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Siti di interesse nazionale (SIN)

I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. comunemente indicato come Testo Unico Ambientale, TUA).

I siti d’interesse nazionale sono stati individuati con norme di varia natura e di regola sono stati perimetrati mediante decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), d’intesa con le regioni interessate. Tra il 1999 e il 2012 il numero dei SIN è progressivamente aumentato fino ad un massimo di 57.

Avanzamento identificazione SIN giugno 2024.jpgL’art. 36-bis della legge 7 agosto 2012, n. 134 ha apportato delle modiche ai criteri di individuazione dei SIN (art. 252 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.). Sulla base di tali criteri è stata effettuata una ricognizione dei 57 siti classificati di interesse nazionale e, con il D.M. 11 gennaio 2013, il numero dei SIN è stato ridotto a 39.
La competenza amministrativa sui siti che non soddisfano i nuovi criteri è passata alle rispettive Regioni.
La sentenza del TAR Lazio n. 7586/2014 del 17.07.2014 ha determinato il reinserimento dell’area del territorio del Bacino del Fiume Sacco tra i Siti di Interesse Nazionale, pertanto la titolarità dei relativi procedimenti di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica è stata nuovamente attribuita al MASE. La perimetrazione del SIN è stata pubblicata alla fine del 2016.
La legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha individuato il SIN Officina Grande Riparazione ETR di Bologna.
La legge 11 settembre 2020, n. 120 ha individuato il SIN Area vasta di Giugliano.

Ad oggi il numero complessivo dei SIN è di 42.

La procedura di bonifica dei SIN è attribuita alla competenza del MASE che si avvale per l’istruttoria tecnica del Sistema nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e dell'Istituto Superiore di Sanità nonché di altri soggetti qualificati pubblici o privati.

Il Consiglio SNPA con delibera n. 181/2022 ha approvato la “Procedura per le istruttorie del SNPA sui Siti di bonifica di Interesse Nazionale ex art. 242, comma 4 d.lgs. n. 152/06” che individua le procedure operative con cui il Sistema svolge l’attività istruttoria.

Localizzazione e superficie SIN_rev giugno2024.jpgPer alcuni SIN la perimetrazione interessa sia aree a terra che aree marine.
La perimetrazione dei SIN può variare nel tempo con incrementi o riduzioni delle superfici coinvolte sulla base di nuove informazioni sulla contaminazione potenziale e/o accertata di nuove aree o sulla base di una più accurata definizione delle zone interessate dalle potenziali sorgenti di contaminazione. In accordo a quanto previsto dall’articolo 17-bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, sono in fase avanzata le attività di ricognizione finalizzate alla riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale ai fini della bonifica, escludendo le aree e i territori che non soddisfano più i requisiti di cui all'articolo 252, comma 2, del TUA. Tale attività, svolta dal MASE col supporto di SNPA e degli enti locali competenti, ha portato finora alla riperimetrazione di cinque SIN (Terni-Papigno, Pioltello e Rodano, Cogoleto-Stoppani, Brindisi, Fidenza).

La superficie complessiva a terra dei SIN è poco meno di 149.000 ettari, pari allo 0,49% della superficie del territorio italiano. L’estensione complessiva delle aree a mare è poco più di 77.000 ettari.

Il comma 9-quater dell’art. 252 del TUA prevede l’adozione da parte del MASE di modelli delle istanze per l’avvio dei procedimenti in ambito SIN e la definizione dei contenuti minimi della documentazione tecnica da allegare. ISPRA, in quanto organo di supporto tecnico al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ha contribuito alla redazione della modulistica per le istanze dei proponenti disponibile sul portale bonifiche del MASE nonché provveduto alla redazione di un documento tecnico sui contenuti minimi da fornire in occasione della presentazione degli esiti del monitoraggio delle acque sotterranee.

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Aggiornamento: giugno 2024