Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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MONICEM - Monitoraggio e controllo dei campi elettromagnetici alle radiofrequenze

Il progetto di ricerca “MONICEM: Monitoraggio e controllo dei campi elettromagnetici alle radiofrequenze” è stato realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e dal Centro Interuniversitario per lo Studio delle Interazioni tra Campi Elettromagnetici e Biosistemi (ICEmB). Il sempre maggiore sviluppo e la relativa diffusione di sistemi e tecnologie basati sull’utilizzo e/o l’emissione di campi elettromagnetici (CEM) generano nell’ambiente livelli di campo elettromagnetico a volte notevolmente superiori al livello di fondo naturale. In particolare, esiste una notevole attenzione verso quei servizi e tecnologie che utilizzano onde elettromagnetiche a radio frequenza (RF) nella banda tra 80 MHz e 5 GHz, come ad esempio impianti radiotelevisivi, stazioni radio base per telefonia mobile e reti wireless in generale. In tale prospettiva, la ricerca di metodiche e tecniche innovative per la minimizzazione dei livelli di CEM irradiati, a parità di qualità del servizio offerto, rappresenta un importante traguardo nello sviluppo delle telecomunicazioni. Questa problematica risulta di una certa complessità a causa delle molteplici tecnologie coinvolte, che implicano diverse frequenze e potenze dei segnali in gioco, abbinate al continuo evolversi dello stato dell’arte e delle conoscenze tecnico-scientifiche utilizzate. L’identificazione delle tecniche ottime per la riduzione dell’esposizione non può poi svilupparsi indipendentemente da altre problematiche, fra cui la principale sembra essere quella dell’ottimizzazione del posizionamento degli impianti (best-siting). Quest’ultimo aspetto, infatti, non può non essere correlato con le tecniche di abbattimento dei CEM, tenendo conto, ad esempio, delle ricadute in termini dimensionali e di posizionamento geografico di scelte tecnologiche e progettuali dei nuovi impianti. A tale proposito è stato sviluppato nell’ambito di tale progetto un indicatore di impatto ambientale (FIAE) basato sulla distribuzione del campo elettromagnetico generato da una generica sorgente. In questo quadro generale, acquista grande importanza anche il coinvolgimento di tutte le parti interessate alle problematiche dell’esposizione ai CEM presenti nell’ambiente, che non può limitarsi agli enti e alle società direttamente attive nel settore, ma che deve includere le autorità politico-sanitarie e, più in generale, la popolazione. Tutte queste componenti devono, a vario titolo, essere necessariamente coinvolte negli studi e nelle valutazioni di impatto, nella definizione delle linee-guida operative e, in linea generale, in tutto il processo di definizione della problematica connessa.

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ISPRA
Rapporti
134/2011
978-88-448-0486-2