Riciclo e smaltimento pile ed accumulatori
Attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la Direttiva 91/157/CEE. (Suppl. ord. n. 268) (G.U. n. 283 del 3-12-2008).
Il Decreto Legislativo n.188/08, che disciplina l'immissione sul mercato delle pile e degli accumulatori, nonche' la raccolta, il trattamento, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti di pile e di accumulatori, al fine di promuoverne un elevato livello di raccolta e di riciclaggio, attribuisce nuovi rilevanti compiti all’ISPRA in materia. L’obiettivo dichiarato dal Legislatore è quello di una maggiore efficienza ambientale da realizzarsi:
- attraverso la promozione della ricerca e di miglioramenti dell'efficienza, in termini ambientali, delle pile e degli accumulatori lungo l'intero ciclo di vita;
- favorendo lo sviluppo e la commercializzazione di pile e accumulatori contenenti minori quantita' di sostanze pericolose ovvero contenenti sostanze meno inquinanti in sostituzione del mercurio, del cadmio e del piombo;
- attraverso la promozione da parte del MATT di politiche di sostegno e di incentivazione.
- attraverso il calcolo della percentuale di raccolta delle pile e degli accumulatori - per la prima volta - in relazione alla raccolta effettuata nel corso dell'anno 2011.
Le percentuali di raccolta di pile e accumulatori portatili sono
calcolati annualmente dall'Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale, sulla base
dei dati risultanti dal Registro nazionale di cui
all'articolo 14 e dei dati trasmessi dal Centro di
coordinamento di cui all'articolo 16 del presente decreto.
Il Registro nazionale dei soggetti tenuti al
finanziamento dei sistemi di gestione
dei rifiuti di pile e accumulatori ai sensi
dell'articolo 13 è istituito, presso il Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare.
Ai fini delle predisposizione e dell'aggiornamento del Registro le
Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura
comunicano annualmente all'ISPRA, secondo modalita' di
interconnessione telematica da definirsi
mediante accordo tra le parti, l'elenco delle imprese
identificate come produttori di pile e accumulatori e
dei sistemi collettivi operativi, nonche' tutte le
altre informazioni di cui al comma 2.
Per quanto concerne la gestione del Registro , la sua tenuta spetta
al Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare, mentre compete
all’ISPRA effettuare ispezioni a campione sui produttori al
fine di verificare il corretto assolvimento dei compiti di cui
all'articolo 14, comma 2.
Infine, il Decreto attribuisce all’ ISPRA i seguenti
compiti:
a) predisporre e aggiornare il Registro sulla
base delle comunicazioni dei produttori di cui all'articolo
14, comma 2;
b) raccogliere esclusivamente in formato elettronico i
dati relativi ai prodotti immessi sul
mercato che i produttori sono tenuti a comunicare
al Registro ai sensi dell'articolo 14, comma 2;
c) raccogliere i
dati trasmessi dai sistemi di
raccolta, relativamente alla raccolta e al riciclaggio
secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 10, nonche' dalle
province, ai sensi dell'articolo 10, comma 5;
d) elaborare i dati relativi
alla raccolta e al riciclaggio e trasmettere le risultanze al
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare ai fini della trasmissione alla Commissione
europea delle relazioni di cui all'articolo 24.
Da ultimo è prevista l’istituzione da parte del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di
un tavolo di consultazione permanente al
quale partecipano il Ministero dello sviluppo
economico, l'ISPRA, nonche' tre rappresentanti
designati dalle organizzazioni nazionali delle
categorie dell'industria, dei quali almeno due in
rappresentanza del settore del
recupero, due rappresentanti
designati dalle organizzazioni nazionali
delle categorie del commercio, uno dalle
organizzazioni nazionali delle categorie dell'artigianato,
uno dalle organizzazioni nazionali delle
categorie della cooperazione, uno dall'ANCI, uno da
Confservizi, uno dalle associazioni ambientaliste e uno dalle
associazioni dei consumatori.