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Verso il nuovo accordo globale per la biodiversità per il post-2020

Autore: Lorenzo Ciccarese, ISPRA
 
Il 2020 è stato l'anno in cui il mondo ha vissuto la condizione di fragilità dell'umanità quando viene meno il delicato equilibrio tra natura e umani. La pandemia di COVID-19 ha portato alla perdita di vite e alla distruzione di mezzi di sussistenza. Allo stesso tempo ha rallentato i progressi nel frenare la perdita di biodiversità e nel ripristino della salute dell'ecosistema. Il 2020 era anno della scadenza del Piano Strategico della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), che include i 20 Aichi Biodiversity Targets; doveva essere l'anno del quindicesimo incontro della Conferenza delle Parti della CBD (COP15), che avrebbe dovuto tenersi in Cina, sul tema "Civiltà ecologica: costruire un futuro condiviso per tutta la vita sulla Terra".  La COP15 doveva essere il trampolino di lancio per una nuova serie di obiettivi e target per il post 2020, racchiusi nel cosiddetto quadro globale per la biodiversità per il post-2020 (Global Biodiversity Framework, in breve GBF). La pandemia ha portato al rinvio della COP15 e ha complicato la negoziazione e lo sviluppo del GBF per il post-2020.
Il processo per lo sviluppo del GBF post-2020 è stato avviato nel 2018 dalla COP14, che istituì un gruppo di lavoro inter-sessionale aperto e adottò il processo per la preparazione del GBF (CBD/COP/DEC/14/34). Il gruppo di lavoro (GdL), composto dalle parti della CBD e dei suoi protocolli di Nagoya e Cartagena, si sarebbe riunito tre volte prima della CBD COP 15, sotto la guida dei copresidenti Francis Ogwal (Uganda) e Basile van Havre (Canada).
Durante il primo incontro, tenutosi da 27 al 30 agosto 2019, presso la sede dell'Agenzia Ambientale delle Nazioni Unite a Nairobi, in Kenya, il gruppo di lavoro discusse gli elementi della struttura e della portata del GBF e concordò le date e le sedi del secondo e terzo incontro del GdL. Il gruppo di lavoro, a Nairobi, chiese ai co-presidenti e al segretario esecutivo della CBD di preparare un piano di lavoro dettagliato e di far circolare una bozza zero del GBF almeno sei settimane prima della seconda riunione.
La seconda riunione del GdL si è svolta dal 24 al 29 febbraio 2020, a Roma, presso la sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). Questo incontro doveva svolgersi a Kunming, in Cina, ma fu spostato a Roma a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19 in Cina. In questo incontro, i partecipanti hanno commentato la bozza zero e hanno approvato una raccomandazione invitando la 24a riunione dell'organismo sussidiario CBD sulla consulenza scientifica, tecnica e tecnologica (SBSTTA 24) a fornire elementi per lo sviluppo del GBF all'esame del GdL alla sua terza riunione. A Roma, il GdL raccomandò che l'organo sussidiario tecnico e scientifico (in breve SBSTTA) della CBD fornisse una revisione scientifica e tecnica degli obiettivi e dei target  e dei relativi indicatori e baseline e, infine, di fornire un'analisi dei collegamenti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Il GdL chiese ai due Co-Chair del GdL e al Segretariato di preparare una prima bozza del GBF.
Dopo oltre un anno di rinvii a causa del COVID-19, la settimana scorsa ha preso inizio, in formato virtuale come misura eccezionale, la terza riunione del GdL. Il GdL, che concluderà i suoi lavori il 3 settembre, sta analizzando la prima bozza del GBF, che si basa sulla bozza zero e sulla bozza zero aggiornata, redatte sulla base delle consultazioni e dei negoziati della prima e della seconda riunione del gruppo di lavoro, nonché delle raccomandazioni emerse dall'undicesima riunione del gruppo di lavoro aperto ad hoc sull'articolo 8(j), SBSTTA 23 e 24, e dalla terza riunione dell'organo sussidiario sull'attuazione.
Il GdL prenderà inoltre in considerazione i risultati dell'Ad Hoc Technical Expert Group (AHTEG) riguardo ai modi per risolvere le divergenze di vedute sulla condivisione dei benefici dall'uso delle informazioni di sequenza digitale sulle risorse genetiche.

E' possibile avere maggiori informazioni sul meeting, sui documenti in discussione e sulla posizione dei Paesi e delle istituzioni invitate al sito CBD