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Licheni: indicatori di biodiversità e stato di conservazione degli habitat

Nel periodo 2004-2005, in collaborazione tra il Servizio Tutela della Biodiversità e il Servizio Carta della Natura, è stata condotta una prima esperienza di utilizzazione dei licheni come indicatori di biodiversità e stato di conservazione degli habitat, nell’ambito della realizzazione di Carta della Natura alla scala 1:50.000 nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino (APAT, Serie Rapporti 56/2005). Questa prima applicazione a scala locale ha permesso di testare le peculiarità e i problemi legati all’utilizzo di questo taxon sia nella definizione di comunità licheniche potenzialmente associabili a ciascuna tipologia di habitat, sia nell’informazione derivata dall’applicazione agli indici di valore ecologico e fragilità che costituiscono parte del set di indicatori di Carta della Natura. Dai risultati ottenuti è derivato l’interesse di estendere l’utilizzo dei licheni come indicatori anche a scala nazionale.
Nel 2007 è stato quindi avviato un secondo e più ampio progetto finalizzato all’utilizzo dei licheni come indicatori nei piani di monitoraggio della biodiversità a livello nazionale. La prima fase di attività, svolta in convenzione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, è stata la realizzazione di una base di dati sui licheni italiani che, a partire dal sistema informativo ITALIC (Nimis & Martellos, 2008 - http://dbiodbs.univ.trieste.it/), oltre a raccogliere molte informazioni su biologia, ecologia, rarità e distribuzione delle specie, ne riportasse l’attribuzione agli habitat classificati secondo il sistema europeo CORINE Biotopes. Dalla base di dati, attualmente in formato Excel, è possibile estrarre liste di specie potenzialmente associabili a ciascun habitat. Come seconda fase, si prevede di effettuare un test sul valore predittivo della base di dati, cioè sulla corrispondenza tra comunità potenziali (ottenute attraverso metodi automatici di elaborazione) e comunità reali e di definire una metodologia per mappare l’areale geografico di ciascuna specie, al fine di ridurre il rischio di sovrastima della ricchezza specifica all’interno dei poligoni di uno stesso habitat.

 

Obiettivi

Definire l’ecologia dei licheni italiani in base ad un sistema standard di riferimento che ne permetta l’utilizzo come indicatori nel sistema Carta della Natura ed in generale nei piani di monitoraggio della biodiversità, nell’applicazione di indici di valutazione della qualità e della vulnerabilità ambientale e nella redazione di cartografia tematica.

 

Destinatari

Enti preposti al monitoraggio, gestori di aree protette, pianificatori e gestori del territorio, studiosi e ricercatori.

 

Informazioni cronologiche

Avvio attività: 2004

 

Struttura Organizzativa e Contatti

Dip. Difesa della Natura, Servizio Tutela della Biodiversità (Dott.ssa Valeria Giacanelli) e Servizio Carta della Natura (Dott.ssa Lucilla Laureti)

 

Fonti di finanziamento

Interno

 

Partners

Università di Trieste, Dipartimento di Scienze della Vita – Prof. Pier Luigi Nimis, Dott. Juri Nascimbene

 

Ambito geografico

Nazionale

 

Prodotti

Base di dati in formato Excel