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Convivere con i grandi carnivori in Europa: la CE lancia una nuova piattaforma per risolvere i conflitti sociali

Si sono svolte recentemente a Bruxelles la cerimonia di lancio e la prima sessione di lavori della piattaforma dell’Unione Europea in materia di coesistenza tra uomini e grandi carnivori. Sul territorio europeo sono  presenti quattro grandi predatori: il lupo (Canis lupus), la lince (Lynx lynx), la lince iberica (Lynx pardinus), l’orso bruno (Ursus arctos) e il ghiottone (Gulo gulo). Nella maggior parte degli Stati Membri, il loro status di specie prioritaria ai fini della conservazione è garantito dalla Direttiva comunitaria “Habitat” e dalla conseguente Rete Natura 2000, nonché dalla Convenzione paneuropea di Berna. La gestione consapevole di queste specie, pone molteplici sfide e l’obiettivo che si pone la piattaforma appena lanciata per risolvere i problemi di ordine socio-economico che ne conseguono dalla convivenza con gli uomini, è quello di migliorare la conoscenza di questi predatori e fornire una base unitaria di cooperazione e di condivisione di politiche di conservazione della biodiversità tra i diversi portatori d’interesse. Dopo un lungo periodo di declino causato dall’attività umana, il numero dei predatori in Europa sta crescendo per merito di una migliore protezione e una maggiore consapevolezza pubblica circa il ruolo unico che essi svolgono in un ecosistema sano. Nelle regioni in cui si assiste ad una ricolonizzazione del territorio da parte di questi animali o ad una loro reintroduzione dopo un lungo periodo di assenza, le sfide si presentano particolarmente impegnative, le popolazioni residenti non sono più abituate a convivere con questi predatori che sono potenzialmente pericolosi per l’uomo. Nonostante i grandi successi compiuti  per la tutela delle specie dunque, la coesistenza con l’uomo può risultare difficile, suscitando forti reazioni tra le parti in causa. Attraverso il programma Life dell´UE, sono stati finanziati numerosi progetti  incentrati sui grandi carnivori, anche per sensibilizzare le popolazioni locali e fornire loro gli strumenti necessari per affrontare il problema. L’argomento coinvolge un’ampia varietà di soggetti, alla piattaforma appena lanciata hanno aderito otto principali organizzazioni  europee: il Consiglio Internazionale della caccia e della salvaguardia della fauna selvatica;  il Comitato delle organizzazioni professionali agricole e la Confederazione generale delle cooperative agricole dell’Unione europea; l’organizzazione europea dei proprietari fondiari ; la federazione europea dei parchi e delle riserve naturali; la Federazione europea delle associazioni venatorie; la rappresentanza finlandese e svedese di mandriani di renne; l’ Ufficio di rappresentanza Europeo dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura e l'Ufficio per le politiche comunitarie del WWF.


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