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LIFE Conceptu Maris: il bilancio dell'estate di avvistamenti

Nel corso dell’estate oltre 40 scienziati di LIFE Conceptu Maris, insieme a decine di volontari appositamente formati, si sono imbarcati nel Mediterraneo centrale e occidentale sui traghetti delle principali compagnie di  navigazione, trasformati per l’occasione in laboratori galleggianti per la ricerca in mare aperto. E mentre i loro binocoli scrutavano l’orizzonte in cerca di cetacei, tartarughe e uccelli marini, nella sala macchina di un numero selezionato di imbarcazioni, si raccoglievano campioni di acqua per analisi chimiche e del DNA ambientale. 

I dati raccolti mostrano una elevata frequenza di balenottere comuni, avvistate soprattutto nel Santuario Pelagos tra Italia e Francia nel corso dell’estate.  I grandi capodogli sono meno diffusi, ma presenti in diverse aree di mare profondo nel Mediterraneo centrale.
Tra le specie più piccole, stenelle striate e tursiopi risultano quasi onnipresenti, con centinaia gli individui osservati lungo tutte le rotte. Più difficile vedere il delfino comune, che di comune ha quindi soltanto il nome, almeno nel Mediterraneo centrale, ma anche in questo caso gli avvistamenti non sono mancati.

ISPRA è partner del Progetto LIFE Conceptu Maris

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