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Giornata mondiale dei legumi

L’UNEP (United Nations Environment Program, l’Agenzia dell’ONU per l’Ambiente) celebra oggi, 10 febbraio, la Giornata mondiale dei legumi. Apparentemente stravagante, questa iniziativa sui legumi risponde alle strategie dell’UNEP di favorire un’agricoltura sostenibile, di piccola scala e di sussistenza, in grado di produrre alimenti ricchi in proteine, sostitutivi della carne e contribuire al raggiungimento di alcuni degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

I legumi sono i frutti (che contengono i semi) di una larga varietà di specie vegetali, molte delle quali coltivate, appartenenti alle Leguminose.  Per l’UNEP i legumi sono i semi secchi di fagioli, fave, ceci, lenticchie e piselli e di altre specie che contribuiscono, sin dagli albori dell’agricoltura, all’alimentazione umana.

I legumi, nel senso dell’UNEP, non includono: le colture che vengono raccolte verdi come i piselli o i fagiolini (di cui si utilizza l’intero baccello), quelle utilizzate principalmente per l'estrazione di oli, come soia e arachidi, le leguminose utilizzate esclusivamente a scopo di semina come nel caso dei semi di trifoglio, favino e erba medica, o per sovescio (miglioramento della qualità chimica e fisica del suolo).

I legumi sono altamente nutrienti, poveri in grassi e ricchi di fibre solubili.  Forniscono un grande aiuto nel controllo del colesterolo e degli zuccheri nel sangue.  Grazie a queste qualità sono raccomandati dalle organizzazioni sanitarie per la gestione di malattie come il diabete e l’insufficienza cardiaca.  I legumi hanno anche dimostrato di aiutare a combattere l'obesità.

Per gli agricoltori i legumi sono un raccolto importante in quanto si presta sia alla vendita sia al consumo, il che aiuta le famiglie agricole a mantenere la sicurezza alimentare. Contribuiscono inoltre   alla stabilità economica: se essiccati possono essere conservati a lungo. Sono inoltre un valido aiuto nella diversificazione della dieta, specialmente nei paesi in via di sviluppo.

I sistemi alimentari locali e nazionali devono potersi adattare alla crisi determinata dai cambiamenti climatici diventando più organizzati nel fornire diete diverse ai consumatori, specialmente nelle comunità   ‘insicure’ dal punto di vista alimentare.

Come ha affermato James Lomax,   esperto di sistemi alimentari dell’UNEP, “I legumi fanno parte di questa strategia. Una maggiore diversità nell'azienda agricola, compresa la diversità di specie e varietà di legumi, aiuta gli agricoltori a diversificare i loro rischi, fornire mercati per le colture alimentari, interrompere la loro dipendenza dalle colture di materie prime e aumentare la biodiversità e la resilienza.

Le proprietà di fissazione dell'azoto da parte delle leguminose migliorano la fertilità del suolo, la quale, a sua volta, aumenta ed estende la produttività dei terreni agricoli. Utilizzando i legumi come coltura intercalare associata a quella principale (per esempio: vigneto) e per la copertura del suolo (sovescio), gli agricoltori possono anche promuovere la biodiversità agricola e del suolo, tenendo a bada i parassiti e i patogeni.

Uno dei vantaggi della fissazione biologica dell'azoto atmosferico (assorbimento di azoto molecolare dall’atmosfera e utilizzo per la fabbricazione delle proteine) da parte dei batteri che vivono in simbiosi con gli apparati radicali delle leguminose è che fornisce una forma naturale di rilascio di azoto delle colture che soddisfa le esigenze delle colture stesse. In questo modo, la frazione di composti azotati che viene sprecata e contribuisce all'inquinamento del suolo e delle acque, dovrebbe essere molto più contenuta.

Ci sono ancora preoccupazioni, tuttavia, quando si interrano i legumi a beneficio di un raccolto successivo, poiché ciò può dare luogo a un picco temporaneo di rilascio di azoto nell'ambiente.

Le leguminose possono anche contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, in quanto riducono la dipendenza dai fertilizzanti sintetici utilizzati per apportare artificialmente l'azoto nel terreno. I gas serra (biossido di azoto, un gas molto più riscaldante dell'anidride carbonica) vengono rilasciati durante la produzione e l'applicazione di questi fertilizzanti e il loro uso eccessivo può essere dannoso per l'ambiente.

I legumi fanno parte della ricca varietà di fonti alimentari e di biodiversità del pianeta e il loro uso è strettamente collegata alla lotta ai cambiamenti climatici ed è fondamentale per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.  Un pianeta diversificato e sano è la base del benessere umano, della sicurezza e dello sviluppo sostenibile.

In questo scenario, da diversi anni ISPRA svolge attività di ricerca, studi, reporting e valutazioni per favorire l’integrazione del valore della biodiversità e dell’ambiente nelle patiche agricole e in generale del settore agro-industriale e per ridurre le perdite e lo spreco alimentare.