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ISPRA: dopo Trino sì anche alla disattivazione della centrale del Garigliano

Dopo il completamento nello scorso mese di luglio della procedura di valutazione per la centrale di Trino, l’ISPRA ha in questi giorni emanato il proprio parere positivo, con prescrizioni, anche per l’autorizzazione delle operazioni di disattivazione della Centrale nucleare del Garigliano.

L’Istituto ha trasmesso il proprio parere al Ministero dello Sviluppo Economico ed alle altre Amministrazioni interessate, ai fini dell’emanazione, da parte del Ministero stesso, dell’atto di autorizzazione alle operazioni di disattivazione della Centrale, gestita dalla Sogin S.p.A, secondo quanto previsto dalle procedura stabilita dal decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e successive modifiche. Anche in questo caso l’emissione di detto parere giunge a conclusione di un’approfondita istruttoria, nell’ambito della quale l’Istituto ha svolto le proprie valutazioni e acquisito informazioni integrative dalla Sogin, tenendo altresì presenti le osservazioni formulate dalle altre Amministrazioni (il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Salute, dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché delle Regione Campania), da ultimo nell’ambito di una Conferenza di Servizi tenutasi presso il Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 10 settembre. Il parere è corredato da condizioni e prescrizioni atte a regolare, nel pieno rispetto del requisiti di sicurezza nucleare e di radioprotezione, le operazioni di disattivazione fino al rilascio del sito senza vincoli di natura radiologica.

Come è noto nell’impianto non è più presente da tempo combustibile irraggiato. Per quanto riguarda i rifiuti radioattivi, fino al loro conferimento al Deposito nazionale, è prevista la permanenza nel sito in idonee strutture di stoccaggio temporaneo.

Il quadro prescrittivo associato al Parere regola in particolare la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi attualmente presenti nell’impianto e quelli che saranno generati dalle operazioni di disattivazione, le modalità di svolgimento delle operazioni di smantellamento di strutture e di parti di impianto, gli scarichi di effluenti liquidi e aeriformi, la gestione dei sistemi per il mantenimento in sicurezza dell’impianto, l’allontanamento di materiali solidi dall’impianto e il riuso di edifici ed aree senza vincoli di natura radiologica. Con le prescrizioni fissate le operazioni si svolgeranno nel rispetto del criterio di non rilevanza radiologica e, per gli eventi incidentali ipotizzabili nel corso delle operazioni, nel rispetto con margine di un obiettivo di radioprotezione fissato nel limite di dose annua per la popolazione ai sensi del D.Lgs. n. 230 del 1995 e successive modifiche.

Il parere formulato  stabilisce poi un elenco di attività ed interventi, ritenuti rilevanti la sicurezza nucleare e la radioprotezione, la cui esecuzione dovrà essere preceduta dalla preventiva approvazione dell’ISPRA sulla base della presentazione di specifici progetti.

Particolare attenzione è dedicata, anche per la disattivazione della centrale del Garigliano, all’uso di idonei strumenti d’informazione finalizzati al coinvolgimento diretto della popolazione e delle amministrazioni locali sulle operazioni che verranno svolte e sugli aspetti di sicurezza e di radioprotezione ad esse associate.