Acqua
L' Accordo di programma stabilisce gli obiettivi che le PA coinvolte dovranno raggiungere, tenendo in considerazione anche le esigenze di salvaguardia ambientale. Tali obiettivi sono:
a) la pianificazione e la gestione comune delle risorse idriche di cui agli schemi idrici condivisi tra le Regioni Puglia e Basilicata al fine di pianificarne l'utilizzo per assicurare le erogazioni, sulla base delle disponibilità effettive e dei fabbisogni documentati, necessarie allo sviluppo sostenibile delle Regioni, tenendo conto anche della necessita' di perseguire e raggiungere gli obiettivi di qualità fissati dal piano di gestione per i corpi idrici su cui insistono i prelievi e le restituzioni degli schemi idrici in questione e sulla base della predisposizione di un bilancio idrico scientificamente basato e di periodi critici di approvvigionamento;
b) la messa in atto di strumenti di coordinamento permanenti, volti a sviluppare le azioni di programmazione, pianificazione e monitoraggio necessarie ed a esercitare l'indirizzo sulla gestione di cui alla lettera a), comprese le azioni di recupero, riuso e risparmio idrico nei diversi usi della risorsa;
c) l'applicazione, nelle more del riconoscimento della componente ambientale della tariffa dell'acqua all'ingrosso coerentemente con le disposizioni del decreto ministeriale 24 febbraio 2015, n. 39 e delle deliberazioni dell'AEEGSI che disciplinano la materia, come valore della componente ambientale della tariffa dell'acqua all'ingrosso quello determinato dal gia' vigente AdP, al fine di garantire un equo scambio tra risorsa idrica e risorse finanziarie da destinare alla salvaguardia nel tempo della risorsa idrica in termini sia qualitativi che quantitativi, al contenimento e ripristino dei danni causati dall'utilizzo della stessa e, in emergenza e a titolo di anticipazione, alla gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere anche interconnesse, ove ciò non comprometta i fini ed il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla Direttiva 2000/60/CE e dal Piano di Gestione delle Acque del Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale adottato con delibera del Comitato Istituzionale del 17 dicembre 2015 e in fase di definitiva approvazione;
e) la tutela e la salvaguardia prioritariamente della fascia ionica lucana, con specifico riguardo all'arretramento costiero, e della falda carsica pugliese con specifico riferimento al fenomeno della salinizzazione.