Giornata internazionale del Mar Mediterraneo
Il Mediterraneo è un mare di meraviglie, storia, cultura e bellezza da proteggere e valorizzare: un patrimonio che viene celebrato l’8 luglio attraverso la Giornata internazionale che ne porta il nome. Con il Progetto MER (Marine Ecosystem Restoration) del PNRR, ISPRA sta costruendo un laboratorio per mappare, restaurare e tutelare uno degli ecosistemi marini più ricchi - e più fragili - del nostro pianeta con l’obiettivo di custodirne la biodiversità e consegnarla alle future generazioni. Il Progetto MER, il più grande progetto sul mare all’interno del “Piano nazionale di Ripresa e Resilienza”, vede il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in qualità di amministrazione titolare e ISPRA soggetto unico attuatore. Il progetto prevede 37 linee di attività, da realizzarsi entro il 30 giugno 2026, su tutto il territorio nazionale articolati su tre pilastri: il ripristino e la protezione dei fondali marini, il rafforzamento dei sistemi osservativi marini e costieri e la mappatura degli habitat costieri e marini d’interesse conservazionistico.
- https://www.isprambiente.gov.it/it/news/giornata-internazionale-del-mar-mediterraneo
- Giornata internazionale del Mar Mediterraneo
- 2025-07-08T00:00:00+02:00
- 2025-07-08T23:59:59+02:00
- Il Mediterraneo è un mare di meraviglie, storia, cultura e bellezza da proteggere e valorizzare: un patrimonio che viene celebrato l’8 luglio attraverso la Giornata internazionale che ne porta il nome. Con il Progetto MER (Marine Ecosystem Restoration) del PNRR, ISPRA sta costruendo un laboratorio per mappare, restaurare e tutelare uno degli ecosistemi marini più ricchi - e più fragili - del nostro pianeta con l’obiettivo di custodirne la biodiversità e consegnarla alle future generazioni. Il Progetto MER, il più grande progetto sul mare all’interno del “Piano nazionale di Ripresa e Resilienza”, vede il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in qualità di amministrazione titolare e ISPRA soggetto unico attuatore. Il progetto prevede 37 linee di attività, da realizzarsi entro il 30 giugno 2026, su tutto il territorio nazionale articolati su tre pilastri: il ripristino e la protezione dei fondali marini, il rafforzamento dei sistemi osservativi marini e costieri e la mappatura degli habitat costieri e marini d’interesse conservazionistico.
- Quando 08/07/2025 (Europe/Berlin / UTC200)
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Grazie all'operazione “GhostNets”, condotta da ISPRA lungo la costa siciliana, tra Augusta e Siracusa, ben 60.000 metri quadrati di fondale marino sono stati ispezionati, oltre 30 reti fantasma lunghe fino a 260 metri (pari all’incirca a un grattacielo di 100 piani) sono state recuperate a una profondità di 40-60 metri e centinaia i metri quadrati di fondale finalmente liberati.
ISPRA ha concluso con successo la prima campagna oceanografica dedicata alla mappatura su larga scala di 79 montagne sottomarine situate oltre le 12 miglia dalla costa italiana a una profondità compresa tra 150 e 2000 metri. A bordo di una nave oceanografica, il team di ISPRA, solcando il Canale di Sicilia, ha documentato undici tra banchi e montagne sottomarine, tra cui Alfil-Linosa III, Avventura-Pantelleria-Talbot, Bannock, Bouri, Euridice, Madrepore, Pantelleria Centrale, Pinne e Urania, Cimotoe ed Empedocle per la maggior parte mai esplorati e studiati prima, raccogliendo dati cruciali per la conservazione della biodiversità e la valutazione dei rischi geologici.
Il 29 maggio l'Istituto ha presentato la "Sentinella del Mare", come è stata soprannominata, un’unità mobile (UMRO) che rappresenta un’avanguardia tecnologica per il monitoraggio marino costiero. Grazie alla sua dotazione tecnica e alla capacità operativa sul campo, l’UMRO consente di monitorare lo stato del mare, il campo di correnti superficiali e la batimetria dei fondali costieri mediante un Radar e garantisce la possibilità di organizzare campagne di monitoraggio ad hoc nelle aree costiere di particolare interesse lungo tutta la penisola.
Il prossimo 15 luglio, presso la Camera dei Deputati, ISPRA presenterà la nuova nave oceanografica maggiore: non solo una nuova infrastruttura di ricerca, ma il simbolo concreto di un impegno collettivo per il mare, per la scienza, per le generazioni che verranno.
Nel corso dell’evento sarà proiettato in anteprima il rendering della nave, progettata per esplorare i fondali fino a 4.000 metri di profondità, studiarne le correnti, gli habitat marini e marino costieri come le praterie di Posidonia e le montagne sottomarine che custodiscono biodiversità preziosa e minacciata. A bordo, una dotazione tecnologica all’avanguardia: veicoli autonomi e controllati da remoto (AUV e ROV), sonar e sistemi acustici in grado di produrre dati ad altissima risoluzione e di grande qualità anche grazie alla silenziosità e sostenibilità delle tecnologie di propulsione utilizzate.