Il ‘Nautilus’ di ISPRA incontra uno squalo vacca a 960 metri di profondità
Durante la spedizione oceanografica del progetto PNRR MER grazie a un sofisticato ROV (Remotely Operated Vehicle), un vero e proprio ‘veicolo robotico’ in grado di tuffarsi e operare fino a 2.000 metri di profondità, i ricercatori hanno mappato nel Mar Mediterraneo ecosistemi mai studiati prima, rivelando scenari straordinari e nuove specie nelle foreste di coralli e spugne che popolano gli abissi
Le immagini restituite dal ROV hanno rivelato scenari mozzafiato: estese colonie di corallo rosso fino a 900 metri di profondità, fitte foreste di pennatulacei (le cosiddette “penne di mare”) tra i 100 e i 140 metri e una sorprendente biodiversità bentonica, con la presenza di coralli neri, coralli bianchi, spugne e banchi di ostriche e balani giganti.
Uno degli eventi più emozionanti della spedizione è stato un raro incontro con lo squalo vacca (Hexanchus griseus), un predatore di profondità che si è avvicinato al ROV, attratto dalle luci e dai suoni del veicolo.