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G7 Clima, Energia e Ambiente: approvata la Carta di Venaria, da stop a carbone a sostegno a rinnovabili e Africa

I ministri dell'ambiente, del clima e dell’energia del Gruppo dei sette principali paesi industrializzati (G7), al termine del loro incontro, svolto a Torino dal 29 al 30 aprile 2024, hanno approvato un comunicato finale in cui riaffermano la loro determinazione ad attuare gli impegni assunti nell’ambito dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, del Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal (GBF) e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sfruttando le sinergie ed evitando i compromessi.

  • G7 Clima, Energia e Ambiente: approvata la Carta di Venaria, da stop a carbone a sostegno a rinnovabili e Africa
  • 2024-04-28T00:00:00+02:00
  • 2024-04-30T23:59:59+02:00
  • I ministri dell'ambiente, del clima e dell’energia del Gruppo dei sette principali paesi industrializzati (G7), al termine del loro incontro, svolto a Torino dal 29 al 30 aprile 2024, hanno approvato un comunicato finale in cui riaffermano la loro determinazione ad attuare gli impegni assunti nell’ambito dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, del Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal (GBF) e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sfruttando le sinergie ed evitando i compromessi.
  • Quando dal 28/04/2024 al 30/04/2024 (Europe/Berlin / UTC200)
  • Dove Torino, Reggia di Venaria
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Il comunicato descrive l'approccio del G7 per accelerare il suo programma di emissioni nette pari a zero (net zero emissions) mantenendo l'obiettivo di non superare 1,5°C di riscaldamento globale, come richiede l'Accordo di Parigi, presentando tempestivamente i propri contributi determinati a livello nazionale (Nationally Determined Contributions) e sostenendo di triplicare la capacità globale di energia rinnovabile. I ministri si impegnano a rafforzare il ruolo guida del settore pubblico nel potenziamento degli interventi di efficienza energetica e a sostenere i paesi in via di sviluppo e vulnerabili nel contribuire agli sforzi globali volti a raddoppiare il tasso di efficienza energetica al 4% entro il 2030.
Il comunicato enuncia l’impegno dei ministri a eliminare gradualmente l’attuale produzione di energia da carbone senza sosta durante la prima metà degli anni ’30 “o in una tempistica coerente con il mantenimento del limite di 1,5° C di aumento della temperatura a portata di mano”.
Nel comunicato i Ministri sottolineano l’importanza della collaborazione internazionale nell’accelerare gli sforzi a livello globale verso sistemi energetici a emissioni nette zero e si impegnano a rendere operativo il proprio contributo alla transizione globale dai combustibili fossili nei sistemi energetici, attraverso lo sviluppo e l’attuazione di piani e politiche nazionali e azioni” che si rifletteranno negli NDC dei Paesi e nelle strategie di sviluppo a lungo termine a basse emissioni di gas serra.
Il comunicato descrive inoltre in dettaglio gli impegni nel campo della decarbonizzazione industriale e nei settori critici per l'abbattimento delle emissioni di gas serra (hard-to-abate sectors), delle emissioni globali di gas serra diverse dall'anidride carbonica (CO2) e altri inquinanti climatici, delle emissioni di metano, della decarbonizzazione del settore stradale e dell’eliminazione graduale dei sussidi inefficienti ai combustibili fossili. Altri impegni riguardano, inter alia, la promozione della sicurezza energetica globale, le transizioni giuste e inclusive, i mercati del carbonio e la fissazione dei prezzi del carbonio, nonché l’energia nucleare e da fusione.

Gli impegni in materia di collaborazione e sostegno ai paesi terzi riguardano, tra l'altro:
1. il sostegno alla transizione energetica e garantire l’accesso universale all’energia pulita nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa;
2. la riduzione delle emissioni di metano nelle economie produttrici di petrolio e gas;
3. i finanziamenti per il clima, i finanziamenti per l’adattamento e la creazione di flussi finanziari coerenti con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi;
4. l'evoluzione dell’architettura internazionale della finanza climatica.
I ministri si impegnano inoltre a: intensificare le azioni per il consumo e la produzione sostenibili attraverso l’economia circolare e l’efficienza delle risorse; affrontare l'inquinamento globale; rafforzare e accelerare la protezione, la conservazione, il ripristino, l’uso sostenibile e la gestione della biodiversità e degli ecosistemi; e proseguire gli sforzi per perseguire una gestione sostenibile delle risorse terrestri e idriche.
Al comunicato sono allegati: la Dichiarazione del G7 sull’Accordo sulla conservazione e l’uso sostenibile della diversità biologica marina delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale, che riflette l’impegno dei membri del G7 a ratificare l’accordo BBNJ “il più presto possibile” e l’annuncio della Coalizione per l’acqua del G7, che mira a catalizzare ambizioni e priorità condivise per affrontare la crisi idrica globale.
Nel settore della biodiversità l'Italia, con il supporto scientifico dell'ISPRA, ospiterà a ottobre due workshop per sviluppare il potenziale delle cosiddette "Soluzioni basate sulla Natura" per affrontare congiuntamente la crisi climatica e quella della natura e per prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie aliene invasive, una delle cinque principali cause della perdita di biodiversità.
I sette paesi del G7 sono Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. L'UE, rappresentata congiuntamente dal presidente del Consiglio europeo e dal presidente della Commissione europea, partecipa alle riunione del G7 in qualità di ospite. Alla riunione dei ministri e alla sua fase preparatoria ha partecipato anche l'ISPRA con un gruppo di suoi esperti.

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