severità idrica media: lo stato di criticità si intensifica in quanto le portate in alveo risultano inferiori alla media, la temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma, i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali e ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull'ambiente;
  • scenario di severità idrica alta: sono state prese tutte le misure preventive ma prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili. Sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata ai sensi dell'art. 4.6 della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive 2000/60/EC) o, in casi più gravi, per l'eventuale richiesta, da parte delle Regioni interessate, della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ai sensi della L. 225/1992, come modificata dalla L. 100/2012, e secondo quanto previsto dalla Dir. PCM 26 ottobre 2012.

Sulla base delle riunioni ultime degli Osservatori e dei successivi aggiornamenti, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 25/03/2024 è quella riportata nella seguente figura, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, così come riportata dall'Osservatorio. Trattandosi di situazioni medie a livello distrettuale, si sottolinea la possibilità che ci siano anche aree all'interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (inferiore o superiore rispetto a quello del Distretto). Pertanto, è sempre necessario fare riferimento ai Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi sotto riportate per una panoramica completa della situazione nei singoli Distretti idrografici. È, inoltre, possibile visionare e scaricare le precedenti situazioni di severità idrica consultando l'Archivio posto in calce.

A completamento del quadro delineato dai Bollettini, è riportata la Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e riunitosi in data 29/02/2024.

Le sintesi relative allo stato di severità idrica per ciascun Osservatorio distrettuale sono a cura della corrispondente Autorità di Bacino Distrettuale, che ne coordina le attività. La gestione della pagina web è a cura dell'ISPRA ed è effettuata nell'ambito delle attività del Comitato tecnico di coordinamento nazionale degli Osservatori, istituito, sempre a partire dal 2016, sotto il coordinamento dell'attuale Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Comitato ha il compito di promuovere l’armonizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri da adottare per l’individuazione e la raccolta dei dati necessari alla gestione delle risorse idriche, per il monitoraggio degli eventi di siccità e scarsità idrica e per la determinazione dei livelli di severità idrica, basati su dati ufficiali e valutazioni solide e coerenti con le valutazioni effettuate dagli enti territoriali afferenti agli stessi Osservatori.

Osservatorio del Distretto idrografico delle Alpi Orientali

Stato NORMALITÀ – Notiziario n. 1 del 22/03/2024 e aggiornamento del 21/03/2024

Nella seduta tenutasi in data 19 marzo 2024 l'Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici, istituito presso l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, ha prodotto un aggiornamento dello stato delle risorse idriche, secondo le diverse componenti idro-meteo-climatiche che lo caratterizzano (altezza di neve, portate, invasi montani, falde).

I parametri considerati mettono in evidenza una complessiva disponibilità di risorsa nivale superiore alle medie del periodo; le portate fluenti, anche per effetto dello scioglimento nivale, sono quasi ovunque attestate sui valori massimi del periodo. Il livello di riempimento dei serbatoi è buono (54% alla scala distrettuale) anche se nel bacino del Fiume Adige alcuni lavori in fregio ai serbatoi di Zoccolo e Resia condizionano attualmente la loro capacità di invaso. Infine, i livelli freatimetrici nella pianura veneta e friulana confermano valori in generale superiori ai valori mediani, pur osservandosi alcune situazioni puntuali di sofferenza.

Sulla base di tale analisi l'Osservatorio ha ritenuto di assegnare alla scala distrettuale un livello di severità idrica nella NORMA, secondo le indicazioni previste dall'art. 3, comma 3, del Protocollo d'intesa.

Aggiornamento del 21/03/2024

Con l'aggiornamento settimanale la situazione a livello distrettuale passa a uno stato di NORMALITÀ; è consultabile al link disponibile qui il report completo riportante i dati che si riferiscono:
– alle portate fluenti presso alcune significative stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai livelli freatimetrici rilevati presso alcune stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai volumi di risorsa idrica potenzialmente disponibili presso gli invasi strategici del territorio distrettuale.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico del Fiume Po

Stato NORMALITÀ – Bollettino n. 7 del 31/10/2023 e aggiornamento del 21/03/2024

Il mese di ottobre è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori di riferimento con precipitazioni inferiori ai valori del periodo; l'ultima decade del mese è stata caratterizzata da condizioni meteo umide e complessivamente in linea con i valori tipici del periodo.

È stata osservata una generale ripresa dei deflussi lungo l'asta del Fiume Po, in linea con i valori tipici del periodo. I volumi invasati nei Grandi Laghi regolati sono in linea con i valori di riferimento per il periodo.

Nei prossimi giorni le temperature subiranno un costante lieve calo con valori prossimi, o localmente inferiori, a quelli tipici del periodo. Le precipitazioni risulteranno diffuse soprattutto sul settore centro-orientale del Distretto idrografico, con accumuli consistenti sull'Appennino e sui rilievi alpini. Lungo l'asta del Fiume Po i valori di portata risulteranno in aumento in tutte le sezioni di riferimento.

Aggiornamento del 21/03/2024

La disponibilità idrica complessiva a scala distrettuale ha registrato una lieve flessione rispetto al precedente aggiornamento (giovedì 14 marzo). Gli ultimi sette giorni sono stati caratterizzati da condizioni meteo stabili su tutto il Distretto idrografico del Fiume Po.

Le temperature sono risultate generalmente superiori ai valori tipici del periodo.

Aggiornamento completo consultabile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale

Stato NORMALITÀ – Bollettino n. 1 del 05/03/2024 e aggiornamento del 25/03/2024

In data 5 marzo u.s. si è tenuta una seduta dell'Osservatorio distrettuale sugli utilizzi idrici dell'Appennino Settentrionale, alla presenza del Commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica (di cui al D.L. 39/2023). La seduta si è articolata in due parti, la prima, procedurale, con lo scopo di organizzare l'Osservatorio nella sua nuova veste di "organo" dell'Autorità; nella seconda parte è stato fatto il quadro della situazione attuale in termini di stato della risorsa.

Il mese di febbraio è stato caratterizzato da piovosità superiore alla media su tutto il Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale. In Toscana le piogge (+81,4% rispetto alle medie del mese di febbraio, pari a 69 mm in più) sono state particolarmente importanti nel bacino del Magra (325 mm) e del Serchio (271 mm).

Lo SPI-Standardized Precipitation Index indica alle brevi e medie durate una situazione umida, alle lunghe, fino all'annuale, media.

Le temperature sono state, nel mese di febbraio, nettamente superiori alle medie storiche (T media +3,2 °C).

Le idrometrie in media o superiori a quelle del periodo.

Le falde sono l'aspetto più critico: il 25% dei punti monitorati è sotto il 25% percentile; le criticità riguardano la costa livornese, la Valdichiana, alcuni punti nel pisano e le Cerbaie. L'acquifero del Roia, in Liguria, è in risalita, ma comunque sempre sotto i livelli pre-tempesta Alex. Si precisa comunque che siamo ancora all'interno dei mesi in cui tipicamente avviene la ricarica delle falde: sarà quindi importante verificare lo stato delle stesse a fine aprile/maggio.

Gli invasi sono sostanzialmente pieni, in particolare i liguri. Nella diga di Montedoglio sono invasati oltre 107Mm3, Bilancino ha una percentuale di riempimento superiore al 90%, Brugneto sta sfiorando già da alcuni mesi.

Non vengono evidenziate, al momento, situazioni di particolare criticità in termini di approvvigionamento.

Le previsioni a medio termine indicano un mese di marzo caratterizzato da piogge superiori alle medie stagionali e mesi di aprile e maggio sostanzialmente in media. Le temperature sopra alla media.

Alla luce del quadro sopra delineato, l'Osservatorio ha ritenuto che sussistessero le condizioni per un mantenimento del livello di severità idrica normale alla scala distrettuale.

Aggiornamento del 25/03/2024

Per quanto riguarda la severità idrica, l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale comunica una situazione in linea con quella del precedente aggiornamento conseguente alla riunione di Osservatorio del 5 marzo u.s. Nella sostanza, un livello di severità idrica NORMALE a livello di distretto.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale

Stato severità BASSA – BIO-Bollettino Informativo Osservatorio, Anno 4 N. 1 del 24/01/2024 (in corso di pubblicazione) e aggiornamento del 22/03/2024

Le precipitazioni del mese di dicembre 2023 sono risultate significativamente sotto la media del periodo 1991–2020 su tutto il Distretto idrografico dell'Appennino Centrale, con scostamenti percentuali negativi compresi tra il 55% e il 60%. Rispetto alla situazione registrata a novembre 2023, le scarse precipitazioni del mese di dicembre 2023 hanno determinato un peggioramento su tutto il Distretto degli indici di precipitazione su scale temporali da 3 a 12 mesi in termini di scostamenti percentuali rispetto al periodo di riferimento 1991–2020.

Le precipitazioni cumulate su scale temporali maggiori (1 e 2 anni) permangono significativamente sotto la media e in peggioramento rispetto allo scorso mese di novembre 2023. In particolare, va evidenziato il deficit pluviometrico negativo sulla costa tirrenica, con valori di dello Standardized Precipitation Index (SPI) a 12 mesi riconducibili a condizioni "moderatamente secche" e con quelli di SPI a 24 mesi riconducibili a condizioni "molto secche". Peraltro, le scarse precipitazioni di dicembre 2023 hanno determinato anche un peggioramento delle condizioni idrologiche dei corsi d'acqua superficiali rispetto a novembre 2023.

Per quanto riguarda i laghi naturali, si osserva che il livello del lago Trasimeno permane critico e pari a –1,31 m rispetto allo zero idrometrico, prossimo al livello dello scorso mese di novembre. Anche il livello del lago di Bracciano risulta pressoché prossimo a quello del mese di novembre 2023; in queste prime settimane di gennaio si osserva che il livello del lago è il più basso registrato nel mese di gennaio, a partire dal 2021. Nei principali grandi invasi artificiali, sia ad uso potabile che a uso irriguo, si conferma una disponibilità della risorsa idrica che risulta maggiore rispetto al mese di gennaio 2023.

La portata della sorgente del Peschiera continua a rimanere nel limite del 25° percentile della serie storica di riferimento. Per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico non si registrano al momento, a livello distrettuale, situazioni di criticità significative, salvo alcune situazioni locali segnalate dalle Regioni e complessivamente la situazione si presenta migliore rispetto a quella del 2022. A livello locale le criticità segnalate riguardano soprattutto gli ambiti territoriali ottimali che storicamente presentano problematiche strutturali dei sistemi idrici.

Si conferma lo scenario di severità idrica BASSA ma, in considerazione del deficit negativo delle precipitazioni degli ultimi quattro mesi e delle condizioni meteorologiche non favorevoli previste per le prossime settimane, occorre rafforzare il monitoraggio meteo-climatico, programmando in tempo le azioni e le misure necessarie per far fonte a un eventuale peggioramento della situazione. Occorre, inoltre, continuare nelle azioni di sensibilizzazione perché venga garantito un corretto e responsabile uso della risorsa idrica e nel contempo proseguire con l'attuazione delle misure in corso.

Aggiornamento del 22/03/2024

Le precipitazioni settimanali occorse nel territorio distrettuale non hanno modificato sostanzialmente lo scenario di severità idrica che ancora si conferma a livello distrettuale BASSO, con lievi variazioni a livello locale.

In sede di Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici, convocato per il 26 marzo p.v., saranno discussi, valutati e approfonditi tutti gli aspetti inerenti all'andamento della severità idrica distrettuale, in relazione allo stato e all'andamento della disponibilità della risorsa idrica, al soddisfacimento dei fabbisogni, alle criticità e agli interventi in corso e programmati.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale

Stato severità BASSA tendente a MEDIA – Bollettino n. 1 del 05/03/2024

A oggi, lo scenario di severità idrica è BASSO, con tendenza a MEDIO per tutto il territorio del distretto, tranne per l'area del chietino, dove abbiamo un livello di severità idrica MEDIO.

I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità. In particolare, si è rilevato che:
i) invasi del sistema EIPLI lucano: al momento l'evoluzione della disponibilità evidenzia un grado di severità MEDIO per l'invaso di Monte Cotugno e uno BASSO tendente a MEDIO per l'invado del Pertusillo;
ii) invasi dello schema Ofanto: attualmente si riscontra un deficit di circa 45,1 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, resta comunque da verificare l'impatto delle precipitazioni recenti;
iii) schema Fortore (Occhio): i dati disponibili evidenziano un deficit di circa 89,45 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, rilevando una sostanziale criticità;
iv) schema Sele-Calore: i dati disponibili consento di rilevare un surplus di risorsa disponibile rispetto alla media storica per la sorgente Sanità di Caposele e un sostanziale equilibrio per il gruppo sorgivo di Cassano Irpino;
v) schemi Campania: non si riscontrano situazioni di significativa criticità, a eccezione della rilevante riduzione della portata trasferita dalle sorgenti del Biferno, situazione che sarà oggetto di una riunione tecnica specifica;
vi) schemi Abruzzo: si rileva un grado di severità che risulta essere BASSA per l'area del Fucino (sub-ambito marsicano) e MEDIA per le aree del chietino;
vii) schemi Lazio: in base a quanto comunicato dalla Regione, si rileva una situazione di complessiva tendenza a una severità idrica MEDIA per il territorio dell'ATO 5 FR, pur con impatti più limitati rispetto allo scenatio 2017, mentre risulta confermata la severità idrica BASSA per l'ATO 2 RM;
viii) area calabrese: le analisi condotte evidenziano valori di SPI-Standardized Precipitation Index negativi alle diverse scale temporali di analisi;
ix) altri schemi distrettuali: a oggi non risultano situazione di significativa criticità, pur potendosi manifestare criticità localizzate in talune aree.

Per quanto attiene la valutazione dello SPI:
i) per i pluviometri di Caposele, Cassano Irpino e Laurenzana si rilevano tendenze a SPI negativi per le valutazioni a 3 e 6 mesi;
ii) per i pluviometri della Calabria le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi;
iii) per i pluviometri della Puglia le analisi condottte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi;
iv) per i pluviometri dell'Abruzzo le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi.

In sintesi, il livello di severità idrica, in considerazione della regolarità dell'approvviggionamento idrico complessivamente riscontrabile su base distrettuale, risulta BASSO con tendenza a MEDIO per l'intero territorio distrettuale, a eccezione del chietino per il quale si rileva una severità idrica MEDIA.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sardegna

Stato severità MEDIA – Bollettino dei serbatoi artificiali del Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna di febbraio 2024

Al 29 febbraio 2024 il SIMR-Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, attraverso il sistema degli invasi, disponeva di un volume invasato di 1.025 milioni di metri cubi d'acqua, corrispondenti a circa il 56,2% del volume utile di regolazione autorizzato. Il valore del volume idrico invasato al 29 febbraio 2024 ha subito un incremento di 67 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato al 31 gennaio 2024.

Per quanto riguarda l'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità dell'intera Isola relativo al mese di febbraio 2024, si registra una condizione di "pericolo" o "allerta", con un valore dell'indicatore sullo stato delle risorse invasate in relazione alla domanda allacciata di 0,19, che, essendo compreso tra 0,15 e 0,3, corrisponde a uno scenario di severità idrica MEDIA.

In merito a situazioni locali, si evidenziano, in particolare, le criticità dei Sistemi Idrici dell'Alto Cixerri, dell'Alto Coghinas, del Nord Occidentale, dell'Ogliastra e del Posada.

In particolare, il sistema Alto Cixerri, al quale appartengono gli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis, al 29 febbraio 2024 aveva un volume invasato di circa 2 Mm3 corrispondente a circa l'11% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Cixerri al 29 febbraio 2024 è stato di 0,12, corrispondente a uno scenario di severità idrica ALTA. Occorre inoltre evidenziare che il valore dell'indicatore è in parte influenzato dai lavori in corso sulla diga di Medau Zirimilis (attività di impermeabilizzazione del paramento di monte finanziate con fondi PNRR) che nel corso dell'anno 2023 hanno reso necessario un progressivo svuotamento del lago conclusosi nel mese di novembre 2023. Tale lago ha ripreso a invasare e, compatibilmente con i deflussi che si avranno, potrà erogare la risorsa per gli usi irrigui e zootecnici. Successivamente dovrà essere nuovamente svasato per consentire il termine dei lavori di impermeabilizzazione (attività organizzata nel biennio 2023–2024). Come stabilito dal Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, l'approvvigionamento delle utenze allacciate al suddetto invaso verrà garantito con l'interconnessione Flumendosa-Cixerri.

Con riferimento al sistema Alto Coghinas, al quale appartengono gli invasi di Monte Lerno e di Sos Canales, si evidenzia che al 29 febbraio 2024 il volume invasato era pari a 16 Mm3 corrispondente a circa il 43% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Coghinas al 29 febbraio 2024 è stato pari a 0,17, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Con riferimento al Sistema Nord Occidentale, si osserva che al 29 febbraio 2024 si aveva un volume invasato pari a circa 139 Mm3 corrispondente a circa il 42% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 333,42 Mm3.  L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Nord Occidentale al 29 febbraio 2024 è stato di 0,16, valore soglia relativo al livello di emergenza e corrispondente a uno scenario di severità idrica MEDIA. Occorre evidenziare che il livello dell'invaso di Coghinas a Muzzone, lago più importante del Sistema, è stato ridotto negli ultimi mesi del 2023 per consentire ad ANAS S.p.A. di effettuare i lavori di manutenzione straordinaria sul ponte stradale denominato "Ponte Diana" che attraversa l'invaso stesso. I suddetti lavori hanno, infatti, imposto una quota massima del lago di circa 152 m s.l.m. (a fronte di una quota di massima regolazione imposta dal Piano di Laminazione Statica pari a 162 m s.l.m.) da rispettare sino al 31 dicembre 2023. Successivamente il lago potrà invasare i deflussi del suo bacino idrografico. Si evidenzia, inoltre, che le limitazioni di invaso sul lago del Coghinas nel corso dell'annualità 2023 non hanno avuto ripercussioni sugli approvvigionamenti alle utenze allacciate all'invaso stesso.

Occorre, inoltre, evidenziare che anche sul lago di Bau Muggeris, appartenente, insieme al lago di Santa Lucia, al Sistema Ogliastra, sono previste delle limitazioni temporanee di invaso a causa di lavori di manutenzione straordinaria programmati da Enel sulla galleria di alimentazione della centrale idroelettrica II salto dell'Alto Flumendosa. Ciò ha determinato alcune modifiche infrastrutturali atte a garantire l'approvvigionamento idropotabile delle utenze allacciate al lago di Bau Muggeris. Le attività di manutenzione di cui sopra sono costantemente monitorate a garanzia degli approvvigionamenti idropotabili. Le limitazioni sull'invaso in argomento hanno determinato, per il Sistema Ogliastra, al 29 febbraio 2024, un volume invasato di circa 18 Mm3 corrispondente a circa il 31% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 59,72 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Ogliastra al 29 febbraio 2024 è stato di 0,15, corrispondente a uno scenario di severità idrica ALTA.

Infine, con riferimento al lago di Maccheronis sul fiume Posada, occorre evidenziare che gli scarsi apporti meteorici avutisi nel periodo ottobre 2023–febbraio 2024, unitamente alle derivazioni per gli utilizzi potabili ed agro zootecnici, hanno determinato un volume idrico invasato nel lago del Posada al 29 febbraio 2024 pari a circa 4,8 Mm3, corrispondente a circa il 21% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Posada al 29 febbraio 2024 è stato pari a 0,13, corrispondente ad uno scenario di severità idrica ALTA.

Si segnala, infine, che il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, con deliberazione n. 6 del 16/02/2024 avente a oggetto "Attività di cui alla deliberazione n. 1 del 21.01.2016 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino: Misure proattive urgenti per la gestione del SIMR per fronteggiare le situazioni di emergenza idrica nel territorio regionale", al fine di salvaguardare gli utilizzi potabili delle utenze allacciate al Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, ha attuato, su alcuni invasi, disposizioni e vincoli di risorsa.

Si precisa, inoltre, che lo stato di consistenza dei volumi invasati, aggiornato al 29 febbraio 2024, il confronto di quest'ultimo con gli scenari pregressi (sino a partire dall'anno idrologico 2000–2001), i valori dei citati indicatori ecc., sono informazioni rese disponibili, a passo mensile, nel Sistema Web-GIS raggiungibile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sicilia

Stato severità ALTA – Seduta del 27/02/2024 e aggiornamento del 06/03/2024

A conclusione dell'incontro del 27 febbraio u.s., l'Osservatorio distrettuale per gli utilizzi idrici del istretto Didrografico della Sicilia ha assegnato all'intero distretto lo stato complessivo di severità idrica ALTA, sia per gli usi irrigui che potabili.

Aggiornamento del 06/03/2024

In termini di severità idrica si conferma quanto evidenziato nell'incontro dell'Osservatorio dello scorso 27 febbraio.

 

Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile

Sintesi relativa all'incontro del 29/02/2024

Aggiornamento previsioni meteo a lungo termine

Previsione mensile di marzo 2024: mese che vede sul nostro Paese iniziali condizioni di instabilità atmosferica in continuità con la fase perturbata di fine febbraio. Il successivo consolidamento di un campo di alta pressione sulla Penisola scandinava determinerà probabilmente alcune infiltrazioni da Ovest sulla nostra Penisola. La seconda parte del mese vedrà il ritorno a condizioni di spiccata variabilità atmosferica tipica del periodo. Al momento e stando alle attuali elaborazioni, prevale complessivamente un segnale di precipitazioni in media o sopra le medie del periodo specie al Centro-Nord. Temperature prevalentemente sopra le medie del periodo, specie nei valori massimi.

Previsione per il trimestre marzo-aprile-maggio 2024: prevale complessivamente un segnale di temperature in media o superiore rispetto i riferimenti con alcuni modelli che indicano gli scostamenti al Centro-Nord, altri al Centro-Sud. Per quanto riguarda le precipitazioni prevalgono segnali nelle medie del periodo.

Prossimo aggiornamento è previsto ad aprile 2024.

 

Archivio delle sintesi degli stati di severità idrica nazionale, a partire dal 28/07/2022