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Granito della sedia di S. Lorenzo

Collezione Pescetto
Type Granito della sedia di S. Lorenzo
Denominazione Ophytes
Classificazione petrologica metagabbro
Provenienza Egitto » Mar Rosso » Uadi Semnah
Forma e dimensioni parallelepipedo 20 x 10 x 5 cm
Numero inventario 132.D

Pietra ornamentale caratterizzata da un mosaico di macchie (cristalli) di colore verde chiaro e verde scuro, di forma irregolare e dimensioni millimetriche. Sono presenti anche macchie bianche più piccole e punteggiature nere.
Il nome di questo litotipo deriva dal fatto che esso è stato utilizzato per la rota decorativa posta nella spalliera del trono vescovile della Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, in Roma. Altre denominazioni, Ophytes od Ofite, sono riferite alla somiglianza di questa pietra con la pelle del serpente ("ophys").

Denominato impropriamente "granito", questo litotipo è in realtà  una roccia ignea intrusiva (gabbro, a grana media), successivamente sottoposta a metamorfismo (metagabbro). Quindi, il chimismo della roccia ignea originaria è caratterizzato da un tenore relativamente medio in silice, elevato in ferro e magnesio, e basso in alcali.
Il Granito della sedia di S. Lorenzo venne utilizzato nella Roma antica almeno dagli inizi del I sec. d.C. (sotto la dinastia Giulio-Claudia). Il litotipo venne diffuso in prevalenza nel Mediterraneo centrale e orientale. Il suo riutilizzo è documentato almeno fino al XVII secolo (principalmente per rotae decorative).
Gli impieghi e reimpieghi conosciuti di questo litotipo consistono in elementi portanti (piccole colonne, trapezofori), rivestimenti (cornici; mattonelle e lastre pavimentali), elementi ornamentali (vasche) e amuleti (era infatti credenza popolare che questa pietra acuisse la vista e l'udito, e inoltre guarisse dal morso dei serpenti).

Il Granito della sedia di S. Lorenzo proviene dallo Uadi Semnah, alle falde del rilievo che i Romani chiamarono Mons Ophytes, nel Deserto Orientale dell'Egitto. Le cave sono ubicate lungo la via che connetteva i porti di Kainopolis (l'odierna Qena) sul Nilo e Philoteras (l'odierna Al Bahr al Ahmar) sul Mar Rosso. L'area era pertinenza anticamente della regione della Tebaide, e attualmente del governatorato del Mar Rosso. Nella stessa zona sono localizzate le cave del Granito della sedia di S. Pietro [vedi campione 131.D].
Il campione 132.D, appartenente alla Collezione Pescetto, proviene dal Foro di Roma.