Istituto Superiore per la Protezione
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Reportistica comunitaria

La Direttiva 92/43/CEE detta Direttiva “Habitat” rappresenta una pietra miliare nell’attuazione delle politiche di conservazione della biodiversità in Europa. Scopo della Direttiva è “salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato" (art. 2). Per il raggiungimento di questo obiettivo, la Direttiva richiede misure volte ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat e delle specie di interesse comunitario elencati nei suoi allegati. I risultati della sorveglianza e del monitoraggio vengono trasmessi alla Commissione Europea ogni sei anni in un Rapporto Nazionale, secondo quanto previsto dall’articolo 17 e secondo metodologie e standard comuni a tutti gli Stati membri.

Da diversi anni ISPRA ha un ruolo centrale nelle attività di reporting, raccogliendo e organizzando, su incarico del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e in stretto contatto con regioni e province autonome, i dati relativi al monitoraggio, e assicurando, grazie alla collaborazione di università, società scientifiche e associazioni, la produzione delle valutazioni sullo stato di conservazione per le specie e habitat di interesse europeo.

Questa collaborazione ha portato all’elaborazione del III e del IV Rapporto Nazionale, consegnati alla Commissione Europea rispettivamente nel 2013 e nel 2019, alla realizzazione dei tre manuali di monitoraggio di specie ed habitat di interesse comunitario (Fauna, Flora, Habitat) e alla redazione del Piano Nazionale di Monitoraggio (PNM), proposto nel giugno del 2021.

In Italia la lista ufficiale delle specie tutelate dalla Direttiva 92/43/CE comprende 207 specie animali terrestri e delle acque interne suddivisi in 59 di invertebrati, 29 di pesci d’acqua dolce, 68 di anfibi e rettili e 51 di mammiferi. Lo stato di conservazione di ciascuna specie viene valutato per ciascuna delle tre regioni biogeografiche (Alpina, Continentale, Mediterranea) secondo quattro categorie: favorevole, inadeguato, cattivo e sconosciuto.

Per la fauna terrestre e delle acque interne nel IV ciclo di reporting (2013-2018) sono state realizzate 421 schede di valutazione e 207 mappe di distribuzione. Emerge complessivamente che il 17% delle valutazioni hanno uno stato di conservazione cattivo, il 36 % uno stato inadeguato mentre il 44% delle valutazioni risultano essere in uno stato di conservazione favorevole. Inoltre, persiste una situazione allarmante per i pesci delle acque dolci e di transizione che rappresentano il gruppo con la percentuale più alta di valutazioni con stato di conservazione cattivo (circa il 60%), mentre gli altri gruppi mostrano uno stato di conservazione favorevole in circa il 50% dei casi.

Produzione reportistica comunitaria (Dir. Habitat) - III report (2007-2012) - Concluso 2013

Produzione reportistica comunitaria (Dir. Habitat) - IV report (2013-2018) - Concluso 2019