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Progetto Castello Crociato e mura di Karak (Giordania)

Il Dipartimento Servizio Geologico d’Italia coopera dal 2013 con il Dipartimento delle Antichità della Giordania (DOA) per il restauro e la conservazione del Castello Crociato e delle mura della cittadella di Karak.

Il Castello di Karak è uno dei monumenti più rappresentativi e importanti di architettura crociata in Giordania e in tutto il Medio Oriente. Ubicato nel cuore dell’antico centro urbano, nel corso dei secoli ha subito una lunga serie di danneggiamenti dovuti a terremoti e deformazioni di versante. Alla fine del 2013, la parte orientale del castello è stata interessata da danni strutturali che hanno costretto il Dipartimento delle Antichità a chiudere l’accesso ai visitatori alla corte inferiore ed al museo. Una serie di indagini geologiche, geotecniche e geofisiche, condotte con la supervisione di ISPRA, hanno ricostruito le cause che hanno determinato il danneggiamento statico-strutturale del lato ovest del castello, dovuto prevalentemente a fenomeni di deformazione della parte superiore del versante e all’assenza di un efficace sistema di drenaggio delle acque superficiali. In due successive fasi progettuali sono stati effettuati interventi di consolidamento del versante ovest e ripristino dell’antico sistema di drenaggio. E’ stato installato un sistema di monitoraggio per il controllo delle deformazioni delle fratture originatesi all’interno della struttura nel novembre 2013. Uno studio preliminare per la valutazione delle condizioni statico-strutturali e conservative delle mura e delle torri ancora presenti nell’antica cittadella è stato condotto da ISPRA nel novembre 2021 in cooperazione con ACOR (American Centre of Research). Lo studio include anche un Master Plan per l’avvio di un progetto globale di messa in sicurezza e recupero del patrimonio architettonico crociato della cittadella di Karak.

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