Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Corpi idrici

Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare. Decreto 27 novembre 2013 n.156. Regolamento recante i criteri tecnici per l'identificazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati per le acque fluviali e lacustri, per la modifica delle norme tecniche del D.lgs.n.152/2006, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'art.75, comma 3, del medesimo decreto legislativo. (GU n.10 del 14-01-2014)

Il Decreto n.156/2013 stabilisce la metodologia per l'identificazione e la designazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati per le acque fluviali e lacustri. Tale metodologia si articola in due livelli successivi, ciascuno dei quali è composto da più fasi:

  • LIVELLO 1 – “Identificazione preliminare” basata su valutazioni idromorfologiche ed ecologiche;
  • LIVELLO 2 – “Designazione” basata su valutazioni tecniche idromorfologiche, ecologiche, e socio-economiche.

La designazione è un processo iterativo, per cui può accadere che corpi idrici definiti fortemente
modificati o artificiali nel primo piano di gestione, possano essere considerati corpi idrici naturali
nei successivi piani e viceversa.