Istituto Superiore per la Protezione
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Presentazione del volume: "Consumare carne: problematiche ambientali, sociali e salutistiche"

il 27/01/2017 dalle 10:00 alle 12:30 ISPRA - Sala 7° Piano - Via Brancati 60,
  La Biblioteca è lieta di informare tutti gli interessati che, venerdì 27 Gennaio 2017 alle ore 10:00, presso la Sala del 7 Piano di via Brancati, 60, si terrà la presentazione della seguente novità editoriale che solleva la questione del consumo della carne a livello globale, propone al lettore alcune riflessioni e lo invita a valutare le sue abitudini alimentari in maniera critica, nell'ottica del confronto aperto e del sereno dibattito: Consumare carne : problematiche ambientali, sociali, salutistiche / Marco Ciot ; [prefazione di Michele Boato], Mestre : ICU, 2016. ISBN  9788895829081    - Biblioteca ISPRA Colloc. Mag. 00 683 CIOT Si tratta di testo pubblicato nel marzo 2016, a valle di una tesi in Sviluppo, Ambiente e Cooperazione presso la Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Torino, vincitrice nel 2015 del primo premio della 16^ edizione del Concorso nazionale “ICU-Laura Conti” per Tesi di laurea in ecologia ed economia sostenibile, promosso dalla Fondazione ICU - Istituto Consumatori e Utenti assieme all’Ecoistituto del Veneto Alex Langer, entrambe con sede a Venezia-Mestre. Animeranno la tavola rotonda docenti ed esperti della materia. Marco Ciot ha coniugato globalizzazione e consumo internazionale di carne, due facce della stessa medaglia, saldamente unite dal guadagno economico. Negli ultimi anni, il consumo di carne è rimasto stabile in Occidente, mentre è drammaticamente aumentato in paesi che sperimentano per la prima volta la ricchezza (di pochi) come Cina e India. Nel mondo Occidentale, dove esso è tutt'ora molto diffuso, si fa sempre più forte un sentimento di critica nei suoi confronti, che proviene da una moltitudine di studi scientifici che provano i danni dell’abuso di carne nella dieta, oltre che dalle crescenti pressioni contro gli allevamenti intensivi, provenienti comunità animaliste e vegetariane. Questo consumo è anche la fonte di emergenze ambientali e climatiche, a causa della sua vastissima diffusione e di tutta la sua catena e, inoltre, è causa di profonde disuguaglianze a livello planetario: immense praterie del Sud del mondo sono adibite a monocolture per nutrire gli animali, destinati all’alimentazione. Queste piantagioni, oltre ad essere inquinanti, tolgono spazio a piantagioni che potrebbero sfamare miliardi di persone ora sottoalimentate o alla fame. Se tutti cinesi e indiani dovessero raggiungere i livelli di consumo di carne di americani ed europei, il mondo potrebbe presto trovarsi sommerso dai campi di mais e soia, con sempre più persone, da un lato, private dell'accesso al cibo, e dall'altro di persone con problemi di salute causati da una dieta eccessivamente carnivora e troppo sostanziosa. Per non parlare dei problemi relativi all'invasione di OGM e diserbanti tossici che li accompagnano. Insomma si sta trasformando il pianeta in un enorme paese, dove al Sud si coltiva cibo per gli animali che sempre più persone del Nord vogliono mangiare, in quantità sempre maggiori. Mentre una parte crescente della popolazione mondiale resta a guardare le tonnellate di mais e soia che andranno a finire nelle bocche di animali geneticamente modificati, e non in quelle dei propri figli.