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EVOLUTION. Storie di cambiamento

  • Quando dal 21/07/2023 07:00 al 22/10/2023 08:00 (Europe/Berlin / UTC200)
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Al Museo Vittorino Cazzetta una mostra che racconta in maniera avvincente l’evoluzione dei vertebrati con vari focus che vanno dall’uscita dall’acqua, alla conquista della terraferma, dalla comparsa dei rettili e poi dei primi mammiferi, all’origine degli uccelli, dagli errori di Jurassic Park ai paleoartisti di ieri e di oggi, fino all’incontro a tu per tu con lo squalo megalodonte, il più celebre dei predatori marini. Il nucleo della mostra è ospitato al Museo Vittorino Cazzetta.

 

Il percorso espositivo, curato dal paleontologo Simone Maganuco, è strutturato attraverso le fedeli ricostruzioni di numerosi animali preistorici del progetto “Dinosauri in Carne e Ossa” ci permette di approfondire in maniera avvincente tematiche spesso complesse da trattare senza supporti ricostruttivi. Nello specifico il primo focus costituisce un approfondimento sulla conquista e sulla colonizzazione della terraferma, con i primi tetrapodi “usciti dall’acqua” come Ichthyostega (1 m), il passaggio da anfibi a rettili con la comparsa dell’uovo anatomico, fino ad arrivare ai primi mammiferi che vissero all’ombra dei dinosauri. Un ruolo centrale nella mostra sarà poi dedicato alla transizione tra alcuni dinosauri teropodi e gli uccelli. Una carrellata di forme, dai dinosauri piumati come Ornitholestes (2 m) e Anzu (4 m), a quelli con vere e proprie penne come Jinfengopteryx (50 cm) e molti altri, per arrivare a quello che è considerato per convenzione il primo uccello, il celebre Archaeopteryx (30 cm). Un “raptor” (Deinonychus, lungo 3 m) ricostruito così come appare in Jurassic Park/World, per parlare non solo della vicinanza agli uccelli di questi animali ma anche degli errori scientifici della celebre saga.

Anche il mare avrà un ruolo fondamentale nella mostra dalla valorizzazione delle collezioni permanenti di fossili triassici del Museo, che ci parlano di ambienti marini e litoranei, da cui ebbero origine le Dolomiti, all’esposizione per la prima volta in Italia della ricostruzione dello squalo megalodonte (11 m), che dominò i mari tra Miocene e Pliocene.

Il percorso si concluderà nel Pleistocene, epoca caratterizzata dalla presenza dell’uomo con un approfondimento sulla paleoarte.