Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Impatti dell'inquinamento atmosferico sui Beni Culturali

L'inquinamento atmosferico e i fattori climatici contribuiscono sinergicamente ad accelerare i naturali processi di deterioramento dei materiali che costituiscono le opere d'arte. La varietà delle tipologie di degrado riscontrabili sul patrimonio culturale dipende generalmente dalla composizione dei materiali costituenti i monumenti e dalle caratteristiche climatiche, ambientali e topografiche del territorio con cui i beni interagiscono.

 

ISPRA, con la collaborazione di ISCR (Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro) si occupa, da alcuni anni, di studiare gli effetti degli inquinanti e dei fattori ambientali sui beni di interesse storico - artistico esposti all'aperto. In particolare, i progetti e gli studi avviati e realizzati dai due enti sono finalizzati ad analizzare, a livello locale, i fenomeni di erosione ed annerimento di beni lapidei e ad individuare specifici algoritmi in grado di descrivere la correlazione tra "dose" (le concentrazioni di inquinanti presenti in atmosfera e dei parametri climatici) e "risposta" (il danno subito dai materiali esposti).

 

Questo tipo di analisi permette di ottenere informazioni sulla potenziale aggressione di un territorio (pericolosità territoriale) nei confronti dei beni in esso collocati; tali informazioni, se correlate con i dati relativi allo stato di conservazione dei manufatti, consentono di valutare, in prima approssimazione, il loro potenziale di rischio di degrado e di programmare gli opportuni interventi di monitoraggio e manutenzione dei beni ritenuti più a rischio. Questo approccio, descritto per la prima volta nella Carta del Rischio del Patrimonio Culturale (ISCR-1996), è stato utilizzato da ISPRA e ISCR, per valutare il potenziale rischio di degrado dei beni architettonici ed archeologici di Roma, Torino e Ancona.