Eventi e notizie
Emissioni nazionali di gas serra. La stima del terzo trimestre 2025: in leggero aumento ma prosegue la riduzione per unità di PIL
Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni nazionali di gas serra: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del PIL pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di PIL) dello 0.5% rispetto all’anno precedente. L’incremento delle emissioni è dovuto prevalentemente a un maggior consumo di gas naturale per la produzione di energia elettrica (+2.5%), legato anche a una riduzione della produzione idroelettrica. Come previsto dalla strategia di decarbonizzazione, si registra un sensibile calo delle emissioni legate ai consumi di carbone per la produzione di energia. Nel complesso si stima un aumento delle emissioni dalla produzione di energia del’1.2%.
Ambiente: Europa, Italia e regioni a confronto
ISPRA e SNPA presentano gli ultimi dati europei e nazionali L’Europa si conferma leader mondiale nell’impegno per il clima: riduce le emissioni di gas serra e l’uso di combustibili fossili, mentre raddoppia la quota di energie rinnovabili dal 2005. Passi significativi sulla qualità dell’aria, l’economia circolare e l’efficienza delle risorse. Ulteriori progressi raggiunti su una serie di fattori che consentono la transizione verso la sostenibilità – quali l’innovazione, il lavoro verde e la finanza sostenibile – sono motivo di ottimismo. Più complessa la situazione della biodiversità in Europa; in crisi in tutti gli ecosistemi: terrestri, di acqua dolce e marini a causa delle persistenti pressioni esercitate da modelli di produzione e consumo non sostenibili. Europa sotto stress anche sui cambiamenti climatici: è il continente che si riscalda più rapidamente nell’intero pianeta. Come si colloca l’Italia in questo quadro generale? Siamo leader nell’economia circolare: con un tasso di utilizzo circolare dei materiali raggiugiamo il 20,8% nel 2023, quasi il doppio della media Ue (11,8%), collocando l’Italia al secondo posto nella Ue. Riduciamo le emissioni di gas serra (-26,4% tra 1990 e 2023) e cresce l’agricoltura biologica. Aumenta il consumo di energia da fonti rinnovabili, che supera il traguardo 2020 e punta al 38,7% entro il 2030.
Presentazione del Report Europe’s Environment 2025, Report stato ambiente e Rapporto Ambiente SNPA
il 28/10/2025 dalle 10:00 alle 13:00
— Roma, Sala della Regina, Palazzo Montecitorio,
ISPRA ha presentato il 28 ottobre a Roma presso la Camera dei Deputati tre strumenti fondamentali per comprendere lo stato dell’ambiente: il Rapporto europeo “Europe’s Environment 2025” dell’Agenzia europea per l’ambiente, il Rapporto ISPRA “Stato dell’Ambiente in Italia 2025: Indicatori e Analisi” e il Rapporto Ambiente del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. L’Europa si conferma leader mondiale nell’impegno per il clima: riduce le emissioni di gas serra e l’uso di combustibili fossili, mentre raddoppia la quota di energie rinnovabili dal 2005. Passi significativi sulla qualità dell’aria, l’economia circolare e l’efficienza delle risorse. Ulteriori progressi raggiunti su una serie di fattori che consentono la transizione verso la sostenibilità – quali l’innovazione, il lavoro verde e la finanza sostenibile – sono motivo di ottimismo.
Pubblicato il Rapporto AEA 2025 sull'ambiente in Europa
Nonostante i significativi progressi compiuti nella riduzione delle emissioni di gas serra e dell'inquinamento atmosferico, lo stato generale dell'ambiente in Europa non è buono, soprattutto per quanto riguarda la natura che continua a subire degrado, sfruttamento eccessivo e perdita di biodiversità e per l'accelerazione dei cambiamenti climatici che rappresentano una sfida urgente. Queste le conclusioni a cui giunge il Rapporto dell'Ambiente in Europa 2025 , pubblicato oggi dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA), che costituisce l'analisi più completa sullo stato attuale e sulle prospettive dell'ambiente, del clima e della sostenibilità nel continente, basata su dati provenienti da 38 paesi. Le prospettive per la maggior parte delle tendenze ambientali sono preoccupanti e pongono gravi rischi per la prosperità economica, la sicurezza e la qualità della vita in Europa.
ISPRA a Ecomondo 2025
dal
04/11/2025
al
07/11/2025
— Rimini,
Dal 4 al 7 novembre alla Fiera di Rimini si terrà Ecomondo , la fiera internazionale che accende i riflettori su economia circolare, green e blue economy, riunendo aziende, ricercatori e istituzioni in un dialogo a livello globale. La manifestazione si articola in sette macroaree tematiche, ciascuna dedicata a un aspetto chiave della transizione ecologica. Oltre alle aree e ai distretti da scoprire, addetti ai lavori e stakeholder della sostenibilità possono approfondire i temi chiave della transizione ecologica partecipando ai numerosi convegni in programma. Galleria fotografica
Questionario sui dati pollinici: il tuo contributo è importante!
Tra le attività del National Collaboration Programme del Progetto Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS NCP), una particolare attenzione è dedicata alla previsione della distribuzione dei pollini, realizzato attraverso l’integrazione dei prodotti Copernicus CAMS e dei dati raccolti a livello nazionale da POLLnet , la rete di monitoraggio della componente biologica del particolato atmosferico.
EU ETS Prospettive e opportunità per la decarbonizzazione del settore marittimo
dal
18/09/2025
al
19/09/2025
— Palermo,
L'evento è dedicato all’estensione del sistema europeo di emissions trading (EU ETS) al trasporto marittimo. L’evento è organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. Esperti nazionali ed europei illustreranno il nuovo quadro regolatorio e le opportunità di finanziamento di progetti miranti alla decarbonizzazione del settore, con un focus particolare sull’Innovation Fund.
In-Country Review of the First Biennial Transparency Report for Italy
dal
19/05/2025
al
23/05/2025
— Roma, sede ISPRA,
Dal 19 al 23 maggio, ISPRA ospita la sessione di revisione del Primo Rapporto Biennale sulla Trasparenza (BTR) dell’Italia, nell’ambito dell’Accordo di Parigi. La revisione si inserisce nel quadro del Enhanced Transparency Framework (ETF), istituito con l’Accordo di Parigi, che obbliga tutte le Parti a presentare periodicamente i propri Rapporti Biennali sulla Trasparenza. L’obiettivo dell’ETF è garantire una rendicontazione trasparente, coerente e dettagliata dei progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali, rafforzando al contempo la fiducia reciproca e la responsabilità tra le Parti.
Giù le emissioni del 3% grazie al settore elettrico. Trasporti da migliorare, lavorare intensamente per obiettivi 2030
Gas serra, da ISPRA i primi dati 2024 Calo significativo dei gas serra nel 2024: -3% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del comparto che produce energia elettrica. Questo settore incide mediamente per un quarto delle emissioni nazionali e negli anni si dimostra tra i più efficienti in termini di riduzione dei gas climalteranti: questi sono diminuiti del 64% dal 1990 ad oggi. Si conferma problematico il settore dei trasporti le cui emissioni continuano a crescere significativamente e rappresentano il 28% di quelle nazionali: derivano per oltre il 90% dal trasporto stradale e sono aumentate di circa il 7% dal 1990. Il parco veicolare italiano è tuttora caratterizzato da mezzi ad alimentazione tradizionale (benzina e gasolio) e negli anni il numero dei veicoli ha registrato una notevole espansione (oltre il 50%). Tutti gli altri settori economici registrano marcate riduzioni delle emissioni, ad eccezione della gestione dei rifiuti che però contribuisce solo al 5% del totale nazionale.
Decarbonizzazione: costruire un futuro emissioni zero
il 07/05/2025 dalle 10:00 alle 13:00
— Roma, Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro, Senato della Repubblica, Piazza Capranica, 72 / Online,
Calo significativo dei gas serra nel 2024: -3% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del comparto che produce energia elettrica. Questo settore incide mediamente per un quarto delle emissioni nazionali e negli anni si dimostra tra i più efficienti in termini di riduzione dei gas climalteranti: questi sono diminuiti del 64% dal 1990 ad oggi. Si conferma problematico il settore dei trasporti le cui emissioni continuano a crescere significativamente e rappresentano il 28% di quelle nazionali: derivano per oltre il 90% dal trasporto stradale e sono aumentate di circa il 7% dal 1990. Il parco veicolare italiano è tuttora caratterizzato da mezzi ad alimentazione tradizionale (benzina e gasolio) e negli anni il numero dei veicoli ha registrato una notevole espansione (oltre il 50%). Tutti gli altri settori economici registrano marcate riduzioni delle emissioni, ad eccezione della gestione dei rifiuti che però contribuisce solo al 5% del totale nazionale.
Verso la nuova Direttiva Europea sulla qualità dell'aria: dialogo e sinergie tra infrastrutture di ricerca, enti locali e agenzie ambientali
dal
07/04/2025
al
08/04/2025
— Roma, Sede centrale Cnr, Piazzale Aldo Moro 7,
L'evento si propone come momento di discussione sul come le infrastrutture di ricerca presenti sul territorio nazionale possano supportare il recepimento della nuova Direttiva Europea sulla qualità dell'aria e l'analisi 'automatica' dei nuovi parametri. L’evento vedrà il coinvolgimento di ISPRA e le diverse Arpa come naturali interlocutori di questo evento, che attraverso tavole rotonde vuole favorire un reale e interattivo confronto con il sistema delle Agenzie.
Dichiarazione PRTR 2025 (anno di riferimento 2024)
Si informano gli utenti soggetti all’obbligo di comunicazione della dichiarazione PRTR 2025 (art.4 del DPR 157/2011) che le informazioni riferite all’anno 2024 dovranno essere comunicate secondo le modalità illustrate al seguente link .
Emissioni di gas serra: nel 2023 in calo del 26% rispetto al 1990
Le rinnovabili trainano il miglioramento. Resta critico il settore dei trasporti ISPRA comunica i dati ufficiali delle emissioni dei gas serra in Italia Nel 2023, le emissioni nazionali dei gas serra diminuiscono del 26% rispetto ai livelli del 1990. Questo andamento è dovuto all’aumento dell’efficienza energetica da fonti rinnovabili, nei settori industriali e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio. Le emissioni di gas serra diminuiscono anche rispetto all’anno precedente (2022) del 6.8% e raggiungono un totale pari a 385 milioni di tonnellate di CO 2 equivalente. Non tutti i settori presentano però una riduzione delle emissioni; le emissioni prodotte dal settore dei trasporti, che derivano per oltre il 90% dal trasporto stradale, continuano ad aumentare anche nel 2023 e sono oltre il 7% rispetto al 1990. Nonostante le direttive europee, i livelli emissivi dei trasporti stradali sono rimasti costantemente elevati, attestandosi sui valori del 2014 e determinando così il superamento del tetto massimo consentito.
Il monitoraggio aerobiologico. Tra patrimonio naturale e intelligenza artificiale
il 21/03/2025 dalle 10:00 alle 13:00
— Webinar,
Giornata nazionale del polline Il 21 marzo, in occasione della XVIII edizione della Giornata Nazionale del Polline, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e la rete tematica POLLnet SNPA hanno organizzato il seminario “Il Monitoraggio aerobiologico tra patrimonio naturale e intelligenza artificiale”. La giornata, organizzata in collaborazione con la Società Italiana di Aerobiologia Medicina e Ambiente (SIAMA), la Società Botanica Italiana (SBI), il Gruppo di Palinologia e Paleobotanica (GPP-SBI) e la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), ha avuto lo scopo di promuovere l’aerobiologia come disciplina fondamentale nello studio delle problematiche ambientali connesse all’interpretazione della malattia allergica e di contribuire a diffondere la cultura dell’approccio multidisciplinare alle problematiche della salute dell’uomo e dell’ambiente.
Qualità dell’aria nel 2024
Trend di riduzione per particolato PM 2,5 e biossido di azoto, Sempre critici l’ozono in estate e il PM 10 giornaliero. Nuovi limiti nella Direttiva UE Prosegue nel 2024 il lento e continuo miglioramento della qualità dell’aria in Italia, anche se permangono le note criticità in alcune aree del Paese. Tra le novità positive, risultano nella norma i livelli di particolato atmosferico fine PM 2,5 (25 microgrammi per metro cubo è il valore limite consentito). Continuano ad essere rispettati quelli annuali per il PM 10 (concentrazione media di 40 microgrammi per metro cubo), mentre permangono sforamenti nei valori giornalieri. Nei limiti ed in continua discesa le concentrazioni di biossido di azoto in quasi tutte le stazioni di monitoraggio (98%). Negativa, invece, la situazione dell’ozono: solo il 16% delle stazioni ha rispettato l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana.
CIRO Roadshow 2025
il 06/03/2025 dalle 14:15 alle 16:00
— Rimini,
Dati, strategie e buone pratiche per guidare la transizione delle Regioni italiane CIRO è il database che raccoglie i dati sulle performance climatiche delle Regioni italiane, e i falsi miti sulle rinnovabili, per contrastare la disinformazione climatica. Le Regioni italiane, attori chiave nella transizione climatica ed energetica, saranno protagoniste del CIRO Roadshow 2025, un appuntamento organizzato il 6 marzo da Italy for Climate all’interno di Key – The Energy Transition Expo . Durante l’evento verrà presentata la nuova edizione del database CIRO 2025, sviluppato da Italy for Climate in collaborazione con ISPRA, lanciato per la prima volta lo scorso anno e parte del SISTAN (Sistema Statistico Nazionale). CIRO rappresenta il primo strumento che raccoglie dati e buone pratiche delle Regioni italiane, con l’obiettivo di diffondere analisi aggiornate sul percorso verso la neutralità climatica ed esperienze di successo. Quest’anno, il focus sarà sul confronto tra i nuovi dati raccolti e quelli precedenti, offrendo una panoramica sulle tendenze, gli ostacoli e le opportunità per accelerare la decarbonizzazione a livello regionale.
Nuovo sito Copernicus-Italia.it
È online il nuovo portale www.copernicus-italia.it dedicato alle attività nazionali nell’ambito degli sviluppi del Programma europeo Copernicus per l’osservazione della Terra, che fornisce un accesso completo, libero e aperto ai dati e alle informazioni derivanti dall’integrazione dei dati satellitari con i dati in situ e i modelli previsionali.
Inventa, innova e trasforma il futuro dei beni culturali con Copernicus
dal
09/05/2025
al
11/05/2025
— Bologna,
ISPRA, insieme con il Forum Nazionale degli Utenti Copernicus e il Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine ( ECMWF ), organizza un Hackathon dal titolo “SpazioCulturale”. Si tratta di un evento multidisciplinare per giovani talenti volto a promuovere innovazione nei settori del patrimonio culturale, della qualità dell’aria e dei cambiamenti climatici, avvalendosi dei prodotti Copernicus di osservazione della Terra messi a disposizione dai servizi CAMS e C3S .
Progetto Copernicus Atmosphere Monitoring Service - Monitoraggio e Protezione Ambientale a Livello Nazionale
CAMS National Collaboration Programme Italia - Seconda Fase La seconda fase del National Collaboration Programme CAMS Italia rappresenta un importante riconoscimento dei rilevanti risultati ottenuti nella prima fase di attività nell'ambito del monitoraggio dell’atmosfera in Italia, promuovendo azioni di sviluppo congiunte tra diversi utenti e ricercatori basate, favorendo altresì attività di formazione ed informazione specifiche.
Misurare la qualità dell’aria: riuniti a Terni tutti i laboratori mobili SNPA
Assicurare la qualità delle misurazioni, l’omogeneità delle procedure e dei dati prodotti. È questo l’obiettivo del confronto tecnico, organizzato da ISPRA in collaborazione con Arpa Umbria , che ha preso il via a Terni il 23 gennaio presso la sede dell’Agenzia regionale. Per due settimane saranno riuniti i 21 laboratori mobili del Sistema nazionale SNPA dedicati alla misurazione di polveri sottili, ozono, ossidi e biossidi di azoto, benzene, metalli, idrocarburi policiclici aromatici (IPA). ISPRA, in qualità di Laboratorio nazionale di Riferimento (ai sensi del Decreto Ministeriale dell'Ambiente n° 67 del 04-02-2022), ha il compito di organizzare e realizzare programmi di affidabilità a cui le istituzioni che gestiscono le reti di monitoraggio devono partecipare ai sensi dell’Allegato I del D.Lgs. 155/2010. L’obiettivo del circuito di interconfronto – questo il termine tecnico – è conseguire un miglioramento armonizzato delle prestazioni delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria a livello nazionale, in ottemperanza all'art. 17 e all’allegato I del D.Lgs. 155/2010 e s.m.i. e consentire ai partecipanti di migliorare l’affidabilità dei dati di misura da essi prodotti, confrontandosi con le prestazioni fornite dagli altri partecipanti e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento, nonché di monitorare le procedure di QA/QC, definite dal DM 30/3/2017 per assicurare la qualità dei risultati di misura, e, qualora il circuito evidenzi carenze strumentali o procedurali, di adottare le necessarie azioni correttive.
Nuovo aggiornamento della Banca dati indicatori di ISPRA
Aggiornati più di 200 indicatori della Banca dati indicatori ambientali di ISPRA, l’obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza ambientale e coinvolgere la comunità scientifica, in particolare, quella delle statistiche e delle informazioni ambientali, nelle questioni ambientali cruciali del nostro tempo. Gli indicatori sono stati arricchiti con i dati più recenti disponibili, offrendo una panoramica completa delle tendenze e dei progressi compiuti.
Qualità dell’aria in Italia: nuovi strumenti di previsione e monitoraggio grazie al programma Copernicus
Stimare la quantità di polveri sahariane in atmosfera in modo tempestivo e omogeneo su tutto il territorio nazionale, prevedere la presenza di inquinanti nell’aria attraverso una più forte collaborazione tra gli Enti istituzionali che gestiscono gli strumenti di previsione, rilevare con maggior precisione la presenza di pollini e in particolare di quelli delle specie allergeniche maggiormente diffuse nelle zone mediterranee.
Energivori
Si informano le imprese energivore interessate che sono disponibili le linee guida per l’adempimento alla condizionalità green “investimento per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra” (articolo 6 del DM n.256 del 10 luglio 2024), al seguente link .
Nell’Atlante ambientale dell’ISPRA tutti gli ecosistemi urbani italiani da ripristinare a partire dal 2031
Superano il 28% i comuni italiani obbligati a ripristinare le proprie aree urbane a partire dal 2031. Si arriva a oltrepassare anche il 40% se, oltre ai centri e agli agglomerati urbani, si aggiungono anche i comuni periurbani pari all’11,6% del totale. Lo mostra chiaramente una delle carte dell’” Atlante dei dati ambientali 2024 ” presentato questo pomeriggio a Torino dall’ISPRA durante la manifestazione “Terra Madre”. Anche al fine di supportare il percorso del Governo nella redazione del Piano nazionale di ripristino, la nuova edizione dell’Atlante tiene in considerazione quanto previsto dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), entrato in vigore il 18 agosto 2024, in base al quale tutti gli Stati membri dell’UE devono assicurare il ripristino di almeno il 20% delle aree degradate terrestri e marine, ed entro il 2050 di tutti gli ecosistemi degradati. Inoltre, il regolamento richiede che non ci sia nessuna perdita netta di spazi verdi e di copertura arborea nelle aree urbane fino al 2030 e un costante aumento della loro superficie totale a partire dal 2031.
Efficienza energetica e decarbonizzazione: in Italia il fabbisogno di energia per unità di PIL ridotto del 23,4% dal 2005
Rinnovabili: bene l’Italia Online il Rapporto ISPRA “Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European countries” Edizione 2024 In crescita l’efficienza energetica ed economica e progressiva decarbonizzazione dell’economia nazionale dal 2005 al 2022. In Italia, il fabbisogno di energia per unità di PIL si riduce del 23,4%, mentre le emissioni di gas serra per unità di PIL si riducono del 32%. Analogamente, diminuiscono dal 2005 le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: -7,8% per l’agricoltura, -10,4% per l’industria e -22,6% per i servizi. Sul fronte delle fonti rinnovabili l’Italia è seconda solo alla Svezia tra i principali Paesi Europei, in termini di quota di consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili. La quota nazionale di energia rinnovabile rispetto al consumo interno lordo è pari a 19% nel 2022, mentre la media Europea è pari a 18,4%. D’altra parte, l’obiettivo delle fonti rinnovabili, calcolato sul consumo finale, vede l’Italia al 19,1% rispetto alla media europea del 23%.
Workshop POLLnet 2024
21/11/2024
— Trento,
Il monitoraggio aerobiologico: qualità dei dati, valorizzazione e innovazione Il 21 novembre si terrà una giornata di approfondimento su tematiche all’avanguardia in campo aerobiologico. Relatrici e relatori di Università e Centri di ricerca italiani e stranieri e di Agenzie per la protezione dell’ambiente si confronteranno sulla qualità e valorizzazione del dato aerobiologico. Si parlerà, tra l’altro, di innovazione nel monitoraggio aerobiologico basata su tecnologie real-time e del potenziale allergenico del verde urbano.
Il Verde e la salute sono il futuro delle nostre Città
il 27/09/2024 dalle 10:00 alle 18:00
— Livorno,
Il 27 settembre a Livorno, presso la Camera di Commercio Maremma e Tirreno, si parlerà della gestione del verde urbano con particolare attenzione ai cambiamenti introdotti dal nuovo codice degli appalti pubblici. Ci sarà un dialogo tra le istituzioni e chi lavora per la manutenzione e realizzazione del verde urbano ed extraurbano, dei giardini storici, dei parchi e del paesaggio. L'evento fa parte di una serie di appuntamenti dal titolo "Il verde e la salute sono il futuro delle nostre città" che è partita da Napoli, passando per Milano, Roma e Torino, e proseguirà nei prossimi mesi in Puglia e in Sicilia.
Eco - Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti
dal
17/09/2024
al
18/09/2024
— Roma,
"Il nostro Paese conta oltre 40 milioni di autovetture: ogni cittadino con patente ha a disposizione, in media, un'auto e mezza. Più del 25% del parco auto immatricolate appartiene alle categorie euro 0-3, le più inquinanti, con un impatto devastante sulla qualità dell’aria" - così il Presidente ISPRA, Stefano Laporta, intervistato durante il Talk "Trasporti e qualità dell'aria".
Emissioni di gas serra: trend in diminuzione in quasi tutti i settori, ma i livelli nazionali sono ancora in crescita. Determinante l’aumento costante dei trasporti stradali
Online l’ultima edizione della pubblicazione ISPRA “Le emissioni di gas serra in Italia. Obiettivi di riduzione al 2030” E’ in diminuzione il trend delle emissioni di gas serra che, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio, nel 2022 segnano un - 21% dal 1990. Nonostante l’andamento positivo, le emissioni di gas serra in Italia negli ultimi due anni continuano però a crescere e raggiungono nel 2022 un totale pari a 413 milioni di tonnellate di CO 2 equivalente (+0.4% rispetto al 2021). Determinante l’aumento costante del settore trasporti, le cui emissioni provengono per oltre il 90% dal trasporto stradale, che rispetto all’anno precedente segna un +5% e conferma un trend che non conosce pause e supera il 7% dal 1990, valore in controtendenza rispetto a quelli di tutti gli altri settori economici che al contrario registrano marcate riduzioni, ad eccezione dei rifiuti che rappresentano circa il 5% al totale nazionale.
Le emissioni in atmosfera. Focus sul settore industriale
il 09/05/2024 dalle 09:30 alle 13:30
— Roma, Sala del Chiostro - Facoltà di Ingegneria, Università Sapienza, Via Eudossiana, 18/Online,
Online l’ultima edizione della pubblicazione ISPRA “Le emissioni di gas serra in Italia. Obiettivi di riduzione al 2030”. E’ in diminuzione il trend delle emissioni di gas serra che, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio, nel 2022 segnano un - 21% dal 1990. Nonostante l’andamento positivo, le emissioni di gas serra in Italia negli ultimi due anni continuano però a crescere e raggiungono nel 2022 un totale pari a 413 milioni di tonnellate di CO 2 equivalente (+0.4% rispetto al 2021). Determinante l’aumento costante del settore trasporti, le cui emissioni provengono per oltre il 90% dal trasporto stradale, che rispetto all’anno precedente segna un +5% e conferma un trend che non conosce pause e supera il 7% dal 1990, valore in controtendenza rispetto a quelli di tutti gli altri settori economici che al contrario registrano marcate riduzioni, ad eccezione dei rifiuti che rappresentano circa il 5% al totale nazionale.