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La Direttiva Seveso e i rischi emergenti dalla transizione energetica

A dieci anni dal recepimento nazionale, inaugurato il corso di alta formazione per la sicurezza negli impianti industriali

Competenze e strumenti operativi per applicare correttamente la Direttiva Seveso III - recepita in Italia con decreto legislativo n. 105/2015 - per poi affrontare le attività di verifica e controllo degli stabilimenti industriali, in relazione all’analisi di rischio dei principali processi industriali, ed alla luce delle nuove tecnologie introdotte con la transizione energetica. Queste le finalità del Corso di Alta Formazione in “Sicurezza negli impianti industriali: la Direttiva Seveso e i rischi emergenti dalla transizione energetica”, ideato, organizzato ed erogato in collaborazione tra ISPRA e UCBM Academy, inaugurato oggi presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. Il percorso formativo testimonia l’attenzione alla preparazione tecnica e scientifica indispensabile per la prevenzione dei rischi industriali ed è parte integrante dell’offerta formativa della Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali di ISPRA, inaugurata lo scorso anno. UCBM Academy promuove la formazione post-lauream dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, sviluppando master universitari, corsi di perfezionamento, executive program e percorsi progettati su misura per aziende e istituzioni. La collaborazione con ISPRA si inserisce nel quadro delle iniziative congiunte per lo sviluppo di competenze tecniche avanzate nei settori ad elevata complessità.

Quest’anno ricorre il decennale del recepimento nazionale della Direttiva Seveso III, che sostituì la precedente Seveso II, in concomitanza con la piena entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla classificazione, etichettatura, imballaggio (CLP) delle sostanze. Tra le principali novità della direttiva Seveso III: l’adeguamento al regolamento CLP, la semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi, la migliore leggibilità.

L’ISPRA ha una lunga e consolidata esperienza, insieme alle Agenzie nell’ambito del Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente (SNPA), nella conduzione e gestione di ispezioni e controlli, sia ordinari che incidentali, sugli stabilimenti Seveso, volti a verificare l'idoneità della Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti del gestore e l'attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza, effettuando un esame pianificato dei sistemi in uso presso lo stabilimento, siano essi di natura tecnica, organizzativa o gestionale.

Qualche dato sulle ispezioni del SNPA aventi per oggetto, oltre alla tematica specifica del corso di alta formazione (Seveso), quella relativa alla direttiva sulla verifica delle prescrizioni dei decreti AIA:

  • In 14 agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e in ISPRA, il numero degli ispettori delle Agenzie Regionali e provinciali al 2023 era di 2.170 unità, in ISPRA 29; le segnalazioni annue pervenute alle Agenzie da singoli soggetti privati sono state 2.430, quelle da soggetti pubblici sono state più di 1.200; il numero annuo di interventi ispettivi effettuati dal SNPA sono stati circa 6.600 in tema di rifiuti, più di 13.500 in tema di acque e circa 3.800 per le emissioni. Il numero totale annuo degli illeciti ambientali rilevati nel corso di un’ispezione (amministrativi e penali) ammonta a circa 6.300 e a più di 3.400 le sanzioni amministrative erogate.
  • La Gestione dell’Inventario Nazionale, che riguarda gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, ci dice che le notifiche effettuate al 20 novembre 2025 sono state 736 e le richieste all’Help desk del Portale Sistema Comunicazione Notifiche Seveso sono state poco meno di 1.900, quest’ultimo in aumento rispetto al dato dell’anno precedente (circa 1500).
  • Al 27 novembre 2025, le ispezioni negli stabilimenti a rischio di incidente rilevante (Seveso) specificatamente richieste a ISPRA sono state 21, quelle effettuate 15, con una tendenza pari a circa il 71% (ispezioni effettuate rispetto alle richieste), valore del resto in linea con i dati degli anni precedenti. Tali valori, ovviamente, vanno letti in aggiunta ai dati relativi alle attività ispettive svolte dalle Agenzie Regionali e Provinciali, nell’ambito del SNPA, per un totale annuale di ispezioni su stabilimenti nazionali pari a circa 300.
  • Al 27 novembre 2025, le ispezioni ambientali, per la vigilanza e i controlli negli impianti AIA di competenza statale richieste o programmate sono state 70 (a fronte delle 61 dell’anno precedente) e le ispezioni effettuate, incluse quelle straordinarie, sono state 65 (61 nel 2024); le ispezioni effettuate rispetto alle richieste programmate si attestano al 93%.
  • Per ciò che riguarda le ispezioni AIA presso gli impianti di interesse strategico nazionale, queste avvengono con maggiore frequenza rispetto a quelle su altri impianti industriali. Nel caso di specie dell’installazione ex ILVA di Taranto, ad esempio, sono previste 4 ispezioni ordinarie all’anno con frequenza trimestrale, mentre per l’installazione ISAB S.r.l. ad esempio, sono previste 2 ispezioni ordinarie all’anno. Le ispezioni annuali effettuate o previste sugli impianti di interesse strategico nazionale, al 27 novembre 2025, risultano essere pari all’83%.

Il contributo tecnico-scientifico dell’ISPRA al percorso formativo si inquadra nel suo ruolo di Organismo Tecnico Nazionale per l'attuazione della Direttiva Seveso. L’Istituto è infatti responsabile della definizione dei contenuti tecnici delle leggi e dei decreti per il controllo del pericolo di incidenti rilevanti; tale compito viene svolto attraverso la partecipazione dell'ISPRA, in qualità di segreteria tecnica, all'attività del Tavolo di coordinamento Seveso, istituito presso il Ministero dell'Ambiente e composto dal Dipartimento della Protezione Civile, dai Ministeri dell'Interno, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dello Sviluppo Economico, della Salute, dalle Regioni e Province Autonome e dall'Associazione dei Comuni, da rappresentanti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dell'Istituto Superiore per la Sicurezza sul Lavoro, dell'Istituto Superiore di Sanità e del SNPA.

Comunicato stampa