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Criteri di priorità d’intervento

I Piani regionali per la bonifica delle aree inquinate (PRB) devono prevedere “l'ordine di priorità degli interventi, basato su un criterio di valutazione del rischio elaborato dall'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)”, ai sensi dell’art. 199 – comma 6, lettera a) del D.Lgs. 152/06. Secondo l’ordine di priorità fissato dai PRB l’Amministrazione competente realizza d’ufficio le procedure e gli interventi di cui all’art. 242 del D.Lgs. 152/06, come indicato nell’art. 250 del medesimo decreto.

ISPRA, a partire dal 2019, ha avviato le attività richieste da norma a partire dalla ricognizione dei criteri a livello nazionale ed europeo, che hanno portato alla prima individuazione dei criteri di priorità nazionali, da applicare ai siti potenzialmente contaminati. La proposta è stata oggetto di valutazione e condivisione da parte del Tavolo Tecnico, costituito nel 2021 (fase 1 delle attività) da 8 Regioni e, relative ARPA di supporto, che hanno dato disponibilità alla partecipazione ai lavori.

Nella fase 1 è stata individuata anche una prima proposta dei criteri di priorità d’intervento di bonifica da applicare ai siti contaminati.

La descrizione accurata delle attività della fase 1 è stata riportata nel Rapporto ISPRA 365/2022.

Al fine di “validare” la proposta dei Criteri da applicare ai siti potenzialmente contaminati, tenendo conto delle specifiche realtà territoriali, è in corso di svolgimento la fase 2 delle attività, avviata a fine 2022 con la richiesta di partecipazione al Tavolo di ulteriori Regioni/PA e relative ARPA/APPA di supporto per un totale di 31 Amministrazioni.

I primi step procedurali finora svolti hanno portato allo sviluppo del software applicativo ROCKS (Risk Ordering for Contamination Key Sites) elaborato da ISPRA, per poter procedere al caricamento dati e al calcolo dell’Indice di Rischio Relativo da assegnare ai siti oggetto di valutazione, come illustrato nel Rapporto ISPRA 392/2023.

Con l’aggiornamento del Tavolo Tecnico, a dicembre 2023, che vede la partecipazione anche del Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025, si è costituito anche un Gruppo di Lavoro ristretto, a cui hanno aderito 8 Amministrazioni, che avrà il compito di testare l’applicabilità e la flessibilità della proposta dei Criteri di priorità, a partire dall’applicazione della metodologia su liste di siti selezionati da ciascun ambito territoriale.

A chiusura della sperimentazione, verranno individuati i criteri nazionali definitivi da applicare ai siti potenzialmente contaminati che, insieme al software applicativo ROCKS (versione “base”), verranno messi a disposizione di tutte le Amministrazioni, per l’individuazione dell’ordine di priorità ai sensi dell’articolo 199, comma 6, lettera a) del D. Lgs. 152/06. 

Il software ROCKS versione 1.2.1 è liberamente scaricabile dal seguente link

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