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IX edizione del Seminario di studi storico-cartografici: dalla mappa al GIS

Il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Roma Tre, in collaborazione con il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici, organizza nei giorni 9 e 10 aprile 2015 la nona edizione del Seminario di studi storico-cartografici: Dalla mappa al GIS. Il seminario offre delle  riflessioni sugli eventi calamitosi, di origine naturale e/o antropica, e ai processi di “territorializzazione” ad essi collegati. In particolar modo, si pone l’accento  su tali fenomeni attraverso l’analisi e lo studio delle fonti geostoriche e l’utilizzo degli strumenti digitali e informatici. In primo piano: la riflessione epistemologica e metodologica sull’utilizzo dei laboratori geocartografici universitari come sostegno della didattica e della ricerca;
il contributo dei GIS nel campo della ricerca storico-geografica e applicata alla governance.
L’incontro si articolerà in una serie interventi distribuiti in più sessioni e nello svolgimento di tavole rotonde; accanto ad essi, è prevista anche una sezione poster, collegata all’argomento delle due giornate di studio e finalizzata alla presentazione di ricerche in corso e di lavori con taglio più circoscritto. I lavori si svolgeranno nei locali del Laboratorio (Via Ostiense, 234-236, Piano terra).

La Biblioteca ISPRA sarà presente con un contributo che mette in risalto l’importanza dell’Archivio Storico come fonte di nuovi studi:
Marco Pantaloni, Fabiana Console, Paolo Perini. Evoluzione della Piana del Fucino tra bonifica e terremoto (1870 – 1915)

  • IX edizione del Seminario di studi storico-cartografici: dalla mappa al GIS
  • 2015-04-09T00:00:00+01:00
  • 2015-04-10T00:00:00+01:00
  • Il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Roma Tre, in collaborazione con il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici, organizza nei giorni 9 e 10 aprile 2015 la nona edizione del Seminario di studi storico-cartografici: Dalla mappa al GIS. Il seminario offre delle  riflessioni sugli eventi calamitosi, di origine naturale e/o antropica, e ai processi di “territorializzazione” ad essi collegati. In particolar modo, si pone l’accento  su tali fenomeni attraverso l’analisi e lo studio delle fonti geostoriche e l’utilizzo degli strumenti digitali e informatici. In primo piano: la riflessione epistemologica e metodologica sull’utilizzo dei laboratori geocartografici universitari come sostegno della didattica e della ricerca; il contributo dei GIS nel campo della ricerca storico-geografica e applicata alla governance. L’incontro si articolerà in una serie interventi distribuiti in più sessioni e nello svolgimento di tavole rotonde; accanto ad essi, è prevista anche una sezione poster, collegata all’argomento delle due giornate di studio e finalizzata alla presentazione di ricerche in corso e di lavori con taglio più circoscritto. I lavori si svolgeranno nei locali del Laboratorio (Via Ostiense, 234-236, Piano terra). La Biblioteca ISPRA sarà presente con un contributo che mette in risalto l’importanza dell’Archivio Storico come fonte di nuovi studi: Marco Pantaloni, Fabiana Console, Paolo Perini. Evoluzione della Piana del Fucino tra bonifica e terremoto (1870 – 1915)
  • Quando dal 09/04/2015 00:00 al 10/04/2015 00:00 (Europe/Berlin / UTC100)
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L’analisi storico-scientifica di documentazione inedita, reperita presso l’archivio del Servizio Geologico d’Italia (Biblioteca ISPRA), ha permesso l’elaborazione di un modello territoriale di un settore della Piana del Fucino oggetto della bonifica. Il materiale rinvenuto consiste in alcune relazioni redatte dagli ingegneri Lotti, Montanari e Olivieri, su incarico della “Nobilissima Casa” Torlonia, nel periodo a cavallo del terremoto del 13 gennaio 1915. Queste relazioni erano finalizzate alla risoluzione di alcuni problemi idraulici conseguenti la bonifica realizzata sul progetto di Brisse, conclusa nel 1878.
Attraverso i rilievi topografici contenuti nelle relazioni è stato possibile, tramite l’uso di strumenti GIS, ricostruire l’evoluzione temporale della subsidenza dovuta alla costipazione dei sedimenti lacustri grazie alla presenza di rilievi effettuati in anni differenti, rendendo possibile una elaborazione dinamica del modello territoriale. Considerando la subsidenza indotta come una conseguenza negativa di origine antropica sulle infrastrutture realizzate per il prosciugamento dei terreni, la bonifica Torlonia rappresenta un esempio forse unico al mondo di archivio di dati storici e ambientali utili alla descrizione del fenomeno. Inoltre questi risultati, se confrontati con quelli elaborati da Loperfido immediatamente dopo l’evento sismico, potrebbero consentire una nuova interpretazione degli effetti al suolo prodotti dagli eventi antropici e naturali occorsi nell’area.