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Contributi per la tutela della biodiversità delle zone umide

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Il presente Rapporto tecnico è il frutto delle attività svolte nel corso del progetto “Inventario delle zone umide” avviato nel dicembre 2007, con il primo corso sul metodo di inventariazione del Pan Mediterranean Wetland Inventory di MedWet (l’iniziativa per l’applicazione della Convenzione di Ramsar nell’area mediterranea), e proseguito nel maggio 2009 con l’istituzione del Tavolo tecnico sulle zone umide, al quale hanno aderito 15 Regioni, 2 Province, 15 ARPA, 9 Autorità di Bacino, il Corpo Forestale dello Stato, 3 Parchi Nazionali, 9 Aree Protette Regionali, Federparchi - Coordinamento Parchi Fluviali, Agenzia Regionale Parchi Lazio, l’Istituto Superiore della Sanità, l’ENEA (Centri di Ricerca di Saluggia e Casaccia), il CRA - Unità di ricerca per le Produzioni Legnose fuori Foresta (PLF), il Centro di Ecologia Fluviale, ONG (WWF, Legambiente e LIPU), ricercatori e professori delle Università di Parma, Urbino “Carlo Bo”, Roma “La Sapienza” e “Roma Tre”, Viterbo “La Tuscia” e L’Aquila. Il progetto è stato coordinato da ISPRA, Dip. Difesa della Natura (Servizio NAT-APR), in collaborazione con l’ARPA Toscana, che è uno “Scientifical and Technical Team” di MedWet, e con la Direzione per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’attività svolta per la realizzazione dell’inventario ha permesso di raccogliere una cospicua quantità e varietà di dati sulla distribuzione, sui valori (biodiversità, servizi ecosistemici, attività produttive), sullo stato delle zone umide e sulle minacce a cui questi ambienti sono sottoposti. Sono stati inoltre raccolti casi di studio sulla gestione ed il monitoraggio ed analizzate le possibili integrazioni fra le diverse banche dati esistenti (Carta della Natura, Natura 2000, WISE) e fra gli strumenti di classificazione, monitoraggio e pianificazione previsti dalle Direttive europee (Habitat, Uccelli, Direttiva Quadro sulle Acque e sulla Strategia Marina). Il quadro delineato ha permesso di definire delle indicazioni per la tutela della biodiversità legata agli ecosistemi acquatici e marino-costieri, sia all’interno che in aree limitrofe ad aree protette, a Siti Natura 2000 ed a Zone Ramsar, in linea con gli indirizzi della Strategia Nazionale ed Europea sulla Biodiversità. Tali indicazioni sono contenute nel documento di sintesi allegato al Rapporto tecnico.

Pubblicazione disponibile solo in formato elettronico.

ISPRA
Rapporti
153/2011
978-88-448-0527-2