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Inquinamento marino causato dal rilascio di sostanze e rifiuti da parte di navi e aeromobili

Prosegue la collaborazione dell’ISPRA nell’implementazione della Convenzione di Londra e del Protocollo del 1996 sulla prevenzione dell'inquinamento marino causato dall'immersione deliberata in mare di rifiuti e altre sostanze.

  • Quando dal 15/04/2024 al 19/04/2024 (Europe/Berlin / UTC200)
  • Dove Londra
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Presso la sede dell’Organizzazione Marittima internazionale (IMO) delle Nazioni Unite a Londra, dal 15 al 19 aprile 2024, si sono riuniti delegati di 40 paesi e 7 organizzazioni non governative per la 47ma riunione dei “Gruppi Scientifici” della Convenzione di Londra, 1972 e la 18ma riunione del Protocollo 1996.
Quest’anno le riunioni sono state presiedute per la prima volta da Cristian Mugnai, tecnologo ISPRA da tempo coinvolto in questi tavoli internazionali. L’incarico di Presidente avrà una durata massima di quattro anni.
Al fine di contribuire ai vari temi in agenda hanno partecipato in presenza anche due esperti dell’ISPRA e altrettanti da remoto. Gli argomenti dibattuti hanno riguardato l’esame di tecniche di geoingegneria marina volte al contrasto dei cambiamenti climatici, la cattura e il sequestro di anidride carbonica all’interno di strutture geologiche sottomarine, l’immersione in mare di sedimenti portuali come riuso benefico di materiale naturale e i monitoraggi che devono seguire a ogni tipo di immersione deliberata, la gestione delle imbarcazioni in vetroresina dismesse e la definizione di azioni per la minimizzazione delle fonti di inquinamento marino da rifiuti, tra cui le plastiche.
I contributi presentati dai tecnici dell’ISPRA sono stati focalizzati sulla normativa italiana, sul primo progetto sperimentale di cattura e sequestro di CO2 in un giacimento di gas naturale dismesso e sull’analisi delle interazioni tra cambiamento climatico e tossicità misurata in una popolazione naturale di ricci di mare.
Infine, è stato presentato lo stato di avanzamento del gruppo di lavoro 43 del GESAMP (gruppo di esperti scientifici indipendenti che fornisce consulenza al sistema delle Nazioni Unite sugli aspetti scientifici della protezione dell'ambiente marino) sulle fonti marine di rifiuti, a cui ha contribuito una ricercatrice ISPRA.