Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Presentazione dei risultati del progetto GAP2 (Creare un ponte tra pescatori, ricercatori e portatori di interesse) e del Quaderno di Ricerca Marina “Un futuro per la pesca in alto Adriatico".

  • Quando il 28/03/2015 dalle 10:00 alle 12:00 (Europe/Berlin / UTC100)
  • Dove Chioggia, Museo Civico della Laguna
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Sabato 28 marzo, alle ore 10:00, presso il Museo Civico della Laguna di Chioggia, sarà presentato alla presenza delle autorità locali e dei portatori di interesse della filiera della pesca del Veneto, il volume “Un futuro per la pesca in alto Adriatico. Risultati e proposte del percorso partecipativo GAP2 tra ricercatori e pescatori di Chioggia” (Quaderni di Ricerca Marina di ISPRA, 7/2015).

Il volume, pubblicato nell’ambito della collana editoriale dei Quaderni di Ricerca Marina dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e curato dai ricercatori della Struttura Tecnico-Scientifica di Chioggia, presenta i risultati del percorso di ricerca partecipativa instaurato nell’ambito del progetto internazionale FP7 “GAP2” - Creare un ponte tra pescatori, ricercatori e portatori di interesse.

In questo progetto, che ha avuto come caso studio di approfondimento la pesca in alto Adriatico, i ricercatori ISPRA hanno collaborato con i pescatori di Chioggia e i ricercatori del Consorzio UNIMAR al fine di stabilire un percorso paritetico di effettiva collaborazione che ha incluso tutte le fasi della ricerca, dalla definizione degli obiettivi, alla raccolta dei dati, la loro analisi ed interpretazione, e l’identificazione delle conseguenti proposte gestionali.

Questo percorso si inserisce nel tentativo di conferire alla ricerca finalizzata alla tutela dell’ambiente marino le caratteristiche di salienza, credibilità e legittimità che ogni attività che va poi ad impattare sulla gestione, e quindi sulla società, dovrebbe possedere.

Le attività di ricerca sono consistite in un insieme coordinato di azioni, tra le quali la raccolta di dati a bordo di pescherecci commerciali da parte di osservatori scientifici, lo sviluppo e applicazione di logbook elettronici nei quali i pescatori hanno raccolto ed archiviato dati di cattura georeferenziati (per un totale di circa 5000 cale), la realizzazione dal 2012 al 2014 delle campagne sperimentali (trawl-survey) nelle acque della Regione Veneto. L’insieme dei dati raccolti, analizzati e discussi congiuntamente da pescatori e ricercatori ISPRA, ha permesso di instaurare un monitoraggio delle risorse ittiche ed anche di evidenziare la necessità di rimodulare una serie di approcci gestionali.

In particolare, i pescatori e ricercatori GAP2 hanno focalizzato la loro attenzione sul cosiddetto “fermo biologico”, considerando oltre che le evidenze sperimentali anche i dati provenienti da circa 100 interviste fatte ad operatori veneti del settore su tale tema. La proposta gestionale che emerge è quella di una estensione del periodo di fermo (che dovrebbe essere allungato e compreso tra metà luglio e metà settembre) e una ulteriore riduzione delle ore di pesca settimanali nel periodo del successivo fermo tecnico. Ad accompagnare questa proposta, presentata all’interno del volume ISPRA, è presente anche una “Carta dei valori per una pesca responsabile in alto Adriatico”, nella quale i pescatori del gruppo GAP2 evidenziano una ulteriore serie di proposte volte a conseguire uno sfruttamento sostenibile delle risorse, tra le quali il maggior coordinamento con Croazia e Slovenia per la gestione delle risorse condivise e la necessità di un miglioramento dei processi di vendita e valorizzazione dei prodotti presso i mercati ittici. Questo processo dovrebbe anche portare allo sviluppo di modalità di “co-gestione”, coinvolgendo e responsabilizzando i pescatori in modo diretto nella gestione delle risorse sfruttate dalla pesca.

Per informazioni:

Otello Giovanardi : 3351816517 – otello.giovanardi@isprambiente.it

Sasa Raicevich: 3486113600 – sasa.raicevich@isprambiente.it