Ambiente marino

22 novembre

Sotto il primo profilo, si prevede - anche in un ottica di armonizzazione delle politiche ambientali - che le stesse si ispirino in primis ad un uso sostenibile delle risorse, in considerazione dell'interesse generale. A tal fine le future strategie per l'ambiente marino - come stabilito dall'art.1 del decreto - dovranno applicare un approccio ecosistemico alla gestione delle attivita' umane per assicurare che la pressione complessiva di tali attivita' sia mantenuta entro livelli compatibili con il conseguimento di un buon stato ambientale. Occorre, poi, salvaguardare la capacita' degli ecosistemi marini di reagire ai cambiamenti indotti dall'uomo, considerando anche gli effetti transfrontalieri sulla qualita' dell'ambiente marino degli Stati terzi situati nella stessa regione o sottoregione marina. Sono obiettivi prioritari, inoltre, il rafforzamento della conservazione della biodiversita' dell'ambiente marino, attraverso l'ampliamento e l'integrazione della rete delle aree marine protette previste dalla vigente normativa e di tutte le altre misure di protezione. Viene ribadita la necessità di un rafforzamento della lotta all'inquinamento dell'ambiente marino da realizzare attraveso un'azione di monitoraggio e una ricerca scientifica sul mare, orientate all'acquisizione delle conoscenze necessarie per la razionale utilizzazione delle sue risorse e potenzialita'. Al fine di realizzare tali obiettivi diventa prioritario assicurare coerenza tra le diverse politiche settoriali, gli accordi, le misure legislative, gli strumenti di conoscenza e monitoraggio, gli strumenti di pianificazione e programmazione che hanno un impatto sull'ambiente marino, garantendo l'integrazione delle implicazioni ambientali nelle stesse politiche settoriali.

Decreto Legislativo 13-10-2010 n.190

Attuazione della Direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino.( GU n.270 del 18-11-2010)