Il reportage realizzato in occasione di un'escursione organizzata da ISPRA, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Tutela Biodiversità di Roma, racconta un luogo di grande fascino. La Riserva Naturale Saline di Tarquinia è un’area umida iperalina, tra le poche rimaste nel Mar Tirreno, nella cui estensione sono rappresentati diversi aspetti geologico-ambientali. La salina è riconosciuta sito di importanza comunitaria (SIC) e zona di protezione speciale (ZPS).
Notizie
Durante la spedizione oceanografica del progetto PNRR MER grazie a un sofisticato ROV (Remotely Operated Vehicle), un vero e proprio ‘veicolo robotico’ in grado di tuffarsi e operare fino a 2.000 metri di profondità, i ricercatori hanno mappato nel Mar Mediterraneo ecosistemi mai studiati prima, rivelando scenari straordinari e nuove specie nelle foreste di coralli e spugne che popolano gli abissi
Lo studio delle interazioni tra l’Aquila di Bonelli e l’Aquila reale diventa realtà in Sicilia e Sardegna grazie a dei trasmettitori GPS satellitari posizionati sui rapaci. Una webcam, installata nei pressi del nido nel Parco dei Nebrodi e costantemente monitorata dai ricercatori, restituisce in diretta le immagini straordinarie della vita del pullo pubblicamente accessibili dal web ISPRA sta conducendo una ricerca sull’interazione ecologica tra Aquila reale ed Aquila di Bonelli nel Mediterraneo, nell’ambito del progetto LIFE Abilas sulla reintroduzione dell’Aquila di Bonelli in Sardegna. I risultati di questo studio consentiranno di evidenziare eventuali differenze nelle strategie di dispersione e distribuzione spaziale e le potenziali aree di sovrapposizione tra le due specie al fine di elaborare le migliori strategie di conservazione.
Per la loro importanza ecologica e vulnerabilità agli impatti causati dall’attività dell’uomo, le montagne sottomarine rappresentano un obiettivo prioritario per la conservazione del mare. Questi rilievi sommersi sono veri e propri hotspot di biodiversità, con ecosistemi unici che ospitano foreste di coralli, spugne, invertebrati e numerose specie ittiche. Dal punto di vista geologico i monti sottomarini sono di estremo interesse per diversi motivi: la potenziale presenza di risorse geominerarie, come depositi di minerali strategici; le fonti di energia geotermica, derivanti dall’attività vulcanica sottomarina; la valutazione del rischio di eventi sismici e franosi, che possono influenzare la stabilità dei fondali marini e delle aree costiere. I rilievi geofisici effettuati durante la campagna oceanografica PNRR MER costituiscono una base conoscitiva essenziale per la pianificazione di ulteriori campagne di esplorazione. Grazie all’utilizzo di metodiche di ricerca sostenibili, sarà possibile approfondire lo studio di questi ambienti riducendo al minimo l’impatto sugli ecosistemi marini profondi.
Buone pratiche da osservare in caso di avvistamento di una foca Se si avvista una foca monaca è importante ridurre immediatamente ogni potenziale disturbo generato dalla vicinanza umana. Se siamo in barca è necessario ridurre al minimo la velocità e mantenere una distanza di 50 m, senza ostacolare il percorso dell' animale ed evitando rumori e scoppi di voce che potrebbero creargli un grande stress. Fondamentale allertare immediatamente la Capitaneria di Porto (al numero 1530) . Per supportare la ricerca scientifica una segnalazione e una descrizione dell’avvistamento sarà utilissima ai ricercatori e alle ricercatrici di ISPRA all’indirizzo mail focamonaca@isprambiente.it e/o un messaggio alla pagina Facebook Foca monaca Ispra . Contatta anche l’Area Marina Protetta più vicina all’area dell’avvistamento per velocizzare il processo di segnalazione.
Il 29 luglio ISPRA è stata protagonista della tappa del progetto "Missione Italia" di 3BMeteo ai Laghetti di Marinello, in provincia di Messina, in cui si è parlato di eventi idro-meteorologici estremi, precipitazioni abbondanti ed eccezionali, siccità, e del loro impatto sull'ambiente e sull'uomo. Inoltre, si è parlato del Progetto europeo del programma Horizon - SD-WISHEES - coordinato dal CNR Istituto di Ricerca Sulle Acque, in cui l'ISPRA è leader delle attività volte a comprendere le soluzioni ottimali per la protezione e la promozione del patrimonio culturale, e dell'iniziativa nazionale C3S NCP for Italy coordinata dall'ISPRA che ha l'obiettivo di sviluppare servizi idro-climatici basati sull'uso dei prodotti del Copernicus Climate Change Service in tool e modelli nazionali operativi.
Appena al largo della costa di Napoli, sotto le tranquille acque di Baia, si cela uno dei tesori sommersi più affascinanti del Mediterraneo: il Parco Archeologico Sommerso di Baia. Questo sito unico nel suo genere offre uno straordinario sguardo sull’antica civiltà romana, oggi adagiata tra i 5 e i 13 metri sotto il livello del mare. Un tempo lussuosa località dell’aristocrazia romana, Baia era celebre per la sua opulenza e per le sue terme. Nel corso dei secoli, l’attività vulcanica e il fenomeno della subsidenza costiera hanno progressivamente fatto sprofondare parte della città sotto le acque. Oggi, il parco subacqueo conserva i resti del Lacus Baianus e del Portus Julius, due importanti porti dell’Impero Romano. A ovest, il porto di Capo Miseno serviva come base per la flotta imperiale romana.
Partecipa all'iniziativa "Biodiversità in posa" del Network Nazionale della Biodiversità di ISPRA dedicata alla raccolta e alla condivisione di osservazioni sulla fauna, la flora e l'ambiente naturale effettuate dai cittadini “ Biodiversità in posa ” offre la possibilità, grazie al collegamento con l’APP iNaturalist, a chiunque interessato e in qualsiasi momento, di mettere in condivisione con il Network segnalazioni attraverso immagini sulla natura realizzate sia a livello professionale che amatoriale costituendo così un canale di ingresso per i dati.
Riparte la campagna ISPRA/CNR-IRBIM La mappatura della presenza del pesce scorpione (Pterois miles) nel Mediterraneo aggiornata a marzo 2025, ci riporta 1.840 segnalazioni, provenienti dai diversi paesi del bacino. La specie si sta diffondendo anche nei mari italiani e il Mar Ionio si conferma come una delle aree più vulnerabili. Oggi pescatori, subacquei e chiunque abbia osservato o catturato nei mari italiani un pesce scorpione o un’altra delle tre specie tropicali potenzialmente pericolose – pesce palla maculato, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato, sono chiamati nuovamente a fornire il loro supporto alla campagna di allerta “Attenti a quei 4!”, vòlta a informare la cittadinanza sulla presenza di queste specie invasive nei nostri mari. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Ancona (CNR-IRBIM), in collaborazione con il progetto AlienFish, rilanciano la campagna “Attenti a quei4!”, fornendo anche indicazioni utili per riconoscerle, prevenire spiacevoli incidenti e contribuire al monitoraggio della loro diffusione e invitando a documentare con foto o video la specie, ed inviare la propria osservazione tramite il link . In alternativa sarà possibile utilizzare WhatsApp al numero di telefono +320 4365210 o i gruppi Facebook Oddfish - e Fauna Marina Mediterranea in collaborazione con il progetto Alienfish utilizzando l'hashtag: #Attenti4. E’ di poche settimane fa la pubblicazione sulla rivista scientifica Mediterranean Marine Science di uno studio, sempre a cura di CNR-IRBIM e ISPRA, che ha fornito un aggiornamento approfondito sulla distribuzione del pesce scorpione nel Mar Mediterraneo.
Dalla pagina " Accesso ai dati ambientali " è possibile consultare e scaricare tutti i dati ambientali prodotti da ISPRA. Dati e indicatori ambientali divisi per area tematica, portali di navigazione trasversali: Annuario dei dati Ambientali, EcoAtlante, banca dati sulla qualità dell’Ambiente Urbano. Linked Open Data, Portale dei dati aperti della PA, Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali (RNDT), SCHEMA - catalogo nazionale della semantica dei dati.
ISPRA e il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA) hanno avviato un’iniziativa sperimentale riservata agli operatori di Comuni e Osservatori delle Regioni e Province autonome per la condivisione dei dati preliminari derivanti dall’attività di monitoraggio del consumo di suolo, al fine di rendere il processo sempre più efficace e partecipato. A tale scopo è stata sviluppata un'applicazione web che permette l’accesso e la consultazione della cartografia preliminare del consumo di suolo annuale rilevato per il 2024, consentendo di introdurre osservazioni o segnalare eventuali cambiamenti omessi dal monitoraggio. L’iniziativa punta a valorizzare la conoscenza del territorio degli enti locali, per garantire la produzione di dati sempre più affidabili e condivisi.
Partecipa alle fasi conclusive dell’allestimento in corso del nuovo percorso delle Collezioni ISPRA A partire dal 30 luglio 2025, il Museo delle Civiltà invita il pubblico a vivere un’esperienza inedita: varcare la soglia di un vero e proprio cantiere aperto, assistendo in prima persona e in tempo reale alle fasi conclusive dell’allestimento in corso di una delle sue più importanti collezioni scientifiche. L’allestimento che sta prendendo forma nel Salone delle Scienze del Palazzo delle Scienze riguarda le Collezioni Paleontologiche e Lito-mineralogiche dell’ ISPRA . Un patrimonio eccezionale, composto da oltre 150.000 reperti tra fossili animali e vegetali, campioni di rocce e minerali, strumenti scientifici, rilievi geologici, busti, ritratti, cimeli e documenti, la cui inaugurazione è in programma il prossimo 3 ottobre.
La biodiversità del Mar Mediterraneo è in continua evoluzione, colonizzato da specie in espansione di areale che arrivano attraverso corridoi naturali, come lo Stretto di Gibilterra, e da specie non indigene o specie aliene che sono introdotte dalle attività antropiche o arrivano attraverso corridoi artificiali quali il Canale di Suez; alcune di queste specie possono anche essere pericolose per la salute umana in quanto tossiche al consumo o velenose al contatto. Allo scopo di fornire un supporto ai fruitori del mare per il riconoscimento delle nuove specie potenzialmente osservabili e pescabili nei nostri mari, incluse quelle pericolose per la salute umana, è stato realizzato un opuscolo , versione aggiornata dell'edizione 2021. Le eventuali segnalazioni che verranno inviate ai ricercatori, contribuiranno anche a monitorare la distribuzione e diffusione di tali specie nelle nostre acque.
Coste: inversione di tendenza, più tratti in avanzamento che in erosione Aumenta del 15% la superficie del territorio italiano a pericolosità per frane dei Piani di Assetto Idrogeologico – PAI, passando dai 55.400 km² del 2021 ai 69.500 km² del 2024, pari al 23% del territorio nazionale. Gli incrementi più significativi si rilevano nella Provincia Autonoma di Bolzano (+ 61,2%), Toscana (+ 52,8%), Sardegna (+ 29,4%), Sicilia (+20,2%) e sono dovuti principalmente a studi di maggior dettaglio effettuati dalle Autorità di bacino distrettuali e dalle Province autonome. Le aree classificate a maggiore pericolosità (elevata P3 e molto elevata P4) dall’8,7% passano al 9,5% del territorio nazionale. Nel 2024, il 94,5% dei comuni italiani è a rischio frana, alluvione, erosione costiera o valanghe. Migliora la situazione delle spiagge italiane: sul fronte dell’erosione costiera risultano più i tratti in avanzamento (+ 30 Km) che quelli in erosione. E’ questo il quadro che emerge dal quarto Rapporto ISPRA sul “Dissesto idrogeologico in Italia” - Edizione 2024 - il lavoro triennale dell’Istituto presentato questa mattina a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Quattro zone umide italiane sono state riconosciute di importanza internazionale nell’ambito della Convenzione di Ramsar E' in corso presso le Cascate Vittoria in Zimbabwe la Conferenza delle parti dedicata alla definizione di una nuova strategia per la Convenzione di RAMSAR sulle Zone Umide ( COP15 Ramsar ). Il tema scelto per la COP15 è "Proteggere le Zone Umide per il nostro futuro comune". La conferenza pone in evidenza il ruolo essenziale che le zone umide svolgono per sostenere la biodiversità, supportare la resilienza climatica e la sicurezza idrica, e quindi sostenere lo sviluppo economico e il benessere umano
In molte città italiane sono presenti "città sotto le città", ovvero cunicoli, ambienti ipogei, luoghi di culto e cimiteri che costituiscono una intricata rete di condotti al di sotto del tessuto urbano. Questi "vuoti" sono prevalentemente causati dall'estrazione di materiali da costruzione e, in misura minore, dalla realizzazione di strutture idrauliche e luoghi di culto. Abbandonati gli ambienti ipogei tendono a sprofondare formando immense voragini. A Roma, ogni anno si verificano circa 100 sinkhole. La mappa , aggiornata a luglio 2025, è stata realizzata da ISPRA insieme al CNR - IGAG Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria.
L’aumento dei casi di contatto tra lupo e uomo generano allarme e causano nuovi conflitti. ISPRA, in collaborazione con il progetto Life Wild Wolf, ha elaborato un documento tecnico - presentato a Regioni e Province autonome in accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste - che fornisce supporto agli enti locali nei percorsi decisionali.
Il mare è tra i protagonisti dell’Expo Osaka 2025 dal tema “Progettare la società futura per le nostre vite” che si terrà dal 13 Aprile al 13 ottobre 2025. Il 22 Luglio in occasione delle celebrazioni della giornata del mare in Giappone, Il Dipartimento per le politiche del Mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha organizzato presso l’Auditorium del Padiglione Italia l’evento "Celebrare il mare come fonte di conoscenza e sostenibilità", dedicato a promuovere le eccellenze di settore quali l’economia marittima e la ricerca scientifica. ISPRA è stata protagonista della sessione pomeridiana per presentare il progetto PNRR MER (Marine Ecosystem Restoration) e le implicazioni per la blue economy, a pochi giorni dall’inaugurazione della nuova nave oceanografica Arcadia con cui l’Istituto ha rinnovato il proprio impegno nella tutela del mare mettendo in campo un’infrastruttura scientifica d’eccellenza al servizio della ricerca, dell’ambiente e della collettività.
È disponibile online il numero 39 della rivista tecnico-scientifica RETICULA Questo numero presenta, nell’Editoriale, il Regolamento (UE) 2024/1991 per il Ripristino della Natura e le future tappe per la definizione dei Piani Nazionali di Ripristino. La sezione degli articoli ospita un contributo che, muovendo dalla analisi riportata in un recente quaderno di ISPRA, evidenzia punti di forza e criticità dei Piani Comunali del Verde.
Gli esperti di ISPRA, Arpa Toscana e Arpae Emilia-Romagna sono stati impegnati il 21 e 22 luglio in sopralluoghi lungo il torrente Limentra di Sambuca e il fiume Reno per verificare l'efficacia degli interventi di ripristino ambientale dopo l’incidente del 2020 alla diga di Pavana (PT). I controlli sono parte attiva del percorso di riparazione del danno ambientale ordinato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) al gestore della diga.
Online la nuova edizione del rapporto ISPRA Torna ad aumentare nel 2023 la quantità di rifiuti generati dalle attività industriali, commerciali, artigianali, di servizi, di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale, attestandosi a quasi 164,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali (+1,9% rispetto al 2022, corrispondente a più di 3 milioni di tonnellate). L’economia italiana, dal canto suo, ha registrato una crescita più contenuta con aumenti dei valori del Prodotto Interno Lordo e della Spesa per consumi finali sul territorio nazionale, rispettivamente pari allo 0,7% e allo 0,5%.
L'evento, in programma il prossimo 23 luglio alle ore 17:00 presso la Sala Regina di Palazzo Montecitorio a Roma, sarà un'occasione per un confronto sulle attività di riciclo. E' prevista la partecipazione di Andrea Lanz, Responsabile del Centro Nazionale Rifiuti dell'ISPRA.
Un Mare di Cinema è il Festival eoliano, giunto alla sua 42ª edizione, che si propone di contribuire, attraverso il linguaggio del cinema, alla diffusione di una cultura capace di valorizzare il mare del mito e il territorio eoliano, mettendone in luce peculiarità, bellezze naturali e fragilità ambientali. L’edizione 2025, in programma dal 21 luglio al 2 agosto, sarà un viaggio tra cinema, cultura, ambiente e memoria, con un calendario ricco di eventi, proiezioni e grandi ospiti.
Questa volta è stato il turno delle AMP Miramare, Isole tremiti, Torre Guaceto, Porto Cesareo e Capo Rizzuto; tutte accomunate dal fatto di affacciarsi nel mare Adriatico o nel Mar Ionio. La consegna di due droni per ciascuna Area marina protetta, un sensore LiDAR Topografico e un drone con Sensore Multispettrale, è avvenuta presso l'Area Marina Protetta di Torre Guaceto. Un'occasione per testare gli strumenti che permetteranno di monitorare le aree marine protette, gli habitat, i popolamenti algali superficiali e le praterie di Posidonia oceanica, valutare la presenza di rifiuti, di imbarcazioni non autorizzate e di forme di inquinamento. Il personale delle AMP è stato formato per poter operare sin da subito con la strumentazione fornita.
In Italia le linee elettriche pericolose per gli uccelli si sviluppano per centinaia di migliaia di chilometri, con impatti rilevanti sull’avifauna La produzione di energia elettrica e la sua distribuzione hanno cambiato la vita degli umani e il paesaggio negli ultimi decenni. A fronte di una forte innovazione tecnologica del settore collegata a studi sull’utilizzo delle fonti rinnovabili per ridurre l’emissione in atmosfera di gas climalteranti , una parte dei sistemi di trasporto elettrico sono rimasti pressoché invariati negli ultimi decenni. Gli orizzonti di pianura incorniciati nelle prospettive dei tralicci elettrici che si inerpicano verso le montagne e sui valichi sono diventati un paesaggio umano che abbiamo interiorizzato insieme alla consapevolezza di vivere in edifici, case, infrastrutture attraversate da una fitta ragnatela di cavi funzionali alla distribuzione elettrica per il consumatore finale. Negli ultimi decenni studi scientifici hanno indagato gli effetti dei campi elettromagnetici associati alle linee di trasporto elettrico sulla salute umana portando alla definizione di regolamenti e norme per contenerne i danni correlati come, ad esempio, l’interramento dei cavi in zone urbanizzate o la definizione di zone di rispetto per l’edificazione in prossimità di linee elettriche.
Il Sudafrica, attraverso il Dipartimento delle foreste, della pesca e dell'ambiente, guida la seconda riunione tecnica del Gruppo di lavoro per l'ambiente e la sostenibilità climatica del G20 (ECSWG), che si terrà dal 14 al 18 luglio 2025 presso il Parco nazionale Kruger, Skukuza, Mpumalanga. L'ECSWG, sotto la presidenza sudafricana del G20, faciliterà discussioni ad alto livello su questioni importanti come la biodiversità e la conservazione, i cambiamenti climatici, il degrado del suolo, la siccità, la gestione di sostanze chimiche e rifiuti, la qualità dell'aria, gli oceani e le coste.
Il Restauro del mare è il titolo dello Speciale Tg1 andato in onda il 13 luglio dedicato al Progetto PNRR "Marine Ecosystem Restoration".
Casi studio di tecnologie di bonifica Si è tenuto il 16 luglio, presso la sede di Unem a Roma, il secondo incontro dedicato al progetto europeo Water and Land Remediation , promosso da Unem in collaborazione con IMPEL (European Network for the Implementation and Enforcement of Environmental Law), la rete europea delle autorità ambientali incaricate di attuare la normativa ambientale. Dal 2024, la presidenza della rete è affidata all’Italia, con Marco Falconi di ISPRA alla guida come Chair.
I cambiamenti climatici in atto e la crescente necessità di transizione energetica pongono oggi l’Italia – e in particolare le aree del Sud – di fronte a scelte decisive. Le energie rinnovabili – eolico, solare, geotermia – rappresentano un pilastro fondamentale su cui costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Tuttavia, queste fonti non sono statiche: si evolvono, si perfezionano, si ibridano con le nuove tecnologie, modificando il loro impatto economico, ambientale e paesaggistico.