Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

Cerca

Open Science e Open Access

L’ISPRA concorre allo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica secondo quanto disposto dall’art. 9 della Costituzione Italiana.

Nel raggiungimento della missione istituzionale, l’ISPRA attribuisce particolare rilevanza alla disseminazione delle conoscenze derivate dall’attività di ricerca e dagli studi scientifici al fine di rafforzare la ricerca stessa, anche interdisciplinare, rendere più agevole l’uso di contributi scientifici, incrementare la trasparenza verso la cittadinanza e i portatori d’interesse.

L’ISPRA promuove ogni opportuna iniziativa per favorire il diritto di accesso, gratuito, irrevocabile ed universale ai prodotti originati dalla propria attività di ricerca.

L’ISPRA sostiene la conservazione e il riutilizzo dei dati e delle informazioni scientifiche e si adopera per costruire un dialogo con tutti i soggetti interessati a livello nazionale, europeo e internazionale.

Per dare attuazione a questi principi l’Istituto ha adottato:

Archivio istituzionale dei prodotti della ricerca

Con l'entrata in vigore del "Regolamento per l'accesso aperto ai prodotti della ricerca dell’ISPRA" viene istituito l’Archivio istituzionale per i prodotti della ricerca. L'Archivio (ospitato presso l’OAR-INFN) è lo strumento per documentare, comprovare, custodire e promuovere i prodotti della ricerca scientifica di ISPRA e i relativi metadati ed è operativamente gestito dalla Biblioteca.

Piano Nazionale della Scienza Aperta

Il MUR ha pubblicato il Piano nazionale della Scienza Aperta (PNSA), in attuazione al Decreto Ministeriale n. 268 del 28 febbraio 2022. Il PNSA, insieme al Piano per le Infrastrutture di ricerca (PNIR), completa l’insieme dei Piani nazionali richiamati dal Programma Nazionale per la Ricerca 2021-2027.

Il PNSA pone le basi per la piena attuazione della scienza aperta in Italia, favorendo la transizione verso un sistema aperto, trasparente, equo, in linea con le più recenti tendenze europee. 

Il Piano individua 5 assi di intervento: le pubblicazioni scientifiche, i dati della ricerca, la valutazione di quest’ultima, la partecipazione e l’apertura dei dati della ricerca su SARS-COV-2 e Covid-19.

Il PNSA, già dalla sua articolazione, si presenta come un documento programmatico che spinge l’Italia a garantire un accesso aperto agli strumenti di produzione della ricerca, a sostenere l’open-source dei codici di calcolo e ad assicurare a tutti i ricercatori l’accesso ai necessari servizi di calcolo.

Dichiarazione di Berlino sull'accesso aperto alla letteratura scientifica  

ISPRA ha sottoscritto il 05 aprile 2018 la Dichiarazione di Berlino.

La Dichiarazione di Berlino sottolinea, già nelle premesse “come per la prima volta nella storia Internet offra oggi l'occasione di costituire un'istanza globale ed interattiva della conoscenza umana e dell'eredità culturale e di offrire la garanzia di un accesso universale”.

I firmatari, prosegue la Dichiarazione, “si impegnano ad affrontare le sfide di Internet come mezzo funzionale emergente per la diffusione della conoscenza”, ponendo come obiettivo la disseminazione della conoscenza, con un’informazione che sia largamente e prontamente disponibile alla società. 

Occorre sostenere nuove possibilità di disseminazione della conoscenza, non solo attraverso le modalità tradizionali ma anche e sempre più attraverso il paradigma dell'accesso aperto via Internet.

Agreement on reforming research assessment e creazione di una Coalizione di organizzazioni a supporto del cambiamento nelle pratiche di valutazione della ricerca

Il 20 luglio 2022, è stato sottoscritto dalle 350 organizzazioni, di 40 Paesi diversi, protagoniste del processo di co-creazione, sostenuto dalla Commissione Europea, il testo finale dell’Accordo a supporto del cambiamento nelle pratiche di valutazione della ricerca, dei ricercatori e delle organizzazioni che svolgono tali attività, per massimizzare la qualità e l’impatto della ricerca stessa.

Al processo, avviato nel gennaio 2022, hanno partecipato diverse organizzazioni pubbliche e private che sostengono quotidianamente la ricerca e che hanno individuato un obiettivo comune: formare una vera e propria Coalizione per poter lavorare insieme in maniera concreta ed efficace. Ad oggi hanno aderito alla Coalizione oltre 60 le organizzazioni italiane, tra università, centri di ricerca e fondazioni.

In calce, la versione finale dell’Accordo e le novità sulla Coalizione.

L’Accordo comprende i principi, gli impegni e il calendario delle riforme e stabilisce i principi della Coalizione formata da organizzazioni disposte a collaborare per l’attuazione dei cambiamenti.

I firmatari si impegneranno a perseguire una visione comune, ovvero che la valutazione della ricerca, dei ricercatori e delle organizzazioni di ricerca riconosca i diversi risultati, le pratiche e le attività che massimizzano la qualità e l’impatto della ricerca. Ciò richiede che la valutazione si basi principalmente su un giudizio qualitativo, per il quale la peer-review è centrale, supportata da un uso responsabile degli indicatori quantitativi.

A marzo 2023 ISPRA ha sottoscritto l’Agreement on reforming research assessment.

Link