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Monitoraggio nazionale del lupo, terminata la prima fase

La raccolta dei segni di presenza del lupo su tutto il territorio nazionale si è conclusa: un lavoro corale che ha coinvolto migliaia di persone
La prima fase del monitoraggio nazionale del lupo si è conclusa lo scorso 30 aprile. Sono stati mesi di lavoro complessi e difficili anche per le condizioni dettate dalla pandemia ma, nonostante questo, gli sforzi operati dalla rete di 3000 persone sui 23000 km di transetti hanno permesso di raccogliere i dati necessari alle analisi.

Un’unione di intenti tra entità eterogenee cresciuta nella consapevolezza di partecipare ad un progetto scientifico unico per il nostro paese: il primo monitoraggio di un mammifero su scala nazionale basato su un protocollo standardizzato e un modello statistico scientifico elaborato da esperti del settore. I dati raccolti serviranno a fornire, nei prossimi mesi, le stime di distribuzione e abbondanza della popolazione del lupo su scala nazionale, un dato robusto e attendibile che costituirà la fotografia iniziale del monitoraggio e la base decisionale delle future politiche di conservazione e gestione della specie. Sono già partite le analisi genetiche dei campioni raccolti, realizzate dal laboratorio ISPRA di Ozzano dell’Emilia, e che proseguiranno nei prossimi mesi.

ISPRA ha accettato la sfida impegnativa di coordinare tutte le attività del monitoraggio del lupo su scala nazionale su mandato del Ministero della Transizione Ecologica. Il nostro ringraziamento va a chi ha creduto in questa impresa, aiutandoci e supportandoci con mezzi, idee e volontari: Lifewolfalps Eu per il coordinamento nell’area alpina, Federparchi con i 20 tecnici che hanno coordinato il monitoraggio nelle zone peninsulari, il Corpo dei Carabinieri Forestali che con 504 reparti ha svolto un lavoro insostituibile, gli enti locali, i parchi, le regioni e le province autonome, le associazioni nazionali Aigae, Cai, Legambiente, Lipu e Wwf e le associazioni A.P.S. SOS Natura, Ardea, ASNU - Associazione Scienze Naturali Unite, Canislupus Italia Onlus, Centro de Romita, Centro Studi per l'Ecologia e la Biodiversità degli Appennini, EcoLato, Fare Ambiente, I Camminanti, IntraMontes, Io non ho paura del lupo, K’Nature, Piacenza Wildlife Rescue Center (CRAS), Salviamo l'Orso, Selvatica APS, Serapia, STERNA Soc coop arl , ARiF Associazione Rilevatori Faunisti, Terre del Mediterraneo, Thalassia, WildUmbria, Associazione Guide Ufficiali ed esclusive del Parco del Pollino, Associazione guide ufficiali ed esclusive del parco nazionale dell'appennino lucano Val D'agri - Lagonegrese -ONLUS , Centro Studi Appennino Lucano, GEV Bo, GEV Faenza, NaturOffice APS.

 

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