Monitoraggio della biodiversità
14 febbraio
Il documento finale adottato dai partecipanti al 5° Workshop
dei Cantieri della Biodiversità - organizzato da Provincia
di Siena, ISPRA e Federparchi - chiede di attivare rigorosi
programmi di monitoraggio, che permettano di verificare l'efficacia
delle politiche di conservazione. Il costante calo della
biodiversità sta mettendo in pericolo non solo le specie
più rare, ma anche gli ecosistemi da cui dipendiamo,
perché ci forniscono acqua, cibo, aria pulita e medicine. I
massimi esperti italiani di monitoraggio della biodiversita' hanno
presentato a Siena i risultati dei più avanzati programmi di
studio delle specie e delle comunità naturali realizzati in
Italia negli ultimi decenni. Sono stati anche identificati i
principali elementi tecnici che i programmi di monitoraggio
dovrebbero avere, ed in particolare è stata sottolineata
l'importanza di promuovere studi a lungo termine, disegnati in moto
da permettere la confrontabilità dei risultati. Il
monitoraggio rappresenta un formale obbligo per l'Italia, che
deriva dalle Direttive Europee di protezione della natura, ed il
Ministero dell'Ambiente sta lavorando, insieme alle regioni, a
linee guida su questo aspetto. Inoltre, la Strategia Nazionale per
la Biodiversità, recentemente approvata dalla Conferenza
Stato Regioni, prevede espressamente l'attivazione di diversi
programmi di monitoraggio.