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Cambiamenti climatici: nuovo metodo per misurare l’anidride carbonica negli oceani, sistema di preallarme su schede

 

6 gennaio 2010 Alcuni ricercatori dell’Università dell’ Anglia Orientale (UEA) nel Regno Unito, hanno sviluppato un nuovo metodo per misurare l’assorbimento di anidride carbonica (CO2) negli oceani, riuscendo con notevole successo a fare una mappatura dell’assorbimento nel Nord Atlantico. I risultati dello studio sono parte di un progetto integrato, finanziato dall’Unione Europea “CARBOOCEAN project”, il quale ha ricevuto 14,5 milioni di euro a sostegno di “Sviluppo sostenibile, Cambiamento Globale ed Ecosistemi”, Area Tematica del Sesto Programma Quadro dell’Unione Europea (FP6). I risultati ottenuti forniranno agli scienziati gli strumenti necessari per fare previsioni più precise circa gli effetti dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta. E’ la prima volta che ricercatori hanno osservato l’assorbimento di anidride carbonica su una qualunque grande regione del mondo, terra oppure oceano con una tale precisione. Il nuovo metodo fa una stima del flusso di anidride carbonica e delle sue variazioni anno dopo anno, stagione dopo stagione, mostrando schemi di assorbimento così dettagliati, mai realizzati prima d’ora. Secondo i ricercatori, questo approccio aiuterà ad intensificare l’accurato monitoraggio del cambiamento dell’oceano come assorbitore di carbonio per quei bacini che hanno un intensa attività di traffico d’imbarcazioni. Questo metodo così innovativo potrebbe alimentare lo sviluppo di “un sistema di preallarme” capace di rilevare ogni indebolimento degli assorbitori dell’oceano, primo indizio per capire che il cambiamento climatico si sta facendo sentire, secondo le supposizioni di alcuni ricercatori. Questi ultimi hanno usato una rete di navi commerciali munite di sensori chimici nelle loro sale motori. Osservazioni satellitari della temperatura della superficie marina sono state usate in combinazione con i sensori per fare una mappatura dell’assorbimento di anidride carbonica dell’atmosfera per tutto l’Oceano Nord Atlantico. Secondo i ricercatori l’assorbimento di CO2 è fondamentale nel decelerare la crescita nell’atmosfera. I Partner del progetto CARBOOCEAN che ha portato ai sopraelencati risultati di studio e che avrebbe dovuto concludersi alla fine del 2009, ritengono di fondamentale importanza alimentare la conoscenza umana su come le emissioni antropogeniche colpiscano il clima riscaldando l’atmosfera. L’Anidride carbonica è l’agente più significante e gestibile per i cambiamenti climatici, dicono i ricercatori.